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Surroga e tasso fisso: gli asset del mercato immobiliare 2015

23/11/2015
Surroga e tasso fisso: gli asset del mercato immobiliare 2015

Il mercato dei finanziamenti a lungo termine continua ad avere due protagonisti principali: le surroghe e i tassi fissi. Lo dice l’ultimo Osservatorio di MutuiOnline di ottobre che, come ogni mese, mette sotto la lente le caratteristiche dei mutui erogati dagli istituti creditizi ai privati.

Nel secondo semestre di questo anno, il 66,6% delle finalità di erogato è infatti la surroga, vale a dire la riformulazione del contratto di mutuo a condizioni più vantaggiose offerte dal mercato. Il 27,4% dei mutui ha invece come finalità l’acquisto della prima casa, sono dunque primi mutui e solo nel 2,6% dei casi si tratta dell’acquisto della seconda casa. Una piccolissima percentuale, il 2,1% richiede un mutuo al posto di un finanziamento per la ristrutturazione e un esiguo 1,3% delle erogazioni è volto a soddisfare la domanda per consolidamento debiti o bisogno di liquidità.

Il tasso fisso domina il mercato e riguarda il 75,2% delle erogazioni, contro il 22,8% che ha scelto invece il tasso variabile. L’1,1% ha optato per un tasso misto e solo l’1% per un tasso variabile con CAP.

Gran parte dei mutui concessi ha una durata di 20 anni, con la percentuale prevalente del 28,1%, mentre il 22% è stipulato per un periodo di tempo di 15 anni. La durata di 25 anni ha invece una percentuale di erogazioni che è del 20,6%, mentre solo il 12% riceve un finanziamento per una durata inferiore ai 15 anni.

L’importo medio prevalente è poco sopra i centomila euro, con il secondo semestre dell’anno che registra il dato di 117.197 euro, in calo rispetto a quello di pari periodo dello scorso anno, che era stato di 121.798 euro, e segno che le famiglie italiane sono più caute nell’impegnarsi finanziariamente. Il confronto con periodi passati di massima auge del mercato immobiliare dà conferma del risultato: 130.380 euro nella seconda metà del 2007 e 135.847 euro nel corrispondente periodo del 2011.

Altro dato interessante riguarda il loan to value, vale a dire il valore dell’immobile rispetto all’importo erogato, con il 19,4% dei mutui nella classe 71-80% dello stesso valore. Segue l’intervallo 41-50% con il 19,1% e la fascia 61-70% con il 17% delle erogazioni. Solo un esiguo 2,1% ha ricevuto un mutuo che ha finanziato più del 90% del valore dell’immobile. Ma gli istituti finanziatori non sono sempre stati così cauti, visto che nel primo semestre del 2005 la percentuale delle erogazioni con un loan to value superiore al 90% era del 6,9%.

Riguardo alle aree geografiche, la maggioranza dei finanziamenti è erogata nel nord Italia con il 38,9%, segue il Centro con il 41% e il Sud con il 14,3%. Le Isole hanno fatto registrare solo il 5,8% delle erogazioni.

Il 48,2% delle concessioni di mutui soddisfa la domanda di consumatori che hanno un’età fra i 36 e i 45 anni. Un 27,6% ha invece tra i 26 e i 35 anni. Solo il 18,3% ha dai 46 ai 55 anni e una piccolissima percentuale - il 5% - ha più di 55 anni.

Infine la solidità professionale. L’89,2% di coloro che ricevono un finanziamento per acquistare una casa ha un posto fisso: solo nel 4,9% si tratta di lavoratori autonomi e nel 3,8% di liberi professionisti.

A cura di: Paola Campanelli

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