Altri marchi del Gruppo:
Trovaprezzi
Prestitionline.it
Segugio.it
logo mutuionline.it
Chiama gratis 800 99 99 95 Chiama gratis 800 99 99 95

Mercato immobiliare: meno aste, più compravendite

11/01/2016
Mercato immobiliare: meno aste, più compravendite

Sono confortanti i dati che emergono dall’ultimo rapporto semestrale del Centro studi Sogeea sulle aste immobiliari, ridottesi nel numero di 28.672, dalle 30.746 che erano state rilevate nel luglio scorso. Meno 6,7%, con una concentrazione nel nord dell’Italia che raccoglie più della metà degli immobili residenziali finiti all’asta, 16.391.

Alla provincia di Vicenza il bollino nero di città con maggiori vendite all’incanto e 1.596 case, seguita da Bergamo a quota 1.324, Roma a 1.320, Torino a 1.238 e Brescia con 1.127 immobili all’asta. Più virtuosi il centro e il sud Italia, con rispettivamente 6.711 e 3.026 case in vendita negli ultimi sei mesi.

La regione che registra maggiori vendite è ancora la Lombardia, con 5.411 unità, segue il Veneto con 4.348 unità, il Piemonte con 2.740 immobili, quindi il Lazio (2.299), la Sicilia (1.971), l’Emilia Romagna (1.879), la Toscana (1.713).

In coda, con cifre meno significative, le case all'asta di Campania (1.267) e Liguria (1.057). Alla Valle d’Aosta il dato meno preoccupante, con solo 16 immobili residenziali all'incanto. Anche le Isole registrano dati abbastanza ottimistici, visto che le case vendute all’asta ammontano in questo momento ad appena 2.544.

Secondo quanto rilevato da Sogeea, il 66% delle case in vendita ha un prezzo inferiore ai 100.000 euro, percentuale che sale addirittura all'88% se prendiamo in esame anche gli immobili appartenenti alla fascia tra i 100.000 e i 200.000 euro.

Il presidente Sandro Simoncini spiega così il nuovo dato che emerge dall’ultimo rapporto: “ negli ultimi sei mesi le vendite all’incanto andate a buon fine sono state compensate dall’arrivo sul mercato di altrettante case, segno che le persone che si trovano in difficoltà economico-finanziaria stanno fortunatamente diminuendo e che gli istituti di credito sono meno aggressivi nei confronti di chi è in sofferenza. Le banche sono infatti consapevoli che il valore degli immobili è drasticamente calato negli ultimi anni e, di conseguenza, un'asta non le farebbe comunque rientrare dei capitali erogati”.

Riguardo alle vendite all’asta, è bene ricordare la recente modifica dell’articolo 571 del codice di procedura civile introdotta con il decreto n.83 del 27 giugno scorso, che ha cambiato in modo sostanziale le regole di presentazione delle offerte di acquisto alle aste giudiziarie dei beni immobili pignorati.

Per tutte le aste disposte a partire da questa data e in alcuni casi anche per procedure dichiarate precedentemente, la novità introdotta nell'art. 571 riguarda la possibilità di offrire un prezzo inferiore (fino ad un quarto) al prezzo stabilito nell'ordinanza di vendita e tale offerta viene dichiarata inefficace solo se è inferiore di oltre un quarto al prezzo stabilito nell'ordinanza.

Intanto, sul fronte del mercato immobiliare delle compravendite arrivano i dati ancora positivi dell’ultima indagine Istat relativa al terzo trimestre dell’anno appena chiuso: le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari complessivamente considerate sono 144.487, +8,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Una ripresa che riguarda tutti i comparti del mercato, con 135.580 trasferimenti di immobili a uso abitazione e accessori, +8,9% e 8.100 trasferimenti di proprietà immobiliari a uso economico, +5,6%. I trasferimenti di unità immobiliari a uso speciale e multiproprietà sono invece 807, +1,6%.

Sia gli Archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane che quelli situati nei piccoli centri manifestano una ripresa immobiliare, facendo rilevare rispettivamente un +9,2% e un +8,7% sull'anno precedente.

A cura di: Paola Campanelli

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 0 su 5 (basata su 0 voti)

Articoli correlati