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Mutui, riprende quota il tasso variabile

18/09/2017
Mutui, riprende quota il tasso variabile

Il mercato dei mutui continua la sua stagione fortunata. Le ultime rilevazioni ufficiali sono state trattate nella news "Mutui Bankitalia: primo trimestre buono in quasi tutta Italia", dove abbiamo evidenziato il trend positivo dei finanziamenti e gli oltre 12.000 milioni di euro ricevuti dai cittadini residenti in Italia.

Dopo oltre due anni in cui le erogazioni delle surroghe hanno dominato l’intero settore, si registra in questo terzo trimestre un focus delle concessioni da parte delle banche sui mutui finalizzati all’acquisto della prima casa, saliti al 45,9% del totale (contro il 41,3% del secondo trimestre e il 39,7% dello stesso periodo dello scorso anno). La portabilità scende fino al 43,3%, segnando un calo consistete rispetto al 49,7% di aprile-giugno e a una media di oltre il 56% fatta segnare nel 2016.

L’analisi arriva dall’Osservatorio di MutuiOnline.it, il bollettino mensile che riassume tutte le caratteristiche dei prestiti per gli immobili rilevate dalle simulazioni del portale. Il sorpasso della finalità prima casa sulla surroga non si verifica lato domanda – rispettivamente 43% e 43,8% – anche se l’abitazione principale recupera 7 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi di quest’anno.

La scelta del prestito in base alla tipologia di tasso vede la risalita dei mutui indicizzati. Le preferenze dei clienti sono in rialzo del 3,4% sul secondo trimestre (ora al 26,5%), mentre il tasso fisso perde un ulteriore 3,6%. Stesso andamento per le erogazioni, con il mutuo agganciato all’Euribor che guadagna il 2,7% sui precedenti tre mesi (ora al 14,7%) e quello a rata fissa che perde il 3,8%.

L’accelerazione degli indici Eurirs (IRS) e la percentuale in campo negativo dell’Euribor durante il mese di luglio hanno portato all’aumento del divario tra il tasso fisso e il variabile. Tuttavia l’incremento è stato poco sentito da chi ha stipulato un mutuo a rata costante, vista la riduzione degli spread applicati su questi finanziamenti da parte delle banche. Attualmente l’indice IRS a 20 anni è sceso all’1,4%, anche se i migliori mutui a tasso fisso si attestano più o meno sugli stessi livello di due mesi fa: è probabile infatti che in questo periodo (e per i prossimi mesi) si registri una revisione al rialzo delle politiche di pricing da parte degli istituti con relativo aumento sia dei tassi fissi che degli spread di offerta applicati ai privati.?

Guardando gli importi finanziati, si osserva una stabilizzazione di quelli erogati dagli intermediari, fermi da circa 6 mesi a poco più di 124 mila euro. In contrazione invece la somma per quelli richiesti, scesa ad agosto a 124.975 euro, mentre guardando la variazione annuale si nota per il 2017 una cifra di 126.829 euro, un ammontare di pochissimo inferiore a quella rilevata durante il 2016. Dunque sembra esserci un’inversione di tendenza rispetto a quanto accennato nella news "Mutui: balzo in avanti degli importi richiesti", dove i dati del CRIF (Centrale Rischi Finanziari) parlavano di importi più alti rispetto a un anno fa.

Continua a salire la percentuale dei prestiti concessi per un loan-to-value compreso tra il 71 e l’80%, ora al 29,5%; stessa sorte per le preferenze dei clienti, che scelgono lo stesso range nel 36% dei casi, un dato che mette in luce la poca disponibilità delle famiglie a versare acconti elevati per l’acquisto dell’immobile. Per quanto riguarda il piano di rimborso, i 20 anni si confermano ancora una volta il periodo più gettonato sia dai futuri acquirenti che dagli intermediari (per entrambi oltre 30% del totale nel bimestre luglio-agosto).

Per ciò che riguarda l’età dei mutuatari, si nota la prevalenza di richieste da parte delle classi 36-45 anni (43,8%) e 26-35 anni (25,1%), anche se la percentuale dei più giovani ha perso oltre il 10% dal 2013 e quasi il 20% dal 2006. A pesare è la perdita dei posti di lavoro durate il periodo di crisi economica e il ritardo con cui gli over 30 riescono a trovare un’occupazione a tempo indeterminato.

Ricordiamo che la scelta del mutuo più conveniente deriva sempre dal confronto delle offerte su MutuiOnline.it, il portale di comparazione leader in Italia per questo settore.

Considerando al 12 settembre l’ipotesi che un 40enne di Milano richieda 135.000 euro a 20 anni per un valore della prima casa di 180.000 euro, risulterà quale soluzione più conveniente a tasso fisso Hello! Home Fisso di Hello Bank!. La rata da corrispondere è di 582,11 euro al Tan del 2,15% e Taeg 2,27%. Le spese da sostenere sono quelle di istruttoria di 200 euro e perizia per 300 euro. Qualora la scelta ricada sul variabile, si distingue Deutsche Bank che con Mutuo Pratico a Tasso Variabile permette di versare 506,34 euro (Tan 0,96% e Taeg 1,07%). Spese di perizia e istruttoria sono più alte, 950 e 390 euro, con la banca che concede fino all’80% del minore tra il valore di perizia dell’immobile offerto in garanzia e il prezzo indicato nel compromesso.

A cura di: Paola Campanelli

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