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Mutui: la nuova stagione dei tassi

Pubblicato il 11/01/2017

Aggiornato il 24/01/2020

Mutui: la nuova stagione dei tassi

Come sarà il nuovo anno dei mutui? Forse non così in discesa come quello appena passato, con i tassi ai minimi della storia e le banche che hanno condotto la loro battaglia imponendosi sul mercato a condizioni straordinariamente vantaggiose.

Perché se da una parte l’entrata in vigore del decreto legge 72/2016 e il recepimento del Prospetto Informativo Europeo Standardizzato hanno imposto chiarezza e trasparenza di tutte le informazioni e degli strumenti offerti al consumatore per orientarsi nella scelta del mutuo, dall’altra la questione tassi rischia di subire importanti ripercussioni.

Il Quantitative easing è stato infatti confermato dall’alto della Bce, ma oggi il denaro costa di più e questo vuol dire innanzitutto che l’Eurirs, il parametro al quale è agganciato il tasso fisso, si è alzato di oltre mezzo punto, passando dal minimo storico dello 0,73% per durate di venti anni all’1,26% dello scorso fine anno. Andrea Lecce, responsabile Direzione Marketing di Intesa Sanpaolo spiega così i motivi degli aumenti: “dobbiamo affrontare i costi più alti che ci vengono applicati per accedere al mercato dei capitali dopo il rialzo dello spread Btp/Bund che è arrivato a quota 160 punti dai 100 di inizio anno”.

Tradotto in cifre, l’aumento che riguarderà per adesso solo i nuovi mutui stipulati con il nuovo anno e i prodotti di alcune banche sarà dai 30 ai 40 euro al mese. “Conviene cercare di stringere i tempi e farsi precisare dalla banca se le condizioni del tasso fisso offerte all’inizio dell’istruttoria potrebbero cambiare nell’iter di perfezionamento del contratto” commenta Roberto Anedda, responsabile marketing MutuiOnline.it.

L’atteggiamento delle altre banche è soprattutto di cautela, con Unicredit che rassicura che per adesso non ci sarà alcun aumento e Gruppo Banco Bpm, neonata fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, che indica un tasso finito che non cambierà almeno fino alle decisioni intraprese dalla Fed e dalla Bce, ciò che determinerà il trend al rialzo del mercato. Così, per un finanziamento di 20 anni con loan-to-value (il rapporto tra prestito e valore della garanzia) al 50%, un buon tasso fisso lo si porta a casa all’1,5% sui venti anni e all’1,7% per i trent’anni.

Differente è la condizione dei mutui a tasso variabile, visto che l’Euribor continua a viaggiare sotto lo zero, tra il -0,35% e il -0,40%, ma non è raro che le banche applichino la clausola floor – il limite minimo al di sotto del quale l’Euribor non può scendere, neutralizzando i valori negativi del saggio a uno o tre mesi che andrà poi a sommarsi allo spread.

Sta di fatto che il tasso fisso è stata la scelta del 78% di coloro che hanno richiesto un mutuo, contro il 74% delle effettive erogazioni: un trend, secondo Anedda, destinato a proseguire, fino a quando le provviste delle banche dureranno e queste non avranno bisogno di recuperare redditività.

Che i mutui a tasso fisso siano ancora molto convenienti ce ne dà dimostrazione il portale di comparazione MutuiOnline.it dove è possibile trovare le migliori offerte di mutuo. Simulando la richiesta di una somma di 150.000 euro a tasso fisso per un valore dell’immobile di 220.000 euro a 25 anni, un impiegato di Roma di 40 anni che acquista la sua prima casa avrà come offerta più conveniente quella della Banca Popolare di Spoleto. Mutuo Tasso Fisso On Line garantisce una rata mensile di 635,78 euro al Tasso Fisso del 2,00% e Taeg 2,15%. Le spese di istruttoria sono di 1.000,00 euro, la perizia è gratuita. Il finanziamento copre fino al 60% del minore tra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell'immobile nel caso del mutuo in promozione, fino all’80% del minore tra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell'immobile per il mutuo standard.

Se invece si scegliesse una gestione del mutuo esclusivamente online, l’offerta più conveniente è quella di IWBank Private Investments che con il suo Mutuo a Tasso Fisso offre una rata identica a quella precedente, 635,78 euro a un Tasso Fisso sempre del 2,00% e Taeg 2,10%. Le spese di istruttoria sono di 600,00 euro, mentre non sono previste spese di gestione e di perizia.

Se la scelta ricadesse sul tasso variabile, allora la proposta più vantaggiosa con gestione in filiale diventa Mutuo BancadinAmica con una rata di 567,35 euro mensile al Tasso Variabile dell’1,03% e spese di istruttoria per 750,00 euro e perizia per 275,00 euro. Il Taeg è dell’1,12% e contestualmente al mutuo viene offerto un conto corrente zero spese. Con gestione online la palma d’oro della convenienza spetta a IW Bank Private Investments con Mutuo a Tasso Variabile Semprelight. La rata è di 572,12 euro al Tasso Variabile dell’1,10% e Taeg 1.09%. Le spese iniziali sono quelle di istruttoria per 600,00 euro, mentre le spese di perizia sono nulle. Il mutuo finanzia fino all’80% del valore di perizia dell'immobile, fino ad un massimo di 500.000 euro e comunque non oltre l'importo della compravendita contenuto nel rogito notarile.

A cura di: Paola Campanelli

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