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Immobili: torna l’acquisto per investimento

Pubblicato il 02/06/2017

Aggiornato il 05/06/2017

Immobili: torna l’acquisto per investimento

L’acquisto di un immobile torna a essere un’alternativa valida per investire i propri risparmi, una soluzione che nelle preferenze degli italiani è cresciuta quasi del 2% tra il 2013 e lo scorso anno (attestandosi al 18,6%). A rilevarlo è l’ultima indagine dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa secondo cui il ritorno all’investimento è stato incentivato sia dai prezzi sempre più competitivi delle case, di cui si può leggere nella news "Perdono ancora quota i prezzi dell’immobiliare", che dalla risalita dei rendimenti annui della locazione, passati dal 4,1% di quattro anni fa al 4,8% del 2016.

Rispetto al passato, quando i proprietari preferivano locare il bene a lavoratori e studenti fuori sede, si è sviluppato l’investimento immobiliare legato all’interesse turistico della città. Questo trend, già radicato in realtà come Firenze e Roma, si sta affermandoin molte città italiane e soprattutto a Napoli, Verona e Palermo, dove chi compra è interessato agli alloggi situati nei quartieri centrali.

In particolare, nel capoluogo siciliano si sta verificando un vero e proprio boom di investimenti con questa finalità, grazie alla designazione della città a capitale della cultura per il 2018 e al conseguente aumento del gradimento da parte dei turisti stranieri.

La domanda per investimento è cresciuta notevolmente anche in altre città, come ad esempio a Milano, dove la locazione risulta essere particolarmente redditizia come abbiamo avuto di scrivere nell’articolo "Aumentano gli affitti: Milano la città più cara d’Italia". La città ha visto aumentare le richieste dei compratori dal 18,2% del 2013 al 25,5% del 2016, anche se prevale ancora la volontà di acquistare l’immobile a scopo di affitto residenziale.

L’Ufficio Studi Tecnocasa ha anche rilevato che nella seconda parte dello scorso anno il 74,7% degli acquirenti si è rivolto al mercato per acquisire l’abitazione principale. Di questi, più della metà (il 56,1%) ha un’età compresa tra i 18 e i 44 anni, mentre il 22,2% appartiene al range dei 45-54 anni. Guardando il nucleo familiare, si scopre che la domanda è arrivata soprattutto da coppie con e senza figli, il 72,4%, con la quota di acquirenti single che invece si è fermata al 27,6%. In rifermento alle famiglie unipersonali, la tendenza prevalente è quella di vivere in affitto (un argomento ampiamente trattato nel pezzo "I single scelgono l’affitto"), per via delle nuove abitudini e dello stile di vita di questa tipologia di utenti.

L’indagine ha analizzato le compravendite anche dal lato dell’offerta. La maggior parte dei venditori ha messo sul mercato la casa per reperire liquidità (56,2%), circa il 31% ha invece venduto per migliorare la propria condizione abitativa (ad esempio acquistando un appartamento più grande) e solo il 13% lo ha fatto per trasferirsi in un’altra città.

L’acquisto di un immobile, che sia a scopo abitativo o di investimento, può essere finanziato grazie alla stipula di un prestito. Per scegliere quello più conveniente basta consultare il portale MutuiOnline.it, che permette di effettuare una comparazione dei migliori mutui presenti sul mercato.

La domanda al 25 maggio di un cliente-tipo – 50enne di Bologna che acquista una seconda casa, ammontare richiesto di 115.000 euro da restituire in 20 anni, valore dell’immobile di 195 mila euro – vede quale prodotto a tasso fisso più economico quello di Carisbo, che con Mutuo Domus Fisso offre una rata di 579,05 euro al Tan dell’1,95% (Taeg del 2,37%); le spese di istruttoria sono pari a 600 euro, quelle di perizia a 320 euro. Tra le proposte più vantaggiose del tasso variabile troviamo il mutuo a gestione online di WeBank con una quota da versare mensilmente di 528,88 euro (tasso dell’1% e Taeg 1,21%). Le spese di istruttoria e perizia sono pari a zero, con il finanziamento che è destinato a soggetti che non devono superare i 75 anni di età alla scadenza del contratto.

A cura di: Paola Campanelli

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