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Istat: il mercato immobiliare cresce a vista d'occhio

06/05/2019
Istat: il mercato immobiliare cresce a vista d'occhio

Un mercato immobiliare che ingrana e cresce a vista d’occhio, questo è quello che emerge dagli ultimi dati in materia pubblicati dall'Istat.

Nell’ultimo trimestre del 2018 infatti le convenzioni notarili di compravendita e le altre per immobili sono cresciute del 4,7% rispetto al periodo precedente, facendo quindi segnare un'impennata significativa.

In particolare il settore abitativo ha fatto segnare un +4.4% e quello economico addirittura un +10,5%. Settori, tra l’altro, che crescono in tutta l’Italia da Nord a Sud.

L’andamento dal Nord-Ovest fino alle isole 

In particolare guardando al report dell’Istituto di Statistica si noterà che per le abitazioni le convenzioni notarili hanno fatto segnare un +5.5% nel Nord-Ovest, un +4.7% nel Nord-Est, 4,4% al Centro e un po’ meno al Sud e alle isole, ossia 2,8% e 1,8% rispettivamente. L’incremento è complessivo anche per il settore economico con picchi, però, al Nord-Ovest con un sonoro +22,1%.

Una crescita da record rispetto al 2017 

Inoltre se i dati sono positivi confrontando il quarto e il terzo trimestre 2018 l’incremento risulta ancor più significativo volgendo lo sguardo verso i risultati del 2017.

Infatti rispetto alla fine dell’anno precedente negli ultimi tre mesi del 2018 le transazioni sono aumentate del 7,6%. Numeri alla mano è chiaro dunque che il mercato immobiliare ha recuperato riportandosi addirittura sui valori di 8 anni fa grazie a una vera e propria destagionalizzazione delle compravendite. Ma non solo. Il 2018 ha fatto segnare, rispetto all’anno precedente, una ripresa del 3,6% per i mutui.

In particolare per i mutui la crescita è stata del 6,4% nelle Isole, del +5,5% nel Nord-Est, del 3,1% al Centro, del +2,6% nel Nord-Ovest e del +2,5% al Sud.

Un mercato stabile fino a fine 2019 

È innegabile che in un mercato così vivace la voglia di comprare casa si fa sentire. Soprattutto considerando le ottime condizioni in vista di una discreta stabilità sui tassi di interesse come confermato dalla Bce, la Banca Centrale Europea che ha garantito una certa calma fino alla fine del 2019 come si legge nella news "Bce rassicura sui mutui: tassi di interesse fermi fino al 2019" su MutuiOnline.it.

Ed ecco che individuato l’immobile quando si sceglie il mutuo si deve solo decidere tra tasso fisso o variabile proprio consapevoli di questo clima di serenità che si prospetta ai nuovi acquirenti.

I migliori mutui a tasso fisso 

Il consiglio è sempre di partire in maniera consapevole, informandosi sui migliori mutui prima casa e i migliori mutui seconda casa del momento. Per fare un preventivo gratuito, basato sulle reali esigenze, conviene il modulo di comparazione mutui: inserendo i propri dati sarà possibile vedere subito le migliori offerte e promozioni sul mercato.

Facciamo l’esempio di un trentacinquenne romano che deve chiedere un mutuo di 110mila euro a vent’anni per una casa del valore di 200mila euro. Optando per un tasso fisso al 2 maggio 2019 tra le offerte migliori troverà quella di Webank che prevede una rata mensile di 535,87 euro, tasso fisso all’1,60%, un Taeg all’1,64% zero spese di istruttoria e perizia e l’assicurazione casa gratuita. Altrettanto conveniente la soluzione di Widiba con una rata mensile di 533,43 euro tasso fisso all’1,55%, Taeg all’1,64%, nessuna spesa di perizia e 500 euro di istruttoria. Ubi Banca invece prevede un costo mensile di 528,27 euro, un tasso fisso all'1,45%, un Taeg all’1,67%, 600 e 275 euro rispettivamente come spese di istruttoria e perizia.

I migliori mutui a tasso variabile 

Se invece il nostro trentacinquenne opterà per un tasso variabile tra le soluzioni più vantaggiose c'è quella di Hello Bank! che offre una rata mensile di 495,31 euro, un tasso variabile allo 0,78%, 700 euro di spese iniziali e un Taeg allo 0,92%. Quest’ultima è una soluzione gestibile interamente online ma se si preferisce una gestione in filiale è molto conveniente anche l’offerta di Intesa Sanpaolo che prevede una rata di 495,31 euro, un tasso variabile allo 0,78%, un Taeg all’1% e infine 750 euro di istruttoria e 320 di perizia.

A cura di: Paola Cacace

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