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Riqualificare la propria casa: partiamo dal calcolo del consumo energetico

25/03/2017
Riqualificare la propria casa: partiamo dal calcolo del consumo energetico

Il risparmio energetico è uno dei temi caldi degli ultimi anni. Il merito va principalmente all’introduzione delle detrazioni per risparmio energetico e ristrutturazioni, rispettivamente al 65% e al 50%, che hanno reso particolarmente appetibili gli interventi sugli immobili.

E’ un tema che abbiamo affrontato più volte, di recente nell’articolo "Mutui 2017: ecco tutte le novità". Gli Ecobonus sono stati riconfermati anche per l’anno in corso e fino al 2021.

Tra le novità troviamo la possibilità di detrarre gli interventi di riqualificazione energetica sui condomini, con percentuali tra al 70% e al 75%.

E’ importante, prima di valutare la riqualificazione energetica di un immobile, calcolare il suo reale consumo. Ad aiutarci in tal senso troviamo uno strumento abbastanza noto a chi si appresta a comprare casa: l’attestato di prestazione energetica.

Si tratta della certificazione che determina la classe energetica di un’abitazione.

Come spiegato nell’articolo "Immobili e certificazione energetica", in fase di acquisto occorre espletare alcuni adempimenti in materia di edilizia, consumo energetico, sicurezza degli impianti. Solitamente è compito dei notai effettuare i controlli necessari per garantire tali norme.

Tra questi adempimenti troviamo l’attestato di prestazione energetica o più comunemente Ape, che è stato rinnovato nel 2015, dopo le modifiche introdotte dal Decreto Destinazione Italia (Dl n. 145/2013) e dalla sua legge di conversione (n. 9/2014).

Il certificato, suddiviso in classi dalla A alla G con relative sotto classi, indica il consumo energetico sia dell’impianto di riscaldamento, che di climatizzazione dove presente. Secondo la normativa vigente, vi è l’obbligo di dotazione sia per gli interi edifici che le singole unità immobiliari che li compongono. L’Ape ha validità 10 anni e viene riemesso nel caso in cui si effettuino dei lavori che possono modificare il rendimento energetico.

A questo proposito ricordiamo che, una volta stabiliti i consumi energetici del proprio appartamento, è possibile pianificare degli interventi per ottimizzarli.

Queste accortezze sono utili sia per tagliare le bollette, sia per aumentare il valore dell’immobile, se un domani si decidesse di vendere. Che cosa si intende per riqualificazione energetica?

Di solito per incrementare il risparmio energetico si interviene su infissi, impianti e coinbentazione, anche in fasi successive.

Se si sta valutando un intervento di ristrutturazione, MutuiOnline.it offre la possibilità di richiedere preventivi gratuiti per prodotti specificamente pensati per questa esigenza.

Come spieghiamo nella sezione dedicata, la documentazione richiesta dalla banca per la concessione di un mutuo per ristrutturazione varia a seconda che si tratti di manutenzione ordinaria, straordinaria o con grandi opere. 

Nel primo caso è sufficiente presentare alla banca il preventivo di spesa redatto dall’impresa che effettuerà i lavori. Nel secondo serve anche il progetto edilizio, unito alla domanda di autorizzazione edilizia al Comune oppure alla denuncia di inizio attività (DIA).

Infine per le ristrutturazioni con grandi opere, che prevedono cambiamenti sostanziali nella struttura dell’edificio (ad esempio, l’ampliamento), è indispendabile la concessione edilizia e il versamento di un contributo all’amministrazione comunale. 

Con MutuiOnline.it è possibile comparare le offerte per finanziamenti legati alle ristrutturazioni, in modo veloce e gratuito.

Ipotizziamo, al 15 marzo, di voler richiedere 50.000 euro da rimborsare in quindici anni a tasso variabile, per un immobile a Como del valore di 200.000 euro.

Tra le proposte troviamo Mutuo Variabile di CheBanca!, con rata mensile di 297,40 euro e Taeg 1,05%. Vi è la possibilità di avere spese di istruttoria gratuite e beneficiare di un ulteriore -0,10% di spread. Le filiali sono aperte anche di sabato, per agevolare i lavoratori.

Interessante anche l’offerta di Webank, con rata mensile di 299,25 euro e Taeg 1,04%. Tra i vantaggi, nessun costo di istruttoria e gestione, perizia gratuita e assicurazione casa gratuita.

Infine ricordiamo Mutuo Promo a Tasso Variabile di Banca Popolare di Milano, con rata mensile di 294,87 euro e Taeg 1,10%. L’offerta è valida fino al 30 aprile 2017, con sospensione rata gratuita e prefattibilità in agenzia.

A cura di: Alessia De Falco

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