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L’immobiliare delle seconde case: in aumento i turisti

Pubblicato il 24/06/2018

Aggiornato il 25/06/2018

L’immobiliare delle seconde case: in aumento i turisti

Il turismo internazionale continua a dare grande supporto all’economia italiana, giocando un ruolo fondamentale alla crescita di lavoro, produttività e reddito.

Il successo del settore è stato confermato da un’indagine appena pubblicata dalla Banca d’Italia che mette in fila tutti i numeri sugli arrivi nel nostro Paese. Uno dei dati più interessanti è quello sulla spesa dei visitatori stranieri, che lo scorso anno hanno sborsato 39,2 miliardi di euro (+7,7% rispetto al 2016) di cui circa 7 miliardi di euro sono stati spesi per affittare stanze e appartamenti, un vero e proprio boom che interessa 2 turisti su 10 che vengono in Italia.

La locazione è diventata per gli italiani un vero e proprio business, che mettono a reddito le proprie case, seconde ma talvolta anche prime case, attraverso l’utilizzo di piattaforme online come Airbnb, una notizia di cui si può approfondire nella news “L’Italia del turismo: sempre più comuni con la tassa di soggiorno”.

Da canto suo, l’Italia diventa sempre più meta del turismo internazionale, piazzandosi al quinto posto per volumi di entrate, preceduta Stati Uniti (180,3 miliardi di euro), Spagna (60,2 miliardi di euro), Francia (53,7 miliardi) e Thailandia (50 miliardi).

Tra i visitatori la maggior parte sono europei

I turisti provenienti dall’Europa sono quelli che contribuiscono maggiormente ad alimentare le entrate complessive dell’Italia, circa il 43% del totale e 16,9 miliardi di incassi (+11,3% rispetto al 2016). La spesa dei visitatori tedeschi nel 2017 si è attestata a 6,5 miliardi di euro, salendo di quasi il 15% rispetto ai 12 mesi precedenti. La Germania ha rappresentato il principale paese di provenienza anche in termini di numero di visitatori (14,7 milioni), superando gli svizzeri (13,6 milioni) e i francesi (12,4 milioni).

Dove alloggiano i turisti stranieri?

L’albergo resta la struttura preferita, anche se la domanda è in calo rispetto agli scorsi anni. È aumentata invece di quasi il 20% la spesa dei pernottanti in alloggi di proprietà o in affitto, per un esborso medio di 72 euro a notte. Secondo Bankitalia, l’incremento della percentuale “è il massimo dall'inizio delle serie storiche, anche per effetto dell'ampliamento dell'offerta di strutture ricettive private resa possibile dallo sviluppo di applicazioni informatiche di prenotazioni”.

L’affitto breve conviene

Secondo le stime degli esperti, la messa a reddito di un appartamento in un grande centro abitato con il sistema della locazione tradizionale può rendere in media il 4,9% lordo. Le potenzialità dell’affitto breve sono invece molto più alte, visto che la redditività si spinge fino al 12%, consentendo sull’intero arco di un anno di coprire fino a 300 giorni di locazione. Naturalmente le condizioni sono variabili, in quanto dipendenti dalla stagionalità, dallo stato dell’appartamento e dalla capacità dei proprietari di promuovere l’immobile.

Da non trascurare anche i vantaggi riscontrati nell’ambito del rischio locativo, che viene quasi azzerato rispetto ai contratti che coprono più annualità e a questo proposito ricordiamo che nel 2014 il 50% dei locatori ha denunciato mensilità non pagate, con punte superiori al 60% a Napoli, Bari e Palermo. 

Il fenomeno delle locazioni per brevi periodi di tempo sta diventando sempre più diffuso in alcune città importanti e turistiche, con Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli in testa. Stessa situazione per le piccole località di mare o di montagna, dove i proprietari di seconde case decidono di affittare durante il periodo estivo o invernale, oppure durante le feste.

Acquistare una seconda casa grazie a un mutuo conveniente

Su MutuiOnline.it è possibile trovare le migliori offerte di finanziamento attualmente sul mercato per comprare un immobile da mettere a reddito. La richiesta al 14 giugno di un impiegato 40enne (residente a Ravenna, prestito a tasso fisso di 110.000 euro da restituire in 20 anni, valore dell’immobile di 240.000 euro) ha come proposta più conveniente Mutuo a Tasso Fisso di Banca. La quota mensile da corrispondere è di 528,27 euro, al Tasso dell’1,45% (Taeg 1,88%) e con spread decrescente. Le spese di istruttoria sono di 600 euro, il costo della perizia è di 275 euro. È possibile stipulare la polizza assicurativa facoltativa BluMutuo, con oneri a carico del cliente, che interviene con il rimborso del debito residuo in caso di decesso o invalidità totale permanente del mutuatario, a seguito di infortunio o malattia.

L’opzione a tasso variabile più conveniente è quella di UniCredit, con una rata di 480,54 euro e tasso dello 0,48% (Taeg 0,81%). Spese iniziali e di perizia sono più basse rispetto al tasso fisso, rispettivamente 500 e 211,06 euro. Vantaggiosi anche i seguenti servizi:
- Taglia Rata, per sospendere il pagamento della quota capitale fino a un massimo di 12 mesi;
- Riduci Rata, per allungare il piano dei pagamenti fino a un massimo di 48 mesi; 
- Sposta Rata, per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino a un massimo di tre mesi.

A cura di: Paola Campanelli

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