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Mutui, i bassi tassi spingono il mercato

Pubblicato il 03/11/2015

Aggiornato il 19/12/2019

Mutui, i bassi tassi spingono il mercato

Il mercato dei mutui sembra aver definitivamente abbandonato il periodo di crisi. Tra gennaio e agosto 2015 le erogazioni dei finanziamenti per comprare casa sono aumentate dell’86,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. A spingere il livello dei volumi è il compromesso tra la ritrovata fiducia da parte dei risparmiatori e l’allentamento della stretta del credito da parte delle banche, tornate a riconsiderare il prodotto mutuo dopo la discesa dei tassi, che ha reso meno conveniente effettuare operazioni di trading sui titoli di Stato.

Un ruolo fondamentale nel ridimensionamento dei tassi di interesse lo ha avuto il Quantitative easing, l’immissione di liquidità da parte della BCE, che entro dicembre potrebbe essere addirittura potenziato. Il calo ha quindi portato giù gli indici Euribor e Eurirs con cui vengono calcolate le rate rispettivamente dei mutui a tasso variabile e fisso: proprio l’Euribor a 1 e a 3 mesi è in territorio negativo da oltre 250 giorni consecutivi e le previsioni parlano di un’ulteriore discesa.

A spingere ulteriormente le richieste di mutuo dei clienti è anche il taglio degli spread, ovvero il margine lordo che le banche guadagnano quando prestano denaro ai mutuatari. Sui prestiti a tasso variabile, ad esempio, siamo in media sull’1,5%: un ribasso notevole rispetto al 2014, quando la percentuale era di poco superiore al 2%, segnale che le banche stanno riducendo i margini per aumentare le erogazioni e fare un passo in avanti nei confronti della domanda.

Quasi tutti gli intermediari del credito applicano tuttavia il criterio del pricing differenziato, che consiste nell’applicare spread diversi in base alla rischiosità del prestito. Questo vuol dire che su mutui che non superano il 50% del valore dell’immobile si applicano margini più bassi rispetto a quei finanziamenti che si spingono fino all’80% del costo della casa.

Le banche sono sì più propense a concedere finanziamenti, ma sono diventate più selettive utilizzando come discriminante il loan to value, la percentuale del capitale chiesto in prestito in relazione al valore dell’abitazione: si praticano prezzi diversi in base al tipo di mutuo e al rischio annesso.

Per avere un’idea sulle attuali condizioni del mercato dei mutui, basta effettuare una comparazione attraverso il portale MutuiOnline.it, confrontando le offerte dei principali istituti di credito.

Simulando la richiesta di un 35enne di Milano che vuole finanziare l’acquisto della prima casa – valore 180 mila euro – tramite un mutuo della durata di 25 anni e con importo di 135 mila euro, è possibile conoscere le migliori proposte riferite al 28 ottobre.

Tra i finanziamenti a tasso variabile si distinguono quelli di Bancadinamica e Webank. Il primo offre una rata di 535,74 euro mensili con un tasso dell’1,43% (TAEG 1,49%), costi di istruttoria 338 euro e zero spese di perizia. Il secondo prevede una quota mensile di 548,45 euro, un interesse pari all’1,63% (TAEG 1,67%) e nessuna spesa di istruttoria e perizia: un ulteriore vantaggio è l’assicurazione casa offerta gratuitamente.

Optando per il tasso fisso, la proposta più conveniente è Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo, con una rata di 619,32 euro. Istruttoria e perizia hanno un costo rispettivamente di 700 e 320 euro, mentre il tasso fisso è del 2,70% (TAEG 2,90%).

A cura di: Paola Campanelli

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