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La domanda di case non conosce crisi

27/05/2018
La domanda di case non conosce crisi

Continua a crescere l’interesse degli italiani per il mercato delle case, che nel primo trimestre di quest'anno ha visto salire il numero dei potenziali acquirenti, segnalando un nuovo rafforzamento della domanda. Il dato arriva dall'indagine congiunturale sulle abitazioni in Italia di Bankitalia, svolta dal 3 al 27 aprile 2018 presso 1.534 agenzie immobiliari.

La convenienza di acquistare

Le attese degli operatori sulle prospettive del mercato degli immobili sono rimaste favorevoli, su un orizzonte sia di breve, sia di medio termine. Comprare attualmente casa è diventato anche più abbordabile e come riportiamo nella news “Casa: occorrono circa sei anni di stipendio per acquistarla”, la spesa da affrontare oggi è di gran lunga inferiore rispetto a quella di dieci anni fa: nello specifico, 6,2 annualità di stipendio, contro le quasi 10 registrate nel 2007.

La classifica delle province dove servono più stipendi per l’acquisto vede al primo posto Roma, con 9,8 annualità, seguita da Milano con 9,2 annualità e infine Firenze con 8,6. Palermo e Genova si distinguono invece per essere i comuni dove occorre il numero minore di anni, solo 3,8 in entrambe le località.

Cambia poco la situazione sui prezzi

Tra gennaio e marzo si è lievemente ridotta rispetto alla precedente rilevazione la quota di operatori che segnala una diminuzione dei prezzi di vendita (25,4% contro il 28% del periodo ottobre-dicembre), mentre è aumentato il numero di agenti che esprime giudizi di stabilità degli importi (ora al 71%).

Le previsioni dei valori per i prossimi mesi del 2018 non sono molto positive, visto che secondo Bankitalia un ulteriore rafforzamento della domanda potrà portare solo a una debole ripresa dei prezzi.

La stagione dei mutui non è ancora finita

La percentuale di compravendite finanziate con prestito ipotecario continua a collocarsi intorno all’80%. Il loan-to-value, il rapporto tra il valore dell'immobile e il finanziamento, è salito al 75,9% (era del 73,7% nel 4° trimestre), risultando più elevato nelle aree non metropolitane e dell’hinterland.

Inoltre, resta marginale la quota di agenti immobiliari che riconduce la causa della decadenza degli incarichi a vendere alle difficoltà di ottenere un mutuo, visto che gli ultimi anni sono stati proprio caratterizzati da una maggiore apertura delle banche nei confronti dei clienti.

L’attrattività dei mutui non è oramai una novità e le stipule sono spinte in particolare dai continui minimi raggiunti dal tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento. Secondo l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ad aprile il tasso di interesse ha segnato l’1,85%, quando solo lo scorso marzo aveva toccato il minimo storico dell’1,88% (era il 5,72% a fine 2007).

I tassi così bassi inducono a scegliere la soluzione del tasso fisso, soprattutto perché le condizioni non sono molto differenti da quelle di un mutuo a tasso variabile. Nell'ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a rata costante è risultata infatti pari al 72,6%, contro il 71,9% del mese precedente.

Un esempio di mutuo

Le migliori offerte di mutuo sono quelle che si possono ottenere dal confronto su MutuiOnline.it, il portale leader in Italia che compara i costi di decine di mutui per oltre 40 banche. In più, nella sezione mutuo migliore del giorno il sito fornisce quotidianamente le soluzioni più convenienti.

Se al 21 di maggio ipotizziamo la richiesta da parte di un impiegato di 35 anni milanese (importo di 145.000 euro a 25 anni, valore della prima casa di 220.000 euro), si scopre che la soluzione migliore è quella proposta da WeBank, che ha una rata di 599,87 euro mensili al Tasso fisso dell’1,79% (Taeg 1,82%). Il vantaggio riguarda anche le spese iniziali di istruttoria e perizia, che sono zero. Il mutuo è destinato alle persone fisiche e ai residenti in Italia da almeno tre anni, mentre di norma finanzia fino all’80% del minore tra importo di acquisto e valore di perizia. L’assicurazione Incendio e scoppio per la casa è obbligatoria ma l’importo è a carico della banca.

Per il tasso variabile si distingue invece la proposta della Banca di Desio e della Brianza. La rata da corrispondere sarà di 526,36 euro al Tasso Variabile dello 0,69% e Taeg 0,84%, con l’unica spesa da sostenere relativa all’istruttoria, di 1.000 euro. Il prestito è assistito da garanzia ipotecaria di primo grado, iscritta sull’immobile cauzionale oggetto del finanziamento, di importo pari al doppio della somma mutuata.

A cura di: Paola Campanelli

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