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La Bce conferma tassi a zero: Lagarde in linea con Draghi

Tutto il mondo delle finanze con gli occhi puntati su Christine Lagarde che oggi ha tenuto la sua prima conferenza stampa in qualità di presidente della Bce. Al vertice dell’Eurotower, dopo aver ricevuto il testimone da Mario Draghi, l'ex direttore del Fmi ha incontrato i giornalisti a Francoforte.
Prima, come già previsto, il Consiglio direttivo ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Insomma nessun cambiamento sui tassi bce nel corso della prima riunione della Bce presieduta dalla giurista francese. Il Consiglio direttivo ha ribadito poi la previsione "che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà coerentemente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo".
Acquisti netti di titoli a 20 miliardi al mese
Via ancora al Quantitative Easing. Sono stati riavviati, infatti, gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività del Consiglio direttivo a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. A ribadirlo è la Lagarde che spiega come l'Eurotower attenda che gli interventi "proseguiranno finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della Bce".
Confermata pure la volontà di continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della Bce; e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Revisione della strategia
Il neo presidente della Bce ha annunciato che con la sua presidenza prende il via una revisione della strategia. L’ultima volta è stata fatta nel 2003 ed è per questo che il numero uno dell’Eurotower sostiene che sia necessario. "Deve essere una revisione globale, nella quale ascolteremo tutti e che deve affrontare tutti i temi. Richiederà tempo, ma non troppo: il mio piano è di fare partire questa revisione a gennaio e di concluderla entro fine 2020”, ha dichiarato.
Stime di crescita al ribasso
Nel corso della conferenza stampa ufficiale dopo il Consiglio direttivo, la Lagarde ha fatto sapere che le pressioni inflazionistiche continuano ad essere deboli così come le dinamiche della crescita. Il numero uno della Bce ha però sottolineato che ci sono i segnali di "una stabilizzazione del rallentamento di crescita".
Leggermente al ribasso, infatti, le stime di crescita per il 2020: 1,2% quest'anno, 1,1% il prossimo e 1,4% nel 2021 e 2022. La stima di Francoforte per il 2022 è +1,6%. "I governi che hanno spazio di bilancio - ha detto ancora la Lagarde - dovrebbero essere pronti ad agire in maniera efficace e tempestiva" per stimolare la crescita.
Scontro falchi e colombe
La Lagarde ha trattato tantissimi temi durante la sua prima conferenza stampa da neo presidente della Banca Centrale Europea. Si è passati dalla "japanification" alla vicenda dei dazi sino ad arrivare alla Brexit. E alla domanda sulla frattura presente nel Consiglio direttivo, l’ex direttore generale del Fmi ci ha tenuto a precisare: "Non sono una colomba, né un falco: la mia ambizione è essere un gufo, che è dotato di saggezza".
Per essere sempre aggiornati sul tema, ti consigliamo di consultare l'Osservatorio tassi di MutuiOnline.it.
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