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Le surroghe pesano sempre meno sulla domanda di mutui

01/12/2017
Le surroghe pesano sempre meno sulla domanda di mutui

A ottobre di un anno fa il 56,8% delle richieste di mutuo aveva come finalità la surroga. Una buona parte dei vecchi mutuatari che aveva stipulato un finanziamento a tassi spesso troppo alti, ne aveva approfittato per ricorrere a un nuovo mutuo e ricontrattarne le condizioni. Una vera e propria migrazione che ha “inquinato” in maniera importante i numeri della domanda, che registrava nel frattempo livelli record.

Durante i circa due anni di corsa alla surroga, la domanda globale di mutui ne ha inevitabilmente risentito, prima segnando valori molto alti, poi rientrando lentamente man mano che si smaltiva il numero di potenziali mutuatari interessati a rottamare. Fino all’inversione di tendenza e al superamento nei dati registrati della proporzione tra nuovi mutui e surroghe.

Nel mese di ottobre il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) gestito da Crif rileva un calo della domanda del 20,4%, indicativo della nuova situazione. Alla base dei nuovi numeri c’è infatti proprio il minor peso delle attività di surroga e rifinanziamento, ma resta il fatto importante che nell’intero volume delle richieste la maggior parte sono nuovi mutui.

Come scriviamo in "Nuovi mutui: è il momento della svolta" è ad aprile che i nuovi mutui domandati hanno superato le surroghe, segnando nel secondo trimestre di questo anno il 44,4% contro il 43,6%. Un episodio non isolato, ma piuttosto l’inizio di un processo che sta continuando a sancire il famoso cambio di rotta, testimoniato anche dalle ultime rilevazioni dell’Osservatorio MutuiOnline.it che anche nel quarto trimestre segna lo sbilanciamento a favore dei primi mutui (questi ultimi al 46,3% rispetto al 41,8% di surroghe).

Tornando ai dati del Crif, che utilizza vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online, vediamo come un ulteriore segnale di ripresa del comparto è l’importo medio richiesto: 125.449 euro, in crescita dell’1,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e in linea con i primi 9 mesi del 2017.

Nello stesso periodo si sono domandati soprattutto importi ricompresi tra 100.001 e 150.000 euro, nel 29,3% dei casi, e principalmente finanziamenti per durate tra i 16 e i 20 anni, con il 24,5% del totale (+0,4 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-ottobre 2016), quindi segue la durata 26 - 30 anni con il 22,1%. In generale si domandano piani di ammortamento più lunghi, con il periodo sopra i 15 anni che guadagna 2,9 punti percentuali.

L’età di chi richiede un mutuo è in più di un terzo dei casi (35,1%) compresa tra i 35 e i 44  anni, per quanto in calo di 0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.

“Per il prossimo futuro è plausibile che il miglioramento dell'economia reale possa incidere positivamente sulla fiducia dei consumatori che, incoraggiati anche da tassi di mercato ancora su livelli molto contenuti e da valori di compravendita appetibili, potrebbero trovare nuovi stimoli per pianificare l'investimento sulla casa”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif.

C’è da dire che in questo momento storico tutto contribuisce a rendere l’acquisto di una casa un affare: dagli spread vicini ai minimi storici, ai valori degli immobili che continuano a rimanere molto interessanti. Il sollievo di una buona fetta di famiglie dalla preoccupazione economica migliora la percezione della convenienza a investire in un immobile, mentre da parte del Governo le azioni messe in campo per spingere il comparto sono state e continuano a essere veramente tante.  

C’è quindi sano ottimismo sui mercati e la sensazione che si stia camminando verso la vera ripresa. Il libero mercato delle offerte rende questa sensazione più marcata e la libertà di confrontare, informarsi e contrattare alimenta una competizione buona, che premia il consumatore. In questo, la piattaforma di MutuiOnline.it è stata la prima in Italia a permettere all’utente di informarsi e comparare le offerte, in maniera intuitiva e completamente gratuita.

A titolo di esempio, per un impiegato quarantenne della provincia di Milano che richiede il 1 dicembre un importo di 135.000 euro, valore immobile 180.000 euro, durata mutuo 25 anni, la soluzione migliore a tasso fisso su MutuiOnline.it è quella offerta da Unicredit.

Mutuo Unicredit Tasso Fisso ha una rata mensile di 565,65 euro al Tan del 1,90% e Taeg 2,05%. Le spese da sostenere sono per l’istruttoria di 500 euro e per la perizia, che ammonta a 211,06 euro. L'età massima per richiedere il mutuo è 80 anni e l'importo finanziabile  è fino all'80% del valore dell'immobile offerto in garanzia.

La migliore soluzione a tasso variabile è sempre proposta da Unicredit. Mutuo Unicredit Tasso Variabile prevede una rata mensile di 500,69 euro al Tan dello 0,87% e Taeg 1,00%. Le spese iniziali da sostenere sono di 500 euro per l’istruttoria e 211,06 euro per la perizia.

A cura di: Paola Campanelli

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