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Acquisto della prima casa: risparmiare con le agevolazioni fiscali

Pubblicato il 01/01/2017

Aggiornato il 02/01/2017

Acquisto della prima casa: risparmiare con le agevolazioni fiscali

L’insieme delle azioni messe in moto dal Governo per tirare fuori il nostro mercato immobiliare dall’impasse che lo ha condannato ad anni di immobilità hanno lentamente ridato smalto al comparto. Come abbiamo avuto modo di scrivere nella news "Agevolazioni fiscali: mutui, ristrutturazioni, migliorie energetiche ancora più facili", si è trattato di un vero e proprio successo, che ha indotto a rinnovare molte misure già intraprese e a introdurne di nuove.

Ma come può risparmiare chi acquista la sua prima casa? Vediamo le misure più importanti.

Agevolazioni sull'acquisto della prima casa

Bisogna distinguere se l’acquisto avviene da un privato o da un’impresa: nel primo caso l’acquirente dovrà versare:

-       l’imposta di registro del 2%;

-       l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;

-       l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Se l’acquisto avviene da impresa, le condizioni sono:

-       Iva al 4%

-       imposta di registro fissa di 200 euro;

-       imposta ipotecaria fissa di 200 euro;

-       imposta catastale fissa di 200 euro.

Le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono versate dal notaio al momento della registrazione dell’atto di acquisto.

Per usufruirne occorre che siano rispettati alcuni requisiti fondamentali. Bisogna che si tratti di abitazione principale, ciò che si intende ai fini Irpef quella in cui il contribuente o i suoi famigliari dimorano abitualmente.

L’immobile deve inoltre essere ubicato nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la residenza o la stabilisca, ma entro 18 mesi dall’acquisto. In alternativa, l’immobile può trovarsi nel luogo dove l’acquirente svolge la propria attività (anche di studio, di volontariato o sportive). Altra condizione fondamentale è che non si deve trattare di immobile di lusso, ma deve rientrare nell’elenco delle categorie ammesse alle agevolazioni.

Le detrazioni fiscali riguardano anche l’acquisto di unità immobiliari da destinare alla locazione residenziale da parte di persone fisiche che non esercitino attività commerciali, nel caso siano di nuova costruzione o sulle quali siano stati effettuati interventi di ristrutturazione edilizia o di restauro o risanamento conservativo. La quota da portare in deduzione dal reddito complessivo Irpef è del 20% sul prezzo di acquisto e nel limite massimo di 300.000 euro, da ripartire in otto quote annuali di pari importo.

Il Fondo Garanzia Prima Casa

Istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge 147 del 27 dicembre 2013, in sostituzione del Fondo Giovani Coppie del Fondo Casa, consente l’accesso al credito anche alle famiglie in difficoltà e alle giovani coppie che desiderano acquistare casa. Predisposto nel 2014 per quattro anni, dunque fino al 2017, ammonta a 670 milioni di euro più i contributi di Regioni e Enti pubblici e privati.

Il Fondo concede garanzie economiche pari al 50% della quota capitale, per i mutui non superiori a 250mila euro e implica che la banca non richieda ulteriori garanzie personali al mutuatario oltre all’ipoteca e all’eventuale assicurazione. Il Fondo è concesso anche se la finalità del finanziamento è la ristrutturazione della prima casa o il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.

Detrazioni sugli interessi passivi e relativi oneri accessori

Chi acquista la sua prima casa ricorrendo a un mutuo, usufruisce inoltre delle detrazioni degli interessi passivi sul finanziamento stipulato e sugli oneri accessori. La detrazione è pari al 19% e va calcolata su un importo massimo di 4.000 euro, a condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto. La stessa detrazione è valida anche se il mutuo è acceso in un momento differente all’acquisto dell’immobile, a condizione che l’acquisto stesso avvenga nei 12 mesi che precedono o seguono l’atto di compravendita.

La detrazione fiscale è prevista anche nel caso di un mutuo contratto per la costruzione o la ristrutturazione di una casa, ma per un importo pari al 19% di 2.852,28 euro in luogo dei 4 mila euro previsti nel caso di acquisto. Anche in questo caso lo sconto fiscale è concesso a condizione che l’immobile sia adibito come abitazione principale entro due anni dall’acquisto.

Abolizione Imu e Tasi

In ultimo ricordiamo l’esenzione più importante sancita dalla Legge di Stabilità 2016, che ha portato all’abolizione dell’IMU e della Tasi sulla prima casa.

A cura di: Paola Campanelli

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