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Mutui e conti, l’effetto della discesa dei tassi

16/03/2016
Mutui e conti, l’effetto della discesa dei tassi

Cambiano le linee guida della Banca Centrale Europea sulla politica economica del Vecchio Continente.

L’Eurotower è intervenuta su tutti i tassi di interesse e con una nuova manovra ha abbassato da -0,3% a -0,4% il tasso sui depositi applicato alla liquidità che gli intermediari parcheggiano presso la stessa Banca Europea e dallo 0,5% a 0% il saggio di rifinanziamento principale, ovvero il tasso applicato alla maggioranza delle operazioni con le quali l’Istituto offre liquidità al mercato. A scendere è anche il tasso di rifinanziamento marginale, pagato sui prestiti straordinari a brevissimo termine che le banche chiedono alla Bce, tagliato dallo 0,3% allo 0,25%.

La manovra è intervenuta anche sul Quantitative easing: il programma di acquisto di titoli passa da 60 a 80 miliardi di euro al mese. Il presidente della Banca, Mario Draghi, ha spiegato che l’aumento ha il fine di agevolare ancora di più le condizioni di accesso al credito, con l'obiettivo – già dichiarato lo scorso anno – di alzare il livello dell’inflazione al 2%.

Gli effetti delle decisioni si ripercuotono su una serie di fattori che interessano banche, imprese e famiglie. L’impatto sui mutui nel breve periodo è modesto e coinvolge solo quella piccola parte di mutuatari che hanno scelto di ancorare il finanziamento variabile al tasso della BCE. Nel medio periodo potrebbe portare al ribasso anche i mutui a tasso variabile legati all’Euribor.

Al momento le migliori condizioni sui finanziamenti si ottengono con un loan-to-value fino al 50%. Per valutare tutte le proposte è possibile fare un preventivo su MutuiOnline.it, il portale che permette di confrontare le migliori offerte dei principali istituti di credito.

Per un prestito di 100 mila euro in 20 anni a tasso variabile (richiesto da un 35enne milanese, valore immobile 200 mila euro) si può ottenere con Hello Bank! una rata di 459,85 euro al mese e tasso dell’1% (TAEG 1,12%). Se il finanziamento dovesse coprire il 70% del valore dell’immobile, il TAEG sarebbe più alto di circa un quarto.

Le cifre non sono così lontane per chi sceglie il tasso fisso. Utilizzando lo stesso esempio, la miglior offerta è di Che Banca! Con rata mensile di 510,16 euro (TAN 2,09% e TAEG 2,26%), una spesa più che ragionevole visto che in questo caso il mutuatario si mette al riparo da eventuali rialzi dell’Euribor (valutato sotto l’1% per i prossimi 5 anni), l’indice di riferimento cui è legato il finanziamento indicizzato.

Per quanto riguarda il risparmio, le conseguenze sui conti correnti e conti deposito sono quelle di rendimenti più bassi, soprattutto sui secondi che in Italia riguardano investimenti dei privati per circa millecinquecento miliardi di euro. I risparmiatori che utilizzano questi prodotti devono valutare il fattore solidità della banca, visto che in caso di fallimento la parte di conto eccedente i 100 mila euro è a rischio.

Fondamentale quindi, dato il periodo di tassi bassi, se si vuole investire in conti deposito, può essere confrontare le migliori condizioni offerte dalle banche, utilizzando il comodo strumento di comparazione offerto da confrontaconti.it

L’esodo verso istituti considerati più sicuri è già iniziato, tanto che molti intermediari rassicurano i propri clienti inserendo sui propri siti il loro livello di CET1, l’indicatore della solidità patrimoniale monitorato dalla BCE. Tuttavia la concorrenza nell’offerta di questi strumenti, soprattutto delle banche online, potrebbe continuare a renderli competitivi anche nel medio periodo.

A cura di: Paola Campanelli

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