Tutte le notizie sui mutui 2018, p. 4

I giovani sono una delle categorie più penalizzate nell’accesso al credito. Oggi però ci sono molte opportunità sia da parte degli istituti di credito, sia in relazione agli incentivi statali.

Un’indagine immobiliare realizzata da RE/MAX Italia rivela la percentuale di richieste di acquisto e locazione da parte dei millennials durante i primi quattro mesi del 2018. Le preferenze dei più giovani premiano l’affitto.

Qual è il destino dei tassi variabili dopo la fine del Quantitative easing e cosa dovrà aspettarsi chi ha un mutuo con questo tasso? Intanto, ecco quando e perché scegliere un finanziamento a tasso variabile.

Il mercato immobiliare registra la maggiore crescita delle transazioni nelle città non capoluogo rispetto ai centri capoluogo. A contribuire in maniera determinante al risultato della peggiore performance c’è il centro Italia.

Ennesimo minimo storico per i tassi di interesse sui mutui. Lo rileva l’ABI, che registra anche la predominanza del tasso fisso nelle scelte degli italiani. Buone le previsioni sul destino dell’Eurirs, valore a cui si aggancia il tasso fisso.

Sono circa 2,6 milioni le famiglie italiane intenzionate a comprare casa, con una prevalenza dei nuclei dove lavorano entrambi i coniugi e con caratteristiche di elevata scolarità. Crescono anche i volumi degli acquisti per investimento.

Boom della domanda di affitti a Milano, che sale nell’ultimo anno di oltre l’80 per cento. In aumento anche i canoni, con il capoluogo che si conferma la città più cara d'Italia per via dei 17,5 euro di media al metro quadro.

In questo periodo di passaggio a una nuova condizione economica e di mercato dei tassi, la scelta del mutuo migliore si fa ancora più delicata. Il primo passo da fare per non sbagliare è mettere a confronto le proposte delle banche.

Per capire cosa potrebbe accadere ai nostri tassi dopo il capitolo Quantitative easing basta dare uno sguardo oltreoceano, tornando indietro di quattro anni fa: la Bce ha infatti replicato esattamente quanto si è verificato con il loro Libor.

Sempre più italiani impiegano i risparmi nell’acquisto di una seconda casa, che ha spese più alte ma è un rendimento sicuro soprattutto nelle principali città, dove i prezzi sono fermi e gli affitti rendono molto.

Volano le compravendite residenziali milanesi nel primo trimestre, con un incremento a doppia cifra. Il segno positivo riguarda l’intero mercato immobiliare italiano, che nello stesso periodo sale di oltre 4 punti percentuali.

Aumenta la spesa dei turisti stranieri in Italia. Circa 7 miliardi di euro sono stati spesi per affittare stanze e appartamenti dagli italiani, che utilizzano sempre di più le piattaforme online come Airbnb.

I tassi si mantengono su minimi storici e le quotazioni immobiliari si rivelano molto interessanti. E’ lo scenario ideale per valutare l’acquisto di un immobile: come fare a scegliere nel variegato panorama delle offerte di mutuo?

A maggio i prezzi delle abitazioni usate sono rimasti stabili rispetto al mese precedente. Tuttavia l’andamento dei valori negli ultimi 12 mesi segna ancora un trend negativo, perdendo oltre 3 punti percentuali.

Cosa accadrà ai mutui dopo la fine del Quantitative easing annunciata per il prossimo dicembre? Mario Draghi rassicura e dice che gli acquisti di titoli non spariranno, ma restano parte degli strumenti di politica monetaria.

Dopo un lungo periodo di variazioni solo positive, la domanda di nuovi mutui e surroghe delle famiglie italiane segna a maggio una stabilizzazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Un segnale della normalizzazione dei volumi.

In questi tempi di vulnerabilità dei mercati chi in passato ha optato per il tasso variabile, temendo possibili impennate future, ha avuto come strategia di uscita proprio la surroga. Il risparmio ottenibile può essere veramente sostanzioso.

La FIMAA rivela che le compravendite del settore immobiliare residenziale sono salite nel corso del primo trimestre di quest’anno di oltre 4 punti percentuali. L’indagine ha riguardato un campione di 70 città.

La delicata situazione politica, finanziaria ed economica che in questo momento segna il nostro Paese non sembra intaccare il mercato dei mutui, che aumenta progressivamente i suoi volumi grazie anche ai tassi sempre più bassi.

A fronte di mercati finanziari vulnerabili e scenari nazionali non propriamente limpidi, i futuri mutuatari scelgono sempre più spesso di puntare sul tasso fisso, assicurandosi condizioni finanziarie estremamente favorevoli.

In questi giorni di incertezza politica e vulnerabilità dei mercati, la soluzione per i mutuatari è stata puntare sul tasso fisso, assicurandosi condizioni dei tassi estremamente favorevoli. Ma la vera sorpresa sono stati i tassi variabili.

Il prestito vitalizio ipotecario è un finanziamento con caratteristiche molto particolari, tornato in auge negli ultimi anni, a seguito delle revisioni della normativa. Da oggi su MutuiOnline.it è possibile trovare un servizio dedicato.

Negli ultimi anni si è molto diffusa in Italia una pratica già ampiamente consolidata in altri Paesi: stiamo parlando degli affitti brevi, per un periodo che vanno da qualche giorno a poche settimane.

Da sempre risparmiatori prudenti, gli italiani scelgono frequentemente di impiegare liquidità nell’acquisto di un immobile, magari in aree turistiche, da sfruttare come seconda casa o da mettere a rendita.

Cambiano le possibilità per ottenere un mutuo, penalizzando molti giovani che si affermano in età sempre più avanzata. Migliorano invece le condizioni concesse dalle banche, che lo rendono più accessibile rispetto al passato.

Cos’è lo spread e quali sono le reali conseguenze del suo aumento sui mutui? In futuro l’instabilità politica e dei mercati finanziari potrebbe realmente condizionare i tassi, ma adesso il discorso è differente.

I picchi dello spread hanno ripercussioni non solo nel mondo della finanza, ma anche nella quotidianità. Diventa dunque di fondamentale importanza capire che cos’è lo spread e che cosa comporta una sua variazione.

Nell’attuale situazione di caos l'aumento dello spread può non essere collegato direttamente alla situazione dei mutui. Ancora una volta bisogna guardare l’Euribor, che invece è saldamente allo stesso valore dal 2016.

Secondo una recente ricerca, per ben 4 individui su 10 l’attaccamento alla casa sarebbe aumentato negli ultimi cinque anni, mentre quasi la metà vi trascorre più tempo oggi rispetto a 10 anni fa.

Le interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui evidenziano che ad aprile si è registrato un calo molto più contenuto rispetto ai mesi precedenti. Continua invece a salire la cifra media domandata dagli italiani.