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Mutui: tassi in caduta libera ma cala la domanda

03/09/2019
Mutui: tassi in caduta libera ma cala la domanda

Non si arresta la discesa dei tassi di interesse dei finanziamenti concessi dalle banche per l’acquisto della casa. Una condizione che ha assunto caratteri macro durante l’estate, mentre tutti o quasi eravamo in spiaggia a goderci le meritate vacanze.

A coloro che avessero procrastinato la decisione di stipulare un mutuo, il rientro riserva l’ennesimo calo dei tassi, tanto che oggi si può ottenere per un mutuo entro il 50% del valore dell’immobile l’1% sul fisso e lo 0,33% sul variabile, mentre i tassi medi viaggiano su valori senza precedenti: 1,79% il fisso e 0,88% il variabile (dati MutuiOnline.it).

Perché la domanda di mutui si riduce

La logica vorrebbe che a condizioni così vantaggiose corrispondesse una domanda crescente dei finanziamenti. Invece, contro ogni regola di mercato, la richiesta di mutui continua a registrare flessioni da inizio 2019: come riportiamo anche nella news “Luglio: in rallentamento richieste di mutui e prestiti”, a luglio i mutui acquisto prima casa e quelli surroga sono diminuiti dell’11,6% su base annua, dopo il -11,6% registrato a giugno e il -10,1% di maggio (dati Crif). Da inizio anno un andamento decrescente, partito a gennaio scorso con un -6,4%. Un fenomeno apparentemente inspiegabile, ma che ha invece più di una ragione.

Il primo fattore: le surroghe

La prima è semplicemente il calo fisiologico delle surroghe: chi doveva sostituire il mutuo approfittando dei nuovi convenienti tassi, lo ha già fatto nel corso degli ultimi due anni. E sono stati tanti i mutuatari che hanno approfittato delle nuove straordinarie condizioni, tanto che i mutui surroga hanno pesato in maniera importante sul totale della domanda, a tratti superando la finalità prima casa.

Il secondo fattore: la prudenza

Un secondo plausibile motivo è la prudenza degli italiani, che in un momento di incertezza politica e vulnerabilità dell’economia, si muovono cautamente prima di prendere una decisione che condizionerà le finanze per una vita.

Come sottolinea Roberta Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it, "è una fetta di aspiranti mutuatari che in questo momento è attendista. Pesano le incertezze politiche, come le voci secondo cui per attuare la flat tax il governo potrebbe attingere al bacino destinato alle detrazioni degli interessi passivi sui mutui prima casa e/o a quelle per la ristrutturazione”. Si aspetta di conoscere la nuova Legge di bilancio e quanto potrà incidere sui mutui e neutralizzarne l’attuale straordinaria convenienza.

Il terzo fattore: il potere di acquisto degli italiani

Gli italiani guadagnano in proporzione meno di 10 anni fa e le retribuzioni sono anche più basse, attestandosi sui 1.570 euro al mese (dati Jp Salary Outlook 2019). Va da sé che esiste un duplice ostacolo: da una parte le condizioni della banca, che non consentiranno di accedere a un finanziamento superiore a un terzo del reddito. Dall’altra la difficoltà di far fronte a una rata alta, considerato che oltre alla rata del mutuo una famiglia dovrà far fronte ogni mese a diverse altre spese. Ecco che prevale la scelta del tasso fisso, per guadagnarsi la certezza di una rata che non cambierà nel corso dell’ammortamento e le lunghe durate, perché si preferisce non affogare nelle spese con una rata troppo onerosa, ma spalmare la spesa nel tempo.

Con MutuiOnline scelta del finanziamento più conveniente

La spesa di un mutuo può cambiare anche in maniera importante, se si sceglie la soluzione giusta. Lo spread della banca, che si aggiunge al tasso fissato a livello Europeo dagli indici Euribor ed Eurirs, diventa determinante per il costo di un mutuo.

Per rendersene conto basta fare una simulazione sul portale o consultare la sezione con i migliori mutui prima casa di oggi. Solo a titolo di esempio, il 28 agosto un tasso fisso a 30 anni su un mutuo di 100.000 euro, per un valore della casa del doppio, ha come soluzione migliore suggerita Mutuo Tasso Fisso di Credem. A un IRS 30 anni aggiunge uno spread dello 0,65%. La rata sarà di 311,63 euro al mese, una cifra mediamente sostenibile da una famiglia.

A cura di: Paola Campanelli

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