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Immobiliare, più misure per rilanciarlo

16/11/2016
Immobiliare, più misure per rilanciarlo

Le ultime misure per la casa decise dal Governo e contenute nella Legge di Stabilità 2017 sono state accolte dagli stakeholders in modo più che positivo.

Come già anticipato nell’articolo "Agevolazioni fiscali: mutui, ristrutturazioni, migliorie energetiche ancora più facili", sono diversi gli interventi confermati dall’esecutivo come l’Ecobonus del 65% e il bonus sia per le ristrutturazioni (al 50%) che per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Tuttavia, secondo Confedilizia la serie di provvedimenti emanati non è ancora sufficiente per rilanciare l’immobiliare. “Nell’apprezzare alcuni interventi preannunciati”, commenta Giorgio Spaziani Testa, “diciamo che è necessario fare di più”. In particolare, l’Associazione avanza alcune chiare proposte allo scopo di ridurre la fiscalità sul settore, visto che nel 2016 il gettito dei tributi sul mattone ha superato i 50 miliardi di euro.

L’organizzazione punta il dito soprattutto sulla detassazione degli immobili commerciali locati. Confedilizia ritiene essenziale intervenire con misure quali la riduzione della tassazione patrimoniale e l’introduzione di una cedolare secca sia per l’apertura di nuove attività economiche da parte di giovani che per i locali di minori dimensioni.

A proposito di cedolare secca ricordiamo che nel 2017 scadrà il periodo di applicazione dell’aliquota del 10% utilizzabile per la locazione concordata (3+2) e per i contratti degli universitari nei Comuni ad alta tensione abitativa. L’idea dell’Associazione è quella di una stabilizzazione della misura per gli anni a venire, con l’estensione della sua applicabilità a tutta Italia.

Altro punto su cui intervenire è quello di uniformare in materia di imposizione sui canoni non percepiti la disciplina delle locazioni non abitative a quella delle locazioni abitative. Attualmente infatti gli affitti non percepiti non concorrono a formare il reddito solo dal momento della conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore. In questo caso l’accertamento del tribunale permette al locatore di usufruire di un credito d’imposta per i tributi versati sui canoni venuti a scadenza e non riscossi.

In tema di gettito, le proposte di Confedilizia si allargano all’esenzione dell’IMU per gli immobili delle imprese di costruzione che non si riescono né a vendere e né a locare. L’intervento, accompagnato dal divieto per le Regioni e gli Enti locali di aumentare le aliquote dei tributi e delle addizionali di loro competenza, eviterebbe l’aggravio della pressione fiscale su tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale.

Un’ulteriore misura indicata per stimolare il mercato immobiliare riguarda la riduzione o l’azzeramento della tassazione sulle operazioni di permute immobiliari. Il privilegio, secondo i vertici dell’Associazione, comporterebbe notevoli vantaggi, sbloccando un consistente numero di immobili invenduti e permettendo una riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. La possibilità di immettere sul mercato in modo agevolato tali immobili incentiverebbe le imprese a ristrutturare gli alloggi più vecchi ricevuti dai privati, dando respiro all’attività edilizia e reintegrando parte della forza lavoro perduta.

Un aiuto al mercato immobiliare arriva sicuramente dal settore del credito, grazie ai bassi tassi sui mutui. Grazie al portale MutuiOnline.it è possibile individuare i migliori finanziamenti di oltre 65 Istituti: al 16 novembre la proposta più conveniente a tasso fisso – impiegato 35enne, residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo prestito 80.000 euro da restituire in 15 anni, valore immobile 150.000 euro per acquisto prima casa – è quella di Hello Bank! con una rata mensile di 498,40 euro (Tan 1,55%, Taeg 1,73%). Le spese da sostenere sono quelle di istruttoria e perizia, che ammontano rispettivamente a 200 e 300 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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