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Immobiliare: Bankitalia certifica la crescita della domanda

03/03/2018
Immobiliare: Bankitalia certifica la crescita della domanda

Migliora sensibilmente la domanda sul mercato delle abitazioni in Italia negli ultimi tre mesi 2017: a dirlo sono i dati dell’indagine svolta da Bankitalia, che ha analizzato un campione di 1.530 agenzie immobiliari. Secondo la ricerca, la quota di intermediari che ha venduto almeno un'abitazione è arrivata all’83,3%, una percentuale più alta sia rispetto al sondaggio precedente (75,1%) che ai rilevamenti dello stesso trimestre del 2016 (80,6%).

Dell’ottima performance delle compravendite si parla anche nell’articolo "Un anno di mercato immobiliare", in cui riportiamo le stime relative al mercato per i 12 mesi del 2017: secondo gli esperti il settore dell’immobiliare sarebbe cresciuto del 5%. A trainare il trend al rialzo è il mercato residenziale, +5,5%, meno bene invece ha fatto il settore del commercio e del terziario, che guadagna sullo scorso anno solo il 2,2%. Il volume totale delle transazioni si attesterebbe vicino ai 545 mila scambi, un dato che però è più basso del 36,6% rispetto all’ultimo anno di glorie prima della crisi, il 2006.

La situazione prezzi 

Il sondaggio evidenzia come sia aumentata la quota di operatori che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazioni degli immobili, soprattutto nelle aree del centro Italia. Tuttavia, restano prevalenti i giudizi degli agenti che considerano i prezzi stabili, anche se la percentuale scende dal 71,9% del luglio-settembre al 67,8% del trimestre successivo. Per il 2018 la situazione dovrebbe cambiare, visto che l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa prevede una risalita dei prezzi degli alloggi tra lo 0,1% e il 2% – una notizia di cui si può approfondire in "Immobiliare, un 2018 all’insegna della crescita".

Prestiti per la casa più accessibili 

Aumentano le possibilità delle famiglie di vedere la propria richiesta di mutuo accettata dalla banca. Solo il 15,4% degli agenti segnala alla Banca d'Italia la perdita di un mandato per la difficoltà di ottenere il finanziamento da parte del richiedente-mutuatario, una soglia che è la più bassa mai registrata dal 2009.

A proposito di mutui

L’osservatorio di MutuiOnline.it ha misurato che le richieste di prestito a tasso fisso sono aumentate a gennaio del 3,6%, portandosi al 79,6% della domanda. Il tasso variabile riduce ancora la sua fetta di richieste e scende al 17,8% (era 20,8%), un trend al ribasso che si ripete anche per i mutui indicizzati con CAP, ora all’1,7% contro il 2,3% registrato nell’ottobre-dicembre scorso.

Calano anche gli importi medi richiesti ed erogati, dopo le performance al rialzo del 2017. L’ammontare è di 127.930 euro per la domanda (era 128.581 l’ultimo trimestre del 2017) e 123.028 euro per le concessioni (123.616 prima), due valori che sono comunque più alti rispetto alla media rilevata negli scorsi 12 mesi.

Altro dato interessante dell’Osservatorio riguarda il valore in percentuale dell’immobile in garanzia sul finanziamento. Perde quasi due punti percentuali il range 70-80%, segnando il 37,3% delle richieste, mentre guadagna il 2,5% l’intervallo di loan-to-value minore o uguale al 50%.

Come individuare il mutuo migliore

Con MutuiOnline.it è possibile consultare le offerte in maniera autonoma e trovare sempre quella più economica. Nella news "I mutui prima casa più convenienti del mese" riportiamo una classifica dei prestiti migliori per acquistare l’abitazione principale: per quanto riguarda la scelta del tasso ricordiamo che il fisso è l’opzione più sicura, in quanto l’interesse è stabilito alla stipula del contratto e l’importo della rata è costante. Con il tasso variabile invece si sceglie un risparmio immediato, ma si è esposti alle fluttuazioni dei tassi che nel tempo potrebbero far aumentare la rata. In tema di tassi, l’ABI ha stabilito che il tasso di interesse medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a gennaio all’1,92% (contro l’1,90% a dicembre 2017, minimo storico, e il 5,72% a fine 2007). Le prospettive per i prossimi mesi – riportati in "Un altro minimo storico per i tassi dei mutui" – non sono differenti rispetto a quanto accaduto finora, con la conferma dei tassi fissi sotto il 2% e di quelli variabili che rimarranno all’1%.

Un esempio. Stipulare al 25 febbraio un mutuo a rata costante di 110.000 euro a 20 anni (acquisto di una prima casa a Torino da 200.000 euro) costerà 535,87 euro al mese, grazie a Mutuoup della Banca Intesa Sanpaolo (Tan dell’1,65%, Taeg 1,84%). Istruttoria e perizia sono pari rispettivamente a 750 e 320 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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