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Mutui, si assottiglia lo spread tra tasso fisso e variabile

18/07/2016
Mutui, si assottiglia lo spread tra tasso fisso e variabile

Cambiamenti in vista sul mercato dei mutui, con il tasso fisso che sta scendendo a un ritmo più veloce di quello variabile, rendendolo più appetibile agli occhi di chi chiede un mutuo per l'acquisto di una casa. Tutto parte dalla Brexit, argomento che abbiamo già approfondito in una recente news ad hoc, ossia dal referendum del 23 giugno scorso con il quale i britannici hanno deciso di voler uscire dall'Unione Europea. La vittoria del Leave all'ormai famoso referendum sta scombussolando interi settori, compreso quello dei mutui, a fronte del forte calo dei rendimenti dei titoli di Stato e alle prospettive di ribasso dei tassi interbancari.

E' comunque importante dire che, per qualsiasi valutazione in materia, è conveniente utilizzare il comodo strumento di comparazione messo a disposizione da MutuiOnline.it, che permette di trovare le migliori offerte di mutuo per l'acquisto della casa in pochi click e con la consulenza di esperti del settore.

Andiamo per ordine, chiarendo innanzitutto come viene determinato il tasso fisso. Quando la banca vuole garantire al cliente un tasso fisso deve tutelarsi in modo da evitare di rimetterci cifre da capogiro se i tassi si alzano, ricorrendo a speciali accordi detti swap. Così nasce l'IRS - Interest Rate Swap che naturalmente cambia valore a seconda del periodo coinvolto. Per guadagnare sul mutuo la banca dovrà incassare dal finanziamento il tasso IRS, da destinare al contratto di swap, e aggiungervi una quota per sé, denominata spread. Data la rinomata solidità dei titoli di Stato tedeschi, il principale parametro di riferimento per i finanziamenti a tasso fisso risulta essere fortemente correlato al Bund tedesco. In poche parole se il rendimento del Bund scende, scenderà anche l'IRS e di conseguenza il tasso fisso applicato dalle banche ai mutui, il tutto sempre a parità di spread. Calcolando che nei giorni scorsi l’Eurirs a 20 anni è stato fissato allo 0,73%, contro l'1,41% di febbraio, i nuovi mutui a tasso fisso costano oggi molto meno che qualche mese fa.

Per individuare la migliore offerta a tasso fisso sul mercato, ci si può affidare al web, o meglio al sopracitato comparatore di MutuiOnline.it. Se un architetto quarantenne milanese, che guadagna 3.000 euro circa al mese, volesse chiedere 200.000 euro di mutuo a tasso fisso, per l’acquisto di una prima casa del valore di 300.000 euro, troverebbe in Intesa SanPaolo l’offerta migliore, con il Mutuo Domus Fisso. La rata mensile che dovrebbe pagare per venti anni si aggirerebbe, infatti, sui 992,93 euro, considerando un tasso fisso all’1,8% e un TAEG pari a 1,96% (Istruttoria: 600 euro - Perizia: 320 euro).

Come si ottiene invece il tasso variabile? Sommando lo spread deciso dalla banca all'indice Euribor - Euro Interbank Offered Rate, ossia al tasso al quale i depositi interbancari a termine denominati in euro vengono offerti da una primaria banca all'altra. In altre parole, è il tasso in corrispondenza del quale le banche dell'Eurosistema si scambiano il denaro. Per ora l'effetto Brexit sembra non aver generato grandi ripercussioni sull'Euribor poiché le banche europee non hanno problemi di liquidità, grazie anche al sostegno della BCE. Quello che preoccupa oggi gli istituti di credito europei sono piuttosto i crediti deteriorati, che in Europa ammontano a circa 1.000 miliardi di euro, ma che non hanno nulla a che vedere con la capacità di erogazione dei prestiti da parte delle banche. L'Euribor, dunque, continuerà a scendere solo nel caso in cui la BCE decidesse di tagliare ulteriormente il tasso sui depositi.

Richiedere ora un mutuo è dunque piuttosto vantaggioso e anche il tasso variabile offre interessanti opportunità. Sembre grazie a MutuiOnline.it sappiamo che la miglior offerta, usando gli stessi parametri della simulazione con il tasso fisso, è quella di Iw Bank Private Investments, con Mutuo a Tasso Variabile Semprelight: rata a regime pari a 924,26 euro mensili, tasso variabile all’1,05% e TAEG pari a 1,06% (spese di istruttoria di 600 euro e di nessuna spesa di perizia).

Ora si capisce meglio perché il tasso fisso si sta riducendo a una velocità superiore a quello del variabile, riducendo il vantaggio competitivo di quest'ultimo.

"L’ulteriore contrazione dei tassi conferma la preferenza degli italiani in questa fase per il mutuo a tasso fisso, con il 66% delle richieste e il 70% delle erogazioni - spiega Roberto Anedda, Direttore Marketing di MutuiOnline.it -. e sta creando nuovi spazi per le surroghe aprendo questo mercato anche a chi ha stipulato un mutuo negli ultimi 2-3 anni e che a questo punto con un cambio-mutuo troverebbe già un forte risparmio, nonostante il piano di ammortamento sia iniziato relativamente da poco".

Accendere ora un mutuo può essere dunque un vero affare, tasso fisso o variabile che sia. Su MutuiOnline.it è possibile anche richiedere un preventivo di surroga, cambiando così le proprie condizioni di pagamento del finanziamento, approfittando dei nuovi tassi d'interesse e risparmiando così, in misura considerevole, sulla rata del proprio mutuo già in essere.

A cura di: Cristina Fortarezzo D'Amicis

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