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Guida alle detrazioni sui lavori in casa 2019: Bonus Facciate

È la principale novità annunciata per il prossimo anno, ma la includiamo nella Guida alle detrazioni fiscali del 2019 perché riguarda i lavori a partire da quest’anno. La new entry nei bonus per la casa si chiama Bonus facciate, e consiste in uno sconto del 90% per interventi di manutenzione ordinaria: una espressa volontà del ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, in quanto agevolazione che si pone come finalità il miglioramento del patrimonio edilizio, rendendolo più sicuro e curato: “l’intenzione è di dare un impulso immediato all’economia. Le città saranno più belle e si darà uno scossone all’economia”.
Quali lavori sono inclusi nel bonus facciate
Dalla tinteggiatura al rifacimento dei prospetti di facciata, i balconi e le ringhiere, le decorazioni, i marmi, le balaustre, gli ornamenti e i fregi. Così come era stata annunciata, la norma non prevedeva limitazioni, perché riguardava tutti gli interventi collegabili alla facciata e su qualsiasi tipo di edificio. In più il Bonus era stato considerato una derivazione del Bonus ristrutturazione, in quanto anch’esso bonus sulla casa. In fase di revisione invece, all’articolo 25 della Manovra di bilancio sono state apportate alcune limitazioni. Vediamole riassunte qui.
Ritocco della facciata
Nel caso in cui i lavori riguardino la pulitura o tinteggiatura esterna della facciata, quindi le mura dell’edificio, si rientra nel Bonus facciate. Quando invece si andasse a intervenire sull’intonaco dell’immobile di almeno il 10%, bisognerà rispettare i requisiti di efficienza energetica e di trasmittanza e applicare il cappotto termico, intervento che rientra nelle agevolazioni previste per l’Ecobonus. In questo caso, il risparmio energetico ottenuto dovrà essere certificato, con l’obbligo di inviare la relativa documentazione all'Enea.
Niente più agevolazioni per lavori su grondaie, cavi, pluviali
La formulazione di partenza della legge includeva ogni tipo di intervento sulla facciata e su qualsiasi suo elemento. La revisione della norma esclude invece cavi, pluviali, impianti di ogni tipo (ad esempio l’eliminazione di antenne e la realizzazione del relativo impianto centrale) , infissi, portoni e cancelli, limitando l’agevolazione agli interventi “sulle strutture opache della facciata (i muri), su balconi o su ornamenti e fregi”.
Per tutti gli interventi esclusi resta comunque valido l'Ecobonus, in caso di infissi e serramenti, o il Bonus ristrutturazione.
Aree urbane ammesse
Se prima i lavori potevano avvenire su qualsiasi tipo di immobile, appartamento privato, condominio, villa, edificio, qualunque fosse la zone di ubicazione, di fatto non sarà possibile usufruire della detrazione per gli edifici situati in alcune aree a bassa intensità di urbanizzazione.
Gli edifici ammessi sono invece quelli che si trovano in “zona omogena” A o B, quindi la maggioranza, mentre rimangono fuori le zone C, “aree destinate a nuovi complessi insediativi”.
Obiettivo della norma è infatti, come visto sopra, “cambiare aspetto alle città”.
L’obbligo di comunicare i lavori all’Agenzia delle Entrate
Prima dell’inizio dei lavori è fatta disposizione di darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate, dove indicare tutti i dati relativi all’immobile e alla ditta che eseguirà i lavori.
Lo sconto fiscale per i lavori dal 2019
È questa l’altra novità importante che riguarda il Bonus facciate, perché chi ha iniziato i lavori quest’anno, o ne ha ricevuto l’approvazione, potrà ottenere il bonus e suddividerlo in dieci anni nelle dichiarazioni dei redditi a partire dal 2020.
Il mutuo giusto per realizzare i lavori
Affrontare un intervento sulla facciata di casa con un mutuo può essere la soluzione per non far pesare la spesa sul bilancio famigliare. Un mutuo ristrutturazione ai tassi attuali consente di spalmare la somma sostenuta, tenendo conto anche che la detrazione fiscale si divide sui 10 anni, e non risentirne. Tra i migliori mutui ristrutturazione che ogni giorno il comparatore MutuiOnline.it mette a disposizione, è possibile individuare la soluzione giusta per ogni differente profilo di mutuatario.
Per fare un esempio, il 16 dicembre il miglior mutuo a tasso fisso per una richiesta di 50.000 euro a 15 anni (40enne della provincia di Roma per un immobile del valore di 200.000 euro), è Mutuo a Tasso Fisso Online di Banca Sella. La rata mensile è di 293,78 euro al Tasso Fisso e finito di 0,75% e Taeg 0,98%, condizioni promozionali valide sono attraverso il portale MutuiOnline.it e per richieste online.
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