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Il mutuo più scelto è ancora a tasso fisso

Pubblicato il 14/02/2017

Aggiornato il 22/10/2018

Il mutuo più scelto è ancora a tasso fisso

Crescono con il nuovo anno le aspettative per il comparto dei mutui, affinché il trend già positivo dei precedenti 12 mesi, come visto nell’articolo "Mutui, un 2016 da replicare", possa affermarsi e crescere.

Una prima analisi del 2017 arriva dall'Osservatorio di MutuiOnline.it, l’indagine che riassume tutte le caratteristiche più importanti dei prestiti domandati e concessi. Esaminando le richieste dei clienti, si scopre un ritorno dei prestiti finalizzati all’acquisto della prima casa con il 39,9% contro il 33,6% della seconda parte dello scorso anno, mentre si riduce la finalità surroga e sostituzione, ora al 51,2%. Stabili invece i finanziamenti per comprare una seconda casa, il 4,4% del totale. La distribuzione geografica vede prevalere ancora il centro Italia con il 39,7% della domanda, seguita dal Nord con il 36,5% e dal Sud con il 16,1%.

Deciso scatto in avanti per l’importo medio richiesto. La ripresa aveva avuto inizio durante il periodo luglio-dicembre 2016, quando la cifra ha fatto segnare 127.229 euro: attualmente l’ammontare è di 129.424 euro. Tuttavia è ancora la classe 50.000-100.000 euro a prevalere con il 35,5% del campione, seguita dall’importo 100.000-150.000 euro con il 32,9%. La durata preferita dai clienti per rimborsare il prestito resta quella dei 20 anni, con il 28,3%, seguita dal piano di ammortamento fra i 30 e i 40 anni con il 23,3% e da quello a 25 anni con il 20,5%.

Il loan-to-value più scelto dagli italiani - il parametro che definisce il rapporto tra l'importo del finanziamento e il valore del bene che il mutuatario intende porre a garanzia - è ancora una volta ricompreso nel range 71-80%.

Raggiungono la percentuale record i mutui a tasso fisso con l’84,5% della domanda, un valore che è il più alto mai registrato dalla serie storica e il cui incremento sulla prima parte del 2016 è di quasi il 20%. In picchiata invece le richieste per il tasso variabile, calate nello stesso periodo del 15,9% (si passa dal precedente 29,9% al 14%).

Per quanto riguarda le erogazioni si nota che quelle per l’acquisto della prima casa sono scese al 25%, quando il semestre precedente avevano segnato il 36,1%. Importante qui il peso delle surroghe, che passano dal 55,3% al 68,9% (il dato più alto dal 2006), mentre solo il 2,9% dei finanziamenti concessi ha avuto come finalità l'acquisto di una seconda casa. I mutui a tasso fisso hanno rappresentato a gennaio l’81,8% del totale, contro il 77,3% del secondo semestre 2016; quelli variabili si fermano al 17,6% (-2,8%), con un ribasso meno marcato rispetto a quanto rilevato per la domanda.

Per la durata, prevale anche qui quella a 20 anni con il 29,5% dei mutui totali, in crescita rispetto al 26,2% della prima parte del 2016, mentre per l’ammontare medio elargito arriva a 123.865 euro.

Il 22,4% di quanto erogato dagli istituti ha riguardato un loan-to-value tra il 71 e l’80%, seguito dall’intervallo 40-50% con il 21,6% e dal 60-70% con il 19,7% delle concessioni. La distribuzione geografica vede in testa il centro Italia con il 42,6% dei finanziamenti, contro il 40,9% dei sei mesi precedenti. A seguire troviamo il Nord che perde qualche punto e si ferma al 35,3% del totale, e il Sud con il 12,9%.

Interessante lo score dei tassi di interesse, con il variabile che ha segnato in questo primo mese del 2017 il valore di 1,13%. Il fisso si attesta al 2,42% contro il 2,3% del 2016: l’Osservatorio mette in risalto la decisa risalita dell’indice che a settembre viaggiava al 2,04%, la percentuale più bassa di sempre.

La situazione dei tassi può essere facilmente verificata su MutuiOnline.it, il sito che ricerca i mutui più convenienti sul mercato grazie al confronto tra i migliori istituti di credito.

Simulando al 13 febbraio una richiesta da parte di un mutuatario 35enne residente a Monza-Brianza – acquisto seconda casa, domanda di 115.000 euro da restituire in 25 anni, valore dell’immobile 170.000 euro – si scopre che la rata a tasso fisso più vantaggiosa è quella applicata da BNL-Gruppo Bnp Paribas, 498,71 euro. Mutuo Spensierato prevede un Tan del 2,2% (Taeg 2,38%), con costi di istruttoria di 920 euro e di perizia di 300 euro, ma nessuna spesa periodica. Per il tasso variabile si distingue Banco Popolare di Bergamo con Mutuo Variabile Sempre Light che offre una quota mensile di 438,63 euro all’1,1% di interesse (Taeg 1,18%), con spese di istruttoria di 600 euro e perizia di 275 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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