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Immobiliare, la crisi è quasi superata

01/12/2015
Immobiliare, la crisi è quasi superata

Il quadro economico più favorevole dopo il lungo periodo di recessione ha giovato al settore delle compravendite di immobili, che continua il trend positivo iniziato nella seconda parte del 2014. 

Secondo l’Osservatorio Nomisma la crisi del mercato immobiliare è oramai alle spalle anche se per tornare ai precedenti volumi di vendita bisognerà aspettare fino al 2026.

 Un fattore fondamentale che ha incrementato l’interesse all’acquisto del mattone è l’aumento del clima di fiducia da parte di privati e investitori, la cui domanda è stata ben assecondata dal sistema bancario: secondo Nomisma gli intermediari del credito hanno erogato alle famiglie mutui per un ammontare di 17,3 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2015. L’incremento sul primo e secondo semestre del 2014 è stato rispettivamente del 53% e 34%, mentre le previsioni per il periodo luglio-dicembre dell’anno in corso parlano di un’ulteriore rialzo che porterebbe il totale dell’erogato a 21 miliardi di euro.

Secondo le previsioni sul periodo 2016-2018, si assisterà al consolidamento dei finanziamenti concessi ai mutuatari, in particolare con tassi di crescita a doppia cifra dell’erogato negli ultimi 3 mesi del 2015 e nel primo trimestre 2016. I rialzi saranno meno marcati durante la seconda parte del prossimo anno, con le erogazioni che si attesteranno sui 10 miliardi di euro a trimestre, mentre nel biennio 2017-2018 i valori dovrebbero seguire i volumi fatti segnare nel triennio 2009-2011.

Non sono tuttavia da escludersi incognite e rischi legati in particolare sia al peso dei crediti incagliati, quali impieghi verso clienti in situazioni di difficoltà superabili, che a quello dei crediti in sofferenza, ovvero nei confronti di soggetti in stato di sicura insolvenza. “Il quadro attuale”, spiega Nomisma, “offre istituti bancari più solidi che da tempo hanno avviato un piano di accantonamenti e nuovi capitali per l’irrobustimento patrimoniale, mentre altri presentano un’esposizione che necessita piani di intervento straordinari di durata pluriennale”.

Questa situazione fa nascere qualche perplessità sul fatto che gli istituti possano sostenere in futuro un’offerta del credito in linea con la crescente pressione della domanda.

L’Osservatorio analizza anche l’andamento delle compravendite su un campione di 13 città italiane.

Nell’ambito del residenziale l’offerta continua a crescere nei semicentri e nelle periferie mentre si conferma stabile nelle zone di pregio e nei centri, in cui invece cresce la quota di acquirenti intenzionati ad acquistare un’abitazione. Performance più negativa per negozi e uffici, con un’offerta in costante aumento e una domanda ancora una volta in calo. Pe quanto riguarda i prezzi, nella seconda parte del 2015 Nomisma ha evidenziato un’attenuazione del calo degli importi di abitazioni, uffici e negozi rispetto ai semestri precedenti. I ribassi sono rispettivamente del 2,5%, 3,4% e 2,6%, ma la loro discesa si dovrebbe arrestare durante il 2016.

Chi volesse acquistare casa ricorrendo a un finanziamento, può farsi un’idea delle condizioni di mutuo attualmente sul mercato tramite il portale mutuionline.it, che permette di comparare i prodotti più convenienti offerti delle varie banche.

La migliore proposta di finanziamento a tasso fisso al 29 novembre per un profilo tipo – impiegato milanese di 35 anni con reddito di 2.600 euro mensili, acquisto prima abitazione, mutuo venticinquennale di 135.000 euro, valore immobile di 180.000 euro – è quella di Intesa Sanpaolo, con una rata mensile di 619,32 euro e TAN del 2,7% (TAEG 2,90%). Spese di istruttoria e perizia costano rispettivamente 700 euro e 320 euro. Con il tasso variabile troviamo il prestito di BancadinAmica che propone una quota di 533,03 euro: il TAN si attesta all’1,39% (1,45% per il TAEG), importo della perizia pari a zero e istruttoria in misura dello 0,25% dell’importo richiesto.

A cura di: Paola Campanelli

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