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Mutui: Crif, le richieste rimbalzano dopo tre trimestri in calo

14/10/2019
Mutui: Crif, le richieste rimbalzano dopo tre trimestri in calo

La frenata del mercato dei mutui si è interrotta inaspettatamente a settembre: dopo tre trimestri consecutivi caratterizzati da una costante contrazione del trend, il mercato ha infatti registrato un’inversione di tendenza delle richieste di finanziamenti ipotecari e surroghe da parte delle famiglie italiane. È quanto emerge dal più recente Barometro di Crif, dal quale risulta che le domande sono aumentate dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2018. È “difficile dire - secondo l’analisi degli stessi esperti - se si tratti di un segnale episodico o prodromico di un nuovo scenario ma, indubbiamente, rappresenta un elemento positivo per il mercato dopo una fase di perdurante debolezza”. Sicuramente le prossime rilevazioni diranno anche quanto la dinamica complessiva sia stata influenzata da una ripresa dei mutui di sostituzione. 

Capecchi, migliorate condizioni di offerta e fiducia famiglie

Al momento, tuttavia, dobbiamo ricordare come il clima sia migliorato dopo la decisione della Bce (12 settembre) di tagliare il costo del denaro (il tasso sui depositi a -0,5% da -0,4%) e di riaprire il programma di acquisto titoli a tempo indeterminato. Il cambio di passo è stato per altro già segnalato dal recente Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it, rilevando come nel terzo trimestre le richieste di surroghe o sostituzioni abbiano accelerato al 68,1% del totale dal 38,3% del secondo trimestre. Un balzo che, per questo indice, rappresenta anche il nuovo massimo dal picco del 2015. “Il miglioramento della fiducia della famiglie poterbbe avere contribuito - commenta Simone Capecchi, executive director di Crif –, insieme al perdurare delle favorevoli condizioni di offerta, a favorire il recupero della domanda di acquisto di abitazioni sia per prima casa,ma anche per investimento, soprattutto nelle grandi aree urbane”.

Importo medio chiesto: è nuovo record

Dal rapporto di Crif emerge un’altra indicazione interessante in tal senso: l’aumento del 4,7% annuo registrato contemporaneamente dall’importo medio richiesto, che a settembresi è attestato a 133.315 euro. In termini assoluti si tratta del valore più elevato fatto registrare dopo il record del giugno 2012, quando la media dei mutui richiesti era di 133.760 euro. Per quanto riguarda la distribuzione delle richieste per fasce di importo, a settembre le preferenze degli italiani si sono concentrate prevalentemente nella classe compresa tra 100.001 e 150mila euro, con una quota pari al 29,5% del totale. Le richieste d’importo inferiore ai 75mila euro, in cui tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, rappresentano poco meno di un quarto del totale. A questo proposito, chi volesse accendere un mutuo può consultare il sito MutuiOnline.it, dove può comparare le varie offerte delle banche, disegnare gratuitamente un finanziamento su misura, scegliere quello più conveniente e, anche, di sottoscriverlo.

Sempre più giovani fanno richiesta di finanziamenti

Dalla fotografia della distribuzione per classe di durata emerge per settembre un maggiore orientamento dei piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, arrivati a coprire il 25,1% del totale delle richieste (anche se in calo di un punto percentuale su base annua). Complessivamente, oltre il 75% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso sempre meno significativo, che nel periodo di osservazione si riduce allo 0,5% del totale. In merito all’età del richiedente, continuano a crescere le richieste della popolazione più giovane: in particolare, quelle degli under 35 sono cresciute ulteriormente, arrivando a spiegare quasi il 30% del totale. La fascia d’età compresa tra i 35 e i 44 anni rimane comunque ancora maggioritaria, con il 33,9%, seppur in lieve calo rispetto al 2018 (-0,6 punti).

A cura di: Fernando Mancini

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