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Case, più compravendite per investimento

16/03/2018
Case, più compravendite per investimento

Il secondo semestre del 2017 ha visto un nuovo aumento delle transazioni immobiliari a scopo di investimento. A rivelarlo è l’ultima indagine dell’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, secondo cui le vendite sono salite al 18,5% degli acquisti totali – lo 0,9% in più rispetto alla prima parte dello stesso anno – mentre il 75,3% ha riguardato la prima casa e il 6,2% la casa vacanza.

La tipologia di immobile più richiesta da chi vuole investire è il bilocale con il 40,8% delle preferenze, seguita dal trilocale con il 30,3%. Per quanto riguarda le caratteristiche degli investitori, il 28,4% ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni, mentre chi ha un'età compresa tra i 55 e i 64 anni e fra i 35 e i 44 anni è rispettivamente il 23,9% e il 23,1%. A comprare sono soprattutto imprenditori, liberi professionisti e impiegati, che rappresentano il 78,9% della domanda, solo l’11,5% sono pensionati.

Il fenomeno dell’investire è dovuto principalmente agli ottimi rendimenti delle abitazioni. L’analisi dice che nelle principali città italiane la percentuale annua lorda di guadagno è del 4,9%, in lieve crescita rispetto agli anni precedenti, valore che potrebbe ridursi nei prossimi anni. Secondo una statistica di ING Case&Mutui riportata nell’articolo "Gli italiani e la consapevolezza di investire nel mattone", i rendimenti potrebbero infatti essere compromessi da una situazione di stallo dei prezzi, una condizione che persiste ormai dal 2012.

Il barometro dei prezzi

L’ultimo dato sul costo delle case è quello fornito dall’Istat per il terzo trimestre 2017, secondo cui gli importi sono diminuiti dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il trend è dovuto in particolare al ribasso dei valori delle case già esistenti (-1,3%), mentre gli immobili nuovi salgono dello 0,6%. Con queste percentuali, il bilancio dal 2010 vede registrare una flessione di oltre il 15%.

Per il 2018 la Tecnocasa prevede una risalita sia dei volumi delle compravendite, dal 2% al 4%, che dei prezzi degli alloggi, in media tra il +0,1% e il +2%. Milano e Firenze sono le grandi città con le prospettive migliori e prezzi attesi in aumento dall’1% al 3%, mentre a Bologna, Napoli, Palermo e Verona l’incremento atteso è fino al 2%. Diversa la situazione a Roma, dove non sono previsti cambiamenti dei valori, uno scenario che potrebbe riguardare anche Torino e Bari. I segnali positivi sui prezzi coinvolgeranno anche realtà più piccole come Brescia, Monza, Oristano, Pescara, Pistoia e Savona: trend simile a quello milanese per Benevento e Lodi (+1-3%).

Le previsioni degli esperti tendono ad essere abbastanza positive, confidando su una ripresa economica in atto che in futuro potrebbe portare le famiglie monoreddito o con redditi bassi a ottenere maggiore potere d’acquisto nel settore dell’immobiliare rispetto agli anni della crisi.

Quanto si acquista finanziando?

L’83,4% degli acquisti per investimento si conclude senza l’ausilio degli istituti di credito, mentre il 16,6% degli investitori ricorre al mutuo. Le richieste dei mutuatari continuano a premiare il tasso fisso, una tendenza che gli istituti incentivano per fidelizzare la clientela: chi stipula la rata costante alle attuali condizioni avrà difficilmente in futuro la tentazione di sostituirlo o surrogarlo.

I dati dell’ultimo trimestre del 2017 forniti dall’Osservatorio MutuiOnline.it parlano di un aumento del fisso pari al 3,6%, portando al 79,6% la percentuale rilevata sul totale del campione – una notizia di cui si può approfondire nella news "Mutui: tasso variabile al minimo storico, ma vince ancora il fisso". Per quanto riguarda il tasso variabile, riduce ancora la sua fetta di domanda e scende al 17,8% (era 20,8%).

Ricordiamo che con MutuiOnline.it è possibile individuare il finanziamento che soddisfa le esigenze di qualsiasi mutuatario. Solo a titolo di esempio, la richiesta di 140 mila euro da parte di un 45enne di Roma che vuole acquistare una seconda casa (rimborso a 20 anni, valore dell’immobile dato in garanzia di 270.000 euro), vede quale soluzione a tasso fisso ideale quella di UnicreditMutuo Unicredit Tasso Finito prevede una rata mensile di 688,52 euro (Tan dell’1,7% e Taeg 1,86%) e spese di istruttoria e perizia pari a 500 e 211,06 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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