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IMU e TASI, gli importi si fanno sentire

29/07/2015
IMU e TASI, gli importi si fanno sentire

Una recente analisi di Confedilizia sottolinea l’eccezionale incremento della tassazione sugli immobili.

Il riferimento va agli importi relativi a IMU e TASI, che nel 2014 hanno portato nelle casse comunali circa 25 miliardi di euro: nel 2011, quando era in vigore la sola ICI, ne erano stati riscossi 9 miliardi, poco più di un terzo. Dal 2012 i cittadini hanno versato circa 16 miliardi di euro in più ogni anno, portando a oggi l’ammontare totale di entrambi i tributi a quota 94 miliardi di euro.

Qualche cifra arriva anche dalla CGIA di Mestre, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese, secondo cui nel 2014 il peso di IMU e TASI si è fatto sentire soprattutto sugli immobili a uso produttivo. I titolari di alberghi e pensioni hanno pagato mediamente 11.855 euro, i proprietari di un supermercato 7.931 euro e per un capannone artigianale o industriale si sono versati circa 4.000 euro.

Sempre Confedilizia ha fatto un rapido calcolo del rialzo dei tributi sugli immobili locati.

Rispetto all’ultimo anno di applicazione dell’ICI, l’Imposta Comunale sugli Immobili, un’abitazione affittata con contratto libero paga nel 2015 il 157% in più di imposte patrimoniali; con il contratto concordato, che ha il vantaggio del canone agevolato, l’aumento è pari a quasi il 300%. Come se non bastasse, alle imposte sugli immobili si devono sommare i tributi sul reddito da locazione.

Ancora più grave la situazione se il proprietario non riesce ad affittare l’alloggio: l’immobile che non garantisce un reddito è comunque soggetto a IRPEF, Addizionale regionale IRPEF, Addizionale comunale IRPEF, IMU e TASI.

Stesso discorso per gli immobili non residenziali: tra imposte statali e locali si arriva a dover versare fino all’80% del canone di locazione.

“Se si vogliono scongiurare conseguenze sociali ed economiche drammatiche”, spiega il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa “e se si vuole iniziare a restituire a coloro i quali in questi anni hanno dato più di chiunque altro, è necessario abolire la tassazione patrimoniale almeno sulle case date in affitto come abitazioni principali e contestualmente ridurre fortemente l’imposizione su tutti gli altri immobili locati”.

Intanto a Invorio, Comune di 4.458 abitanti della provincia di Novara, la giunta ha deciso di venire incontro ai contribuenti che non possono versare gli importi di IMU e TASI. Le imposte saranno saldate effettuando lavori socialmente utili per un numero prestabilito di ore: riguarderanno la manutenzione e l’abbellimento di aree verdi, piazze e strade, oppure il recupero di aree e beni immobili inutilizzati.

Lo scambio tra la prestazione e l’obbligo contributivo viene definito baratto amministrativo ed è una misura introdotta dal decreto Sblocca Italia che consente espressamente “misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”.

La stessa giunta ha stilato un regolamento per stabilire i requisiti per potervi accedere: potranno usufruirne i residenti maggiorenni con indicatore ISEE non superiore a 8.500 euro, con tributi comunali non pagati o che hanno ottenuto contributi come inquilini morosi nei 3 anni precedenti.

A cura di: Paola Campanelli

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