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Immobiliare USA, vendite e prezzi ok

13/10/2016
Immobiliare USA, vendite e prezzi ok

Il mercato immobiliare statunitense vive un nuovo periodo di prosperità dopo la crisi del settore degli ultimi anni.

La ripresa riguarda anche il livello dei prezzi delle case che a luglio sono cresciuti dello 0,6%, un po’ meno rispetto al +0,8% del mese precedente, mentre su base annua si parla di un incremento del 5%. Il dato è stato rilevato dall’indice S&P Case Shiller che misura l'andamento dei costi nelle maggiori venti aree metropolitane degli Stati Uniti.

Grazie a questi risultati i prezzi negli Stati Uniti sono tornati ai livelli del 2006, anno in cui scoppiò il disastro finanziario dei mutui subprime.

Analizzando il mercato immobiliare USA c’è da considerare un fattore fondamentale che ne sta determinando il successo, vale a dire la sempre crescente domanda di investitori stranieri che ambiscono a comprare casa negli Stati Uniti. La più alta percentuale di acquirenti forestieri è composta da cinesi, messicani, indiani, inglesi e francesi, con le richieste che si concentrano principalmente nelle città di Los Angeles, San Francisco, Seattle e New York, mentre tra gli Stati i mercati più gettonati sono la Florida (21%) e la California (16%).

Secondo Pietro Lorenzo, realtor di Santa Cruz, un forte peso nello sviluppo del mercato è determinato dalla millennial generation – la generazione di giovani nati tra gli anni ottanta e il nuovo millennio – che sono la più alta percentuale di nuovi compratori, aiutati dal basso tasso di disoccupazione e dai tassi ai minimi dei mutui.

Proprio i finanziamenti per la casa sono stati oggetto di un’indagine della Mortgage Bankers Associations che ha rilevato negli USA la crescita della domanda di mutui, con molte richieste di surroghe e sostituzioni. Così come trattato nell’articolo di MutuiOnline.it "Europa e mercati immobiliari. La visione a lungo termine", l’incremento dei nuovi prestiti è stato del 4,2% nella settimana dal 3 al 9 settembre 2016, contro il +0,9% registrato nei sette giorni precedenti, mentre le richieste di rifinanziamento sono salite dell’1,74%.

Analizzando i prezzi nelle varie aree si nota che il posto più caro in assoluto è Manhattan, a New York City, che nell’ultimo periodo ha fatto segnare un costo delle case di 22.000 dollari al metro quadrato. Tra le mete più costose troviamo anche Miami Beach (Florida), 9.100 dollari al metro quadro, che dopo diversi mesi di crescita degli importi sta vivendo una fase di assestamento.

A Brooklyn i prezzi scendono a 5.200 dollari al metro quadro, mentre salgono di parecchio nelle città di Boston (4.350 dollari), Seattle (3.000 dollari) e Denver (2.560 dollari). Le città più grandi ma allo stesso tempo più economiche sono San Antonio, 1.130 dollari al metro quadro, Philadelphia, 1.500 dollari, e Chicago con 1.410 dollari.

Un dato interessante è che il mercato statunitense è legato anche alla predisposizione del territorio agli eventi avversi. Da una ricerca della società di consulenza californiana ATTOM Data Solutions risulta che nel primo semestre 2016 i cinque stati meno rischiosi hanno registrato un +4,2% nelle vendite di case (rispetto al secondo semestre 2015), mentre nei cinque più soggetti alle catastrofi il tasso di crescita è stato solo del +1,9%. La tendenza evidenziata da ATTOM non riguarda solo gli ultimi 12 mesi ma anche i cinque anni precedenti, con le vendite degli Stati a basso rischio che crescono in misura maggiore rispetto alla media nazionale.

Lo sviluppo del mercato immobiliare implica anche un maggior ricorso al mercato del credito. È sempre bene ricordare che, restando in Italia, per scegliere il mutuo più conveniente basta effettuare una simulazione su MutuiOnline.it. In caso di acquisto di una seconda casa – finanziamento ventennale di 110 mila euro (valore dell’immobile di 160.000 euro) per un residente 45enne di Roma con reddito di 2.600 euro mensili – l’offerta migliore del 13 ottobre a tasso fisso arriva da Intesa Sanpaolo che propone una rata di 538,42 euro con Tan del 1,65% e Taeg del 2,06%. Per il tasso variabile si distingue invece IW Bank con una rata di 508,34 euro e un Tan dell'1,05% (Taeg 1,27%).

A cura di: Paola Campanelli

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