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Quando la scelta di un mutuo a tasso variabile è ancora la migliore?

06/07/2018
Quando la scelta di un mutuo a tasso variabile è ancora la migliore?

La fine annunciata del Quantitative easing ha messo in allerta risparmiatori e mutuatari che in parte sono già ricorsi ai ripari fissando il tasso del loro finanziamento con una surroga, in parte si interrogano su come muoversi in una situazione così delicata.

La promessa di Mario Draghi è che la Bce manterrà i tassi di interesse vicini allo zero almeno fino all’estate del 2019, quindi potrebbe esserci “un graduale e peggiorativo cambiamento delle condizioni” per ottenere soldi dalle banche.

Uno sguardo a Euribor e Eurirs

A quando dunque le conseguenze della fine del Quantitative easing? Per adesso non c’è pericolo che Euribor ed Eurirs subiscano rialzi, visto che il loro andamento risponde a regole ben precise e tempi che sono quelli stabiliti dalla Bce e a riprova che quanto dichiarato risponde a verità, basta confrontare i valori dei due tassi di riferimento sull’Osservatorio Tassi di MutuiOnline.it: l’Eurirs a 20 anni il 27 giugno segna l’1,43%, contro l’1,46% di dieci giorni prima e l’1,52% del 21 maggio.

L’Euribor a 1 mese mantiene saldo il suo record storico e rimane immobile a -0,37%, esattamente dal 27 giugno del 2016.

La rassicurazione del modello americano

Come riportiamo anche in "Il destino dei nostri mutui: il raffronto con il Libor americano", per capire meglio cosa potrebbe accadere ai nostri tassi dopo il capitolo Quantitative easing basta dare uno sguardo oltreoceano, tornando indietro di quattro anni fa, visto che la Bce ha replicato esattamente quanto si è verificato con il loro Libor, uno degli indici interbancari più utilizzati negli Stati Uniti per la gestione della liquidità ordinaria e per i prestiti a tasso variabile.

Di fatto se si replicasse la stessa situazione, in Europa avremmo un ritorno ai valori positivi dell’Euribor non prima della fine del 2019, e all’1% tra altri due anni: tradotto in rata mensile, sarebbe all’incirca 60 euro per ogni 100 mila di mutuo. Ma siccome il nostro Euribor parte da valori ancora più bassi del vecchio Libor americano (-0,32% contro +0,23% al momento della fine del loro Qe), allora questo processo potrebbe essere ancora più lungo nel portare i tassi su valori positivi.

Quando orientarsi su un mutuo a tasso variabile?

Sicuramente quando il periodo di ammortamento non è lungo. Un mutuo a 15 anni consentirà di godere ancora per qualche anno dei tassi bassi e quando i rialzi potrebbero compromettere la rata in maniera importante, si saranno versati buona parte degli interessi, per lasciare poi spazio alla quota capitale.

Ma anche quando la prospettiva di pagare in futuro 50 euro in più al mese non compromette il budget famigliare, godendosi adesso il buon margine di vantaggio economico che un mutuo a tasso variabile consente rispetto a uno a tasso fisso. Dunque la scelta di un tasso variabile potrebbe seguire la pianificazione di un’entrata prevista per il futuro ma di cui ancora non si dispone.

In tutti i casi, vale la pena soffermarsi su un’analisi attenta delle condizioni di un mutuo di cui si è titolari o che si sta per stipulare e la maniera più semplice, veloce ed economica è farlo con MutuiOnline.it, il comparatore online che mette a confronto le offerte migliori in assoluto sul mercato del credito, perché provenienti da 44 istituti di credito partner che praticano attraverso MutuiOnline.it la loro offerta migliore.

I migliori mutui a tasso variabile adesso sulla rete

Per avere un’idea della spesa di un mutuo a tasso variabile basta fare una simulazione su MutuiOnline.it. Supponendo che a richiedere una somma di 100.000 euro a 20 anni sia un quarantenne milanese che deve finanziare l’acquisto di un immobile del valore di 200.000 euro, l’offerta più conveniente è quella di Intesa Sanpaolo.

Mutuo Domus Variabile prevede una rata mensile di 569,50 euro al Tasso Variabile dello 0,33% (Euribor 1 mese+0,70%) e Taeg 0,59%, le spese di istruttoria e perizia sono rispettivamente di 550,00 e 320,000 euro. Per le domande di mutuo sottoscritte nel mese di giugno 2018, la Banca offre uno sconto di tasso pari allo 0,75% per le durate 20 - 25 - 30 anni e pari allo 0,90% per le durate 6 - 10 - 15 anni rispetto alle condizioni economiche riportate nelle Informazioni Generali vigenti al momento della stipula del mutuo.

Interessanti anche le condizioni di Unicredit con Mutuo Unicredit Tasso Variabile. La rata è di 575,56 euro al Tasso Variabile dello 0,47% (Euribor 3M+0,80%) e Taeg 0,67%. Le spese iniziali di istruttoria sono di 500,00 euro, quelle di perizia di 211,06 euro. Le condizioni promozionali sono riservate ai clienti MutuiOnline.it che inoltrano richiesta entro il 31 luglio.

In più, il prodotto include i seguenti servizi attivabili su richiesta del cliente a partire dal ventiquattresimo mese successivo all’erogazione:
- Taglia Rata per sospendere il pagamento della quota capitale fino ad un massimo di 12 mesi.
- Riduci Rata per allungare il piano dei pagamenti fino ad un massimo di 48 mesi.
- Sposta Rata per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino ad un massimo di tre mesi.

A cura di: Paola Campanelli

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