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Surroga: dieci anni di successo

11/07/2017
Surroga: dieci anni di successo

Sono passati dieci anni dal rilancio delle surroghe e tutt’oggi questa opzione continua a riscuotere successo. Sapete tutti di cosa stiamo parlando? Probabilmente sì, ma, per i pochi che non hanno dimestichezza con questo termine, spendiamo due parole prima di andare ad esaminare i dati.  


Grazie alla legge 40/2007, meglio nota come Decreto Bersani, è stata introdotta la procedura della surroga del mutuo o portabilità: in pratica, da quel momento è stato possibile trasferire il proprio mutuo a costo zero. 

La surrogazione ha una caratteristica che la rende particolarmente conveniente: è possibile modificare i parametri del mutuo (durata, tasso) senza variare l'importo del debito residuo. Di questo parliamo più nello specifico nella nostra "Guida dedicata".

Il boom delle surroghe è avvenuto a partire dal 2015, quando il settore dei mutui è tornato ad essere appetibile dopo un paio d’anni di crisi, con un aumento decisamente poco incentivante degli spread.

Come evidenziato nella news "Voglia di vacanze e zero budget? La soluzione è la surroga", tutt’oggi surrogare un finanziamento stipulato qualche anno fa permette di risparmiare fino 100.000 euro in 20 anni. Lo dice un recente studio del portale di MutuiOnline.it, prendendo in considerazione l’effetto della surroga sui mutui a tasso fisso stipulati tra il 2004 ed il 2013, con un importo medio di 120.000 euro e ai tassi medi effettivi dei singoli anni. 

La surroga resta particolarmente conveniente se ci si orienta verso mutui a tasso fisso, in particolare se il mutuo iniziale è stato acceso tra il 2010 e il 2013.

I vantaggi, in sintesi, sono:

- la possibilità di trasferire il proprio mutuo presso un’altra banca, ottenendo condizioni migliorative ed a costo zero;
- l’eventuale modifica del tipo di tasso (si può scegliere anche il tasso fisso), lo spread e la durata del vecchio mutuo;
- la possibilità di ridurre le spese periodiche del mutuo.

Pro futuro la convenienza probabilmente si ridurrà, in parte a causa del rialzo dei tassi sulla base delle politiche economiche della Bce, in parte per una potenziale crescita economica. Stando alle stime, la surroga si stabilizzerà intorno ad una percentuale del 10-15% del totale delle erogazioni.

Cosa bisogna sapere prima di surrogare? Occorre prestare attenzione ad alcune semplici regole, che qui sintetizziamo per punti:

- verificate le condizioni ed i costi del mutuo che si sta già rimborsando (tasso, spese, rate, durata e capitale residui);
- cercate di analizzare qual è il vostro bisogno: abbassare la rata, risparmiare sugli interessi, liquidità aggiuntiva, etc ...
-  confrontate le offerte, anche avvalendovi di un comparatore come MutuiOnline.it.

Vi ricordiamo che, se oltre a modificare le condizioni del mutuo, desiderate ottenere liquidità aggiuntiva, è possibile ricorrere ad una sostituzione, opzione lievemente differente dalla surroga che prevede dei costi.

Se invece l’obiettivo è rottamare il vostro mutuo e passare ad un prodotto più conveniente, provate a chiedere un preventivo gratuito sul comparatore MutuiOnline.it o date un’occhiata alle migliori offerte del giorno.

Al 6 di luglio, facciamo una simulazione a tasso fisso, per un impiegato 45 anni, residente a Roma, con reddito 2.600 euro mensili: ipotizziamo che l’importo del mutuo sia 150.000 euro ed il valore immobile 270.000 euro, con durata mutuo 20 anni. 

La proposta più conveniente è Mutuo Domus Fisso di Intesa San Paolo, con rata mensile di 748,22 euro e Taeg 1,95%.

A tasso variabile abbiamo la soluzione di Widiba, con rata di 683,17 euro e Taeg 0,90%. Il prodotto non prevede spese di istruttoria e gestione ed include perizia ed assicurazione.

A cura di: Alessia De Falco

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