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Surroghe, il secondo round degli italiani

Pubblicato il 30/05/2016

Aggiornato il 24/01/2020

Surroghe, il secondo round degli italiani

Quanto appeal hanno ancora le surroghe per gli italiani? Tanto, sembrerebbe dai dati che emergono da un’analisi del Corriere della Sera sulla base delle rilevazioni di MutuiOnline. Niente di paragonabile allo scorso anno (qualche settimana fa avevamo fatto un quadro della situazione per i primi tre mesi del 2016) quando i mutui per surroga avevano assorbito intorno al 70% delle erogazioni, ma una volta smaltito il grosso della domanda indotta dai primi importanti ribassi dei tassi e dalle condizioni favorevoli dettate dalla concorrenza delle banche, il quadro è rientrato in valori di maggiore normalità.

Più precisamente, secondo gli ultimi dati, il 49,1% delle richieste di mutui ha ad oggetto proprio la surroga: un valore ancora alto se lo si considera in relazione allo scorso anno. Cosa è successo e perché le previsioni sui numeri, che sarebbero tornati a far pendere la bilancia dalla parte delle prime richieste, sono state disattese? La risposta più plausibile è che molti di coloro che avevano già richiesto negli anni passati la surroga, sono tornati a chiederla.

Ricordiamo che per surroga si intende il trasferimento del debito presso un altro istituto a condizioni economiche più vantaggiose e senza costi aggiuntivi. La procedura può prevedere che la banca uscente non sia neanche coinvolta nel nuovo atto, visto che la banca surrogante può procurarsi tutti gli atti necessari e procedere con un atto bilaterale, che coinvolge solo il cliente. I tassi di interesse sono generalmente quelli dell’acquisto prima casa e le spese per il notaio, la perizia e l'istruttoria sono nulle.

Di frequente il passaggio è da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso, specialmente nell’ultimo periodo quando i tassi di interesse hanno raggiunto il minimo storico, come si può notare consultando l'osservatorio storico dei tassi di MutuiOnline. Chi ad esempio ha fatto una surroga solo due anni fa a un tasso variabile e spread oltre l’1,5%, oggi surrogando potrebbe convertire il debito a tasso fisso pagando una somma leggermente più alta, ma garantendosela evidentemente per tutta la durata del finanziamento.

Il modo più facile e veloce per valutare la convenienza di un’operazione di surroga è servirsi del comparatore online messo a disposizione da MutuiOnline, con cui è possibile risolvere la ricerca in poche semplici mosse e trovare la soluzione più conveniente per ogni singolo caso. Simulando la richiesta di un impiegato quarantenne a tempo indeterminato di Milano, reddito mensile 1.700 euro, che domanda un mutuo surroga di 120.000 euro per un valore della casa di 200.000 euro a 20 anni, ecco le soluzioni più convenienti per una gestione dell’operazione in filiale oppure online.

Per le banche tradizionali, il mutuo a tasso variabile di BancadinAmica è il prodotto più conveniente a tasso variabile, al costo mensile di 556,70 euro. Il Tan è dell’1,09% con Euribor 3 mesi e spread dell’1,35%. Il Taeg è dell’1,10% e non è prevista alcuna spesa accessoria, né di perizia né di istruttoria. In promozione a chi stipula il mutuo, il conto corrente a zero spese.

Se invece la gestione del finanziamento avviene online, il mutuo migliore è Hello! Home Variabile di Hello Bank! con rata di 559,99 euro mensili, Tan 1,15% (Euribor 3 mesi e spread 1,50%) e Taeg dell’1,20%. Anche in questo caso non è prevista alcuna spesa di perizia o istruttoria ed è possibile arrivare con la chiusura del finanziamento fino a 80 anni.

Se invece consideriamo una surroga alle stesse condizioni ma a tasso fisso, vediamo che con solo poco più di 62 euro è possibile avere un mutuo con gestione in filiale. È il caso dell’offerta proposta da Cariparma Credit Agricole, che con Gran Mutuo Casa Semplice prevede una rata di 619,64 euro al tasso fisso del 2,22% e Taeg 2,27%. Le spese di istruttoria e quelle di perizia sono zero.

Se invece la preferenza è per la gestione autonoma e online, la differenza di un mutuo surroga a tasso fisso rispetto a quello a tasso variabile è di poco più di 70 euro. IWBank offre infatti il suo mutuo a 630,05 euro al mese, con tasso fisso del 2,40% e Taeg 2,45%. Le spese sono nulle e le condizioni sono valide per erogazioni entro 90 giorni dalla richiesta.

Anche nel caso in cui non abbiate un mutuo in essere, e, visti i tassi d'interesse così convenienti, steste pensando di accenderne uno, sempre su MutuiOnline è possibile trovare la migliore offerta di finanziamento per l'acquisto della casa, tutto in pochi click!

A cura di: Paola Campanelli

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