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La voglia di casa degli italiani e il paradosso del mercato immobiliare
Aggiornato il 30/09/2019

Sono circa un milione le famiglie italiane che hanno espresso l’intenzione di acquistare casa, una domanda potenziale che tuttavia non si traduce in transazioni immobiliari ma rimane in parte ferma, incagliata tra un atteggiamento attendista e un’offerta poco competitiva.
Ne abbiamo parlato anche in “Mutui: tassi in caduta libera ma cala la domanda”, con un focus sugli ultimi eccezionali andamenti dei tassi di interesse, precipitati ai livelli più bassi della storia dopo il crollo degli indici Eurirs ed Euribor in Europa.
Dall’Europa arrivano gli ultimi dati sugli investimenti del comparto immobiliare. Nei primi 6 mesi di questo anno il fatturato europeo ha segnato circa il 13% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Dopo il 2018 che è stato un anno record, con oltre 260 miliardi di euro di transazioni nel real estate, i primi sei mesi di quest’anno lasciano prevedere un fatturato complessivamente in crescita, ma in maniera meno accentuata rispetto al 2018”, si legge nell'ultimo Rapporto di Scenari Immobiliari.
Un po’ meglio è andata alle singole maggiori capitali che perdono in media il 10% rispetto all’anno scorso.
Il focus sull’immobiliare dell’Italia
Le anticipazioni che precedono il 27esimo Forum di Scenari Immobiliari danno un mercato nostrano delle compravendite positivo, con 670 mila transazioni nel 2019 (+9,8% rispetto al 2018), che nel 2020 ci si aspetta diventino 700 mila, accompagnate da una piccola ripresa dei prezzi vicina all’1%.
Riguardo al fatturato le percentuali si abbassano, viste le previsioni di un volume di affari di circa 96 miliardi di euro a fine 2019: tradotto in numeri, +3,1% rispetto al 2018.
Il nostro Paese rimane molto indietro rispetto al resto d’Europa, che vede la Francia prima per fatturato e un incremento previsto di +7,5% per il 2019. Buone anche le previsioni per la Spagna con il 6,6% e la Germania che si calcola chiuderà il 2019 con una crescita del 6,3%.
I prezzi, la criticità numero uno
Ma quello che preoccupa maggiormente il comparto, che pur se con qualche rallentamento rivela una ripresa graduale delle compravendite, è la quotazione degli immobili. Secondo Scenari Immobiliari la previsione è per questo anno pari a zero, mentre si dovrà aspettare il 2020 per intravvedere un debole +1%. Poca roba, soprattutto se messo a paragone del +9,1% della Germania, +4,9% della Spagna e +3,5% della Francia.
Milano, il mercato contro tendenza
La fotografia che ne deriva da questa analisi è di un’Italia che non va in nessun modo al passo con il resto d’Europa, specialmente riguardo ai prezzi. Fuori da questo fenomeno c’è la piazza milanese, che corre a una velocità completamente differente tanto da tener testa ai più importanti mercati immobiliari europei, con Parigi in testa.
Il vero affare? Investire adesso con un mutuo
Perché i tassi sono talmente bassi da giustificare un acquisto anche a scopo di investimento. Su Milano, dove i prezzi sono nella maggior parte dei casi i più alti d’Italia, ricorrere a un mutuo può essere la soluzione per realizzare una spesa che altrimenti non sarebbe possibile per molte famiglie.
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