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Immobiliare: un primo successo di vendite per il 2018

16/06/2018
Immobiliare: un primo successo di vendite per il 2018

Il trend crescente delle vendite immobiliari non si ferma nei primi tre mesi del 2018, un anno che promette di migliorare la già ottima performance dello scorso anno, di cui si può approfondire nella news “Agenzia delle Entrate-ABI: bene nel 2017 mutui e mercato immobiliare”.

I dati emergono dall’indagine realizzata dall’Ufficio studi nazionale FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari), aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, che ha analizzato il volume degli scambi su un campione di 70 città, tra comuni minori e capoluoghi di provincia piccoli, medi e grandi. Il risultato è stato che le compravendite nel periodo gennaio-marzo sono aumentate del 4,5% rispetto allo stesso trimestre del 2017, evidenziando anche prezzi in fase di stabilizzazione.

I numeri delle grandi città

Le transazioni nelle otto città monitorate con più di 300 mila abitanti sono salite del 4%, confermando il dato positivo rilevato nel 2017 (+5,1% sul 2016). L’unica grande provincia che segna un dato negativo è Bologna (-6%), contro le performance positive di Milano (+8%), Catania (+8%), Genova (+5,8%), Bari (+5,7%), Torino (+5%), Roma (+3%) e Napoli (2,5%). Cifre meno rilevanti sul fronte dei prezzi medi di vendita: +0,2% sul dato del 2017, ma con una variabilità piuttosto consistente. Ottima la performance di Bologna (+4%), seguita da Bari (1,7%), Genova (1,25%), Milano (+1%). Prezzi stabili a Torino, ancora in calo invece a Roma (-0,5), Catania (-2%) e Napoli (-4%). In tema di scontistica, l’indagine ha calcolato un -11% del prezzo finito su quello richiesto, con un minore potere contrattuale della domanda a Milano (-5%) e maggiore a Napoli e Catania (-15%).

La ricerca evidenzia le minori esigenze di spazio per chi abita nelle grandi metropoli, visto che gli acquirenti preferiscono acquistare trilocali con metrature anche inferiori agli 80 metri quadrati.

Gli altri capoluoghi di provincia

Le compravendite residenziali del 2018 nei 20 capoluoghi di provincia intermedi (popolazione tra i 100.000 e 300.000 abitanti) vedono un +4,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: un dato sicuramente positivo è che in nessuna delle città monitorate è stato misurato un calo degli scambi. Notizie incoraggianti anche per i prezzi, che fanno registrare solo un -0,7% con variazioni peggiori a Taranto (-4%), Ancona (-3,4%) e Trieste (-3,3%) e una ripresa dei valori a Ferrara (+3,5%), Trento (+1%) e Piacenza (+1%).

Lo sconto medio sul prezzo di offerta è pari all’11,8%, con un minore potere contrattuale della domanda a Sassari e Bergamo (5%) e maggiore a Reggio Calabria, Taranto, Piacenza, Ferrara, Cagliari, Padova, Venezia e Trento (15%), mentre la tipologia di immobile più richiesta è ancora una volta il trilocale (con una superficie media ricompresa tra 85 e 95 metri quadrati).

Per quanto riguarda i capoluoghi più piccoli (26 province analizzate con massimo 100 mila abitanti), le compravendite residenziali segnano un incremento pari al 4,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, mentre i prezzi sono calati in media del 2,0%.

Nelle città minori crescono le richieste dei quadrilocali

Il campione di questi comuni rappresenta il 46% della popolazione residente in Italia: l’aumento delle transazioni registrato è stato del 4,7% con la tipologia di immobile più richiesta che ha riguardato i 4 locali con superficie media di circa 100 metri quadrati. Sul fronte degli importi, i rilevatori FIMAA riportano un decremento medio pari al 2,4%, con gli unici dati positivi per le province di Brindisi (+0,8%), Ragusa (+0,8%), Siracusa (+1,0%) e Ferrara (+3%).

Le aspettative del mercato nei prossimi mesi 

“A meno che non accadano eventi difficilmente prevedibili”, spiega Andrea Oliva, coordinatore Ufficio studi nazionale Fimaa, “per i prossimi mesi ci aspettiamo un mercato delle compravendite residenziali in leggero incremento a livello nazionale, trainato soprattutto dai dati positivi sugli scambi di Catania, Bari, Roma e Torino". Per quanto riguarda invece il fronte dei prezzi, si va verso la stabilizzazione a eccezione del mercato di Milano, anticipatoria della congiuntura italiana, con valori degli immobili al rialzo”. Secondo Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa, la ripresa è ancora tutta da consolidare, visto il problema del pesante carico fiscale sugli immobili: a questo si deve aggiungere la lenta crescita economica, la disoccupazione dei giovani e la carenza di fiducia delle famiglie verso il proprio futuro, tutti elementi che rallentano il definitivo rilancio del settore.

Il borsino sui mutui 

Rallenta ad aprile la domanda dei prestiti per la casa (-2%) ma l’importo sale oltre i 125.600 euro (dati riportati dalla Centrale Rischi Finanziari). Per avere invece un’idea delle condizioni applicate dagli istituti basta consultare il comparatore più utilizzato in Italia, MutuiOnline.it. La proposta a tasso fisso più conveniente al 7 di giugno per una generica richiesta (un quarantenne della provincia di Roma che necessita di un finanziamento di 150.000 a 20 anni per una prima casa del valore di 200.000 euro) arriva da Intesa Sanpaolo. Mutuo domus Fisso richiede una rata mensile di 727,27 euro al Tasso dell’1,55% e Taeg 1,74%. Spese di istruttoria e perizia ammontano a 850 e 320 euro. Per le domande di mutuo sottoscritte dalla clientela entro il 30 giugno 2018, è disponibile la promozione Mutuo Domus Fisso + Sky che prevede uno sconto sulle spese di istruttoria del mutuo e la sottoscrizione di un’offerta Sky dedicata a condizioni vantaggiose.

A cura di: Paola Campanelli

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