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Mercato immobiliare, in aumento la domanda di case

03/06/2015
Mercato immobiliare, in aumento la domanda di case

Il mercato immobiliare è in netta ripresa, in special modo il comparto residenziale. Una inversione di tendenza dopo anni di ristagno iniziata nel corso del 2014 e proseguita nei primi cinque mesi di quest'anno.

Uno dei fattori che ha portato all’incremento dei volumi di vendita attiene sicuramente alle quotazioni: i dati dell’ufficio studi Tecnocasa hanno registrato nel secondo semestre dello scorso anno prezzi in discesa, che hanno generato una riduzione dei valori del 7,2%. Nelle grandi città la diminuzione nella seconda parte dell’anno è stata del 4,2%, mentre nell’hinterland si è fermata a -3,4%. Ancora più evidente la discesa nei capoluoghi di provincia, con un -4,6%.

L’altro fatto importante che ha favorito le vendite è il più facile l'accesso ai mutui. I dati Bankitalia-Abi evidenziano un aumento dell’erogato, e non solo per l’effetto surroga.
Il rialzo è frutto anche della politica economica impostata dalla Banca Centrale Europea: grazie agli interventi del Quantitative easing, i tassi di interesse sui prestiti hanno raggiunto livelli molto bassi.

A livello nazionale le compravendite delle case sono state 417.524, con un aumento del 3,6% rispetto al 2013: particolarmente positivi i dati di Bologna, Genova e Roma, dove le transazioni hanno segnato rispettivamente un rialzo del 18,5%, 15% e 13,9%. Si conferma anche la provincia di Milano, che segna il sesto incremento trimestrale consecutivo (+5%): unica eccezione per Napoli, dove le vendite si riducono del 3,7%.

Esaminando la domanda, si evidenzia un aumento di alcune tipologie di immobili che stanno monopolizzando il mercato: cresce infatti la tendenza all’acquisto di trilocali e quadrilocali, fatta eccezione per le realtà di Milano, Roma e Napoli, dove è ancora forte la richiesta di bilocali.

Dall’analisi della disponibilità di spesa delle famiglie fatta da Tecnocasa a gennaio 2015, è emerso che le case più richieste si concentrano nella fascia di prezzo fino a 119 mila euro, con una percentuale del 24,5%. In diminuzione, con il 23,1%, il range di spesa compreso tra i 120 e i 169 mila euro, così come la percentuale di richieste per la fascia di importo compresa tra 170 e 249 mila euro.

“Rispetto a un anno fa”, spiega Tecnocasa, “si nota un netto aumento della percentuale sulla classe più bassa (+5%). Dalla parte opposta, si evidenzia una diminuzione della percentuale di richiesta su tutte le altre fasce di spesa”.

In controtendenza gli importi spesi per le abitazioni della Capitale, dove la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349 mila euro (26,9%): a Milano e Firenze, invece, domina la fascia di spesa compresa tra 170 e 249 mila euro, mentre a Bologna vince quella tra 120 e 169 mila euro.

Secondo Tecnocasa, il bilancio dei prezzi per il 2015 si chiuderà con un’ulteriore contrazione rispetto al 2014 prevista nei valori tra il 2% e il 4%, frutto anche della cospicua offerta di immobili: una  tendenza che si stabilizzerà nel biennio 2016-2017. La stima delle compravendite dovrebbe attestarsi tra le 430 e 440 mila unità.

Intanto, si può già notare una stabilizzazione dei tempi medi necessari per andare al rogito dopo i continui aumenti che si sono verificati negli ultimi 5 anni. Nelle grandi città la tempistica di vendita si aggira intorno ai 173 giorni: più alto nell’hinterland dove si sale a 196 giorni, mentre i capoluoghi di provincia si fermano a 184 giorni. I tempi di vendita più brevi si registrano a Napoli, con 139 giorni: viceversa, quelli lunghi li fanno segnare Verona (203 giorni), Torino (191) e Genova (190).

A cura di: Paola Campanelli

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