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Mercato immobiliare: 2018, quinto anno di crescita consecutivo

05/06/2019
Mercato immobiliare: 2018, quinto anno di crescita consecutivo

Il 2018 è stato un altro anno in positivo, il quinto consecutivo, per il mercato immobiliare italiano. Con circa 580mila transazioni chiuse, il rialzo è stato del 6,5% annuo: la performance migliore dal 2010. Attività che ha generato un fatturato superiore ai 94 miliardi di euro.

È la foto del Rapporto immobiliare residenziale realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione bancaria italiana. Tra le città, i maggiori rialzi sono stati osservati a Bologna, Palermo e Napoli. Dinamica positiva anche per l’indice di affordability, misura della possibilità di accesso all’acquisto della casa da parte delle famiglie. 

Record acquisti assistiti da mutuo. Primi dati 2019 in linea

L’Abi ha rilevato un forte incremento delle compravendite di case assistite dai mutui, cresciuti a livello record in questi ultimi cinque anni: del 107%. Maggiore è il valore dell’indice più è facile acquisire una casa da parte della famiglia finanziandosi con un mutuo. 

A fine 2018 l’indice era del 14,6%, 8 decimi in più dell’anno precedente, 10 punti percentuali più del punto di minimo del primo semestre 2012 e superiore di quasi 5 punti alla prima metà del 2004.

Secondo le proiezioni mensili, a marzo 2019 l’indice si sarebbe stabilizzato sugli elevati valori di fine anno scorso.Nel dettaglio, circa 282mila acquisti di abitazioni sono stati effettuati ricorrendo a un mutuo ipotecario, in aumento dell’8,8% tendenziale. Le banche hanno erogato in tutto 35,7 miliardi di euro, in media circa 126mila euro per ogni operazione, con una punta di circa 142mila euro al Centro. Il capitale erogato rappresenta circa il 71% della spesa di acquisto. 

Bassi tassi e prezzi abitazioni stabili

Il tasso di interesse medio, applicato alla prima rata, è sceso ancora di ulteriori 0,22 punti, portandosi al 2,17%. La durata media del mutuo è sostanzialmente ferma a 22,9 anni e la rata media, pari a 585 euro mensili, è in calo del 2,1% sul 2017. A favorire la ripresa dei volumi ha contribuito sia la flessione dei prezzi delle case sia il livello particolarmente basso dei tassi sui mutui, che favorisce la capacità delle famiglie di accedere al finanziamento bancario per l’acquisto della propria casa.

In un contesto di prezzi degli immobili residenziali sostanzialmente stabili e in cui si conferma l’ampio accesso al credito, la quota di famiglie italiane per cui sarebbe possibile l’acquisto di una abitazione tende ad aumentare, collocandosi al 78% secondo le analisi Abi, valore massimo dal 2004.

A questo proposito chi intende avere una visione generale in materia di mutuo può consultare il sito MutuiOnline.it, che propone un’analisi aggiornata delle varie proposte delle banche e disegnare un finanziamento su misura

Vivace anche il mercato delle locazioni

Tornando ai numeri del rapporto Abi/Agenzia delle Entrate, l’incremento delle compravendite è stato più elevato nel Nord Est (+10,2%); seguono le Isole (+7,7%), il Centro (+6,4%), il Nord Ovest (+5,6%) e il Sud (+3,8%). In lieve calo le compravendite di abitazioni in nuda proprietà (-0,4%), soprattutto al Sud, dove il calo è stato più marcato (-6,6%).

La stima complessiva del fatturato 2018 è pari a 94,3 miliardi di euro, 53 dei quali (oltre il 56%) riferiti al Nord. Nel 2018 il numero di abitazioni locate è stato pari a 1.377.364, lo 0,3% annuo in più. Il canone annuo medio pagato per la casa è stato di circa 67 euro al mq.

Si è confermato un canone medio annuo più elevato nei contratti di locazione agevolati per studenti (76,4 euro/mq), quello più basso nei contratti ordinari di lungo periodo (65,2 euro/mq).

A cura di: Fernando Mancini

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