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Compravendite immobiliari: il mattone continua a vendere

09/08/2017
Compravendite immobiliari: il mattone continua a vendere

Arriviamo da un anno molto fortunato per le compravendite immobiliari, quello decisivo della svolta nel nostro mercato, ed è per questo che i numeri delle statistiche di questo 2017 risultano spesso ingloriosi rispetto al boom dell’anno precedente.

Così, dopo aver celebrato nella nostra news "L’Istat certifica la ripresa del mattone" un +17,0% delle compravendite nel 2016, arrivano i dati dello stesso Istituto di Statistica per i primi tre mesi di questo anno. Dalle indagini emerge che le convenzioni notarili di compravendite per unità immobiliari crescono dell’1,8%, con un +1,6% del settore abitativo e +4,5% del comparto economico, per un volume totale di 169.527 transazioni.

Se confrontate sull’anno, le stesse convenzioni notarili di compravendite registrano una crescita del 6,5%, evidenziando il rallentamento del comparto come visto sopra. La quasi totalità delle transazioni ha riguardato il settore abitativo, con un volume di 159.024 immobili transati e una percentuale del 93,8% sul totale rilevato. Solo il 5,6% degli immobili oggetto di transazioni era a uso economico, per un volume di 9.534, mentre un piccolo 0,6% ha riguardato gli immobili a uso speciale e le multiproprietà (in totale 969).

Bene il settore residenziale, con lo stesso +6,5%, ma i numeri sono buoni anche per il comparto economico che realizza +5,5%. E per quanto l’aumento sia diffuso il tutto il Paese, è il Nord-est Italia che registra gli incrementi più importanti: +8,8% nel residenziale, seguito dal buon +8,2% del Nord-ovest, mentre i numeri migliori del settore economico si ritrovano ancora nel Nord-est Italia oltre che nelle Isole, con rispettivamente +8,1% e +9,5%.

Come spesso accade, sono le città metropolitane a godere dei maggiori benefici della crescita, realizzando un +7,0% per il settore residenziale, ma fanno bene anche i piccoli centri portando a casa sull’anno un buon +6,1%. Le città minori recuperano invece sul comparto economico, con un +6,2% rispetto al 4,6% delle grandi città.

Come scriviamo in "Crescono le compravendite e il clima di fiducia", in un momento in cui il mercato finanziario mostra la sua vulnerabilità, il mattone riprende il suo smalto e torna ad essere la scelta di investimento delle famiglie. Le condizioni del credito, i tassi dei mutui su valori minimi e l’allentamento dei criteri di offerta sui prestiti da parte delle banche favoriscono questo trend e il risultato non è solo l’aumento delle compravendite visto in apertura, ma anche un aumento delle convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare. I dati Istat ne contano 97.199, con un incremento del 2,5% rispetto al trimestre precedente e del 10,7% su base annua, con il fenomeno che riguarda in generale tutto il Paese, in special modo ancora il Nord-ovest con +12,2% e il Centro con +10,8%. Si concludono più transazioni con ricorso a un mutuo nelle grandi città, che fanno registrare una crescita del 12,2%, rispetto al +9,8% dei piccoli centri.

Ma come scegliere il finanziamento migliore per la propria casa? Ne abbiamo scritto in "Come scegliere il migliore mutuo a tasso variabile", dove tra le altre dritte ricordiamo di fare attenzione alle situazioni in cui la banca non utilizza la cosiddetta clausola floor, sottraendo l’intero valore (ora negativo) dell’attuale tasso: a parità di trattamento finale, la banca che sottrae l’Euribor (il cui valore è in questo momento è appunto di -0,35%) applicherà uno spread più alto rispetto a quella che non lo sottrae. E quando i valori dei tassi si alzeranno, la differenza di spread emergerà e condizionerà la rata finale, che sarà maggiore.

Ancora, per scegliere il miglior mutuo a tasso variabile, che in questo momento garantisce la migliore convenienza visti i valori praticamente immobili dell’Euribor, basta visitare il portale MutuiOnline.it e cercare le proposte a tasso variabile più convenienti della rete.

Se supponiamo la richiesta di un impiegato quarantenne di Bari per un finanziamento a tasso variabile di 140.000 euro a 20 anni, con valore dell’immobile di 240.000 euro, il prodotto migliore sarà Mutuo Valore Tuo di Unicredit. La rata mensile è di 638,62 euro al Tasso variabile dello 0,92% e Taeg dell’1,06%. Le spese di istruttoria sono di 500 euro, quelle di perizia di 211 euro e la banca offre la polizza casa obbligatoria gratuita. Il mutuo è destinato a tutte le persone fisiche che agiscono per scopi strettamente personali estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale che eventualmente svolgono. L’età massima del richiedente più giovane alla scadenza del mutuo non può eccedere gli 80 anni compiuti. L’età massima dei garanti a fine mutuo non può eccedere la soglia degli 80 anni.

A cura di: Paola Campanelli

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