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Mutui: mai così come a marzo

Pubblicato il 20/04/2015

Aggiornato il 18/05/2015

Mutui: mai così come a marzo

Il Barometro CRIF pubblica i dati di marzo e rileva un’evidenza: la domanda di mutuo da parte delle famiglie italiane è la più alta mai verificatasi dagli ultimi 6 anni.

L’aumento nel mese di marzo si attesta a un +49,4% rispetto al corrispondente mese del 2014, che si caratterizzava già per un segno positivo.

L'andamento della domanda di mutui è infatti in costante crescita dal luglio del 2013, a conferma di un percorso di progressivo recupero, anche se la differenza rispetto agli anni pre-crisi risulta ancora notevole, con una riduzione dei volumi che arriva al 33%.

Dal 2009, infatti, la richiesta di finanziamenti per comprare casa ha subito una contrazione significativa, riducendosi del 19,4% nel 2011, del 41,8% nel 2012 e del 3,6% nella prima metà del 2013.

Il mese di marzo ha registrato la crescita maggiore da quando il CRIF ha iniziato a rilevare l'andamento delle richieste su base mensile: il dato rilevato porta la domanda aggregata del primo trimestre 2015 a segnare un aumento del 37,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ancora caute le somme chieste in prestito per acquistare un immobile, 123.300 euro la cifra media, con le richieste comprese tra 100 e 150 mila euro che hanno raggiunto una quota pari al 30,1% del totale, in crescita di oltre il 2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ha chiesto meno di 75.000 euro il 26,3%, mentre la durata del mutuo scelto in oltre il 23% dei casi è tra i 15 e i 20 anni.

Per avere un’idea riguardo alle offerte di marzo sul mercato dei mutui, è possibile fare riferimento al sito di MutuiOnline.it: nella pagina dedicata alle migliori proposte delle banche, si possono vedere le migliori offerte di mutuo, aggiornate con frequenza giornaliera.

Sull’attuale trend incide in maniera consistente il fenomeno delle surroghe: solo le richieste via web ammontano a circa il 62,6%. I nuovi mutui per l’acquisto della prima casa si fermano al 29,9%, la percentuale più bassa di sempre e ben lontana dai risultati del 2005, quando occupavano il 77% del totale dei prestiti.

Delle surroghe, attualmente la soluzione più richiesta è quella a tasso fisso. Tra i mutuatari più interessati al cambiamento ci sono coloro che pagano un tasso fisso superiore al 4%, stipulato negli anni in cui il paese non era in deflazione e la percentuale di interessi risultava più alta: decidono, quindi, di sfruttare le condizioni di mercato più favorevoli, adeguando il finanziamento alle nuove offerte.

L’attuale boom di richieste fa crescere anche l’ottimismo da parte dei consumatori: secondo il rapporto mensile dell’Osservatorio di Findomestic, il 23% degli italiani potrebbe chiedere un finanziamento per comprare casa nei prossimi dodici mesi, che diventa il 31% se si considera la fascia d’età 18-34 anni.

A cura di: Paola Campanelli

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