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Affitti: quanto pesa il fisco?

11/11/2015
Affitti: quanto pesa il fisco?

Che il mercato del mattone stia vivendo la sua stagione migliore dopo molti anni di crisi è ormai pacifico. Tassi ai minimi storici, prezzi degli immobili in continuo calo e rendimenti superiori a quelli dei titoli di Stato hanno decretato la rivincita di un investimento tanto caro alla cultura italiana.

Solo il mercato di Milano sembra aver concentrato nel primo semestre dell’anno il 59% degli investimenti dell’intero Paese, mentre gli acquisti di immobili per la stessa finalità sono passati dal 13,8% al 19,3%.

Ma a minacciare questo importante spiraglio di ripresa c’è il peso del fisco, che tra tasse sui canoni e imposte patrimoniali sugli immobili sembra assorbire ormai fino al 60% degli introiti derivanti dalle locazioni, senza considerare la tassazione che colpisce nel caso si decida di rivendere l’immobile entro i cinque anni dall’acquisto.

Buone tuttavia le ultime notizie sul fronte delle imposte patrimoniali, dopo l’approvazione della legge che chiedeva l’abolizione di IMU e TASI sulla prima casa: dal 2016 gli italiani proprietari di prima casa non pagheranno più né l’una né l’altra, indipendentemente dalla tipologia di immobile, dalla rendita catastale e dal reddito del contribuente. Un risparmio di 3,7 miliardi di euro, che aggiungendo l’IMU agricola e quella sui bullonati arriva a contare 5,1 miliardi.

A gravare in maniera importante sui guadagni da locazione continuerà a esserci la tassazione ordinaria sugli affitti percepiti dalle persone fisiche, che nel caso si faccia ricorso alla cedolare secca elimina Irpef, bolli e imposta di registro con una tassazione a forfait del 21% per canoni liberi e del 10% per canoni concordati. Ma il sacrificio in cambio è che il canone non può essere adeguato ogni anno all’indice Istat.

In Italia un mercato importante delle locazioni è quello degli studenti, che ha visto aumentare i costi degli affitti del 4% rispetto allo scorso anno: 243 euro mensili per un posto letto in media nei 16 principali mercati universitari d’Italia. Il dato arriva da una ricerca di Solo Affitti, che rileva anche il divario tra le differenti città: Milano la più cara, con una media di 397 euro a posto letto e punte di 500 euro per una stanza singola e 400 euro per una condivisione. Seguita da Roma, con 338 euro al mese di media. Quindi Venezia con 300 euro, Firenze 283 euro e Napoli 275. Meno care le piazze di Bologna, con 260 euro e Siena e Trento con 250 euro.

È bene ricordare che non avranno vita facile coloro che in passato hanno aggirato l’ostacolo del peso del fisco con le locazioni in nero. Il 17 settembre scorso la Corte di Cassazione a Sezioni unite ha stabilito in prima istanza la nullità del patto con cui le parti del contratto di locazione si accordano per la corresponsione di un canone superiore rispetto alla cifra stabilita nel contratto di locazione, oltre alla nullità assoluta della locazione di fatto, stipulata in forma verbale. Per entrambi gli attori della locazione sarà necessaria l’emersione dal nero con la messa in regola del contratto e un patteggiamento rigorosamente scritto.

A cura di: Paola Campanelli

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