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Detrazioni mutuo casa 2019: i documenti necessari

19/05/2019
Detrazioni mutuo casa 2019: i documenti necessari

L’Italia è tra le nazioni europee che vantano la maggior percentuale di proprietari di appartamento. “Il mattone” è, da sempre, ai vertici delle priorità degli italiani, che – malgrado gli anni di crisi economica – continuano a guardare all’investimento immobiliare come tra i desideri più ambiti.

Secondo il Rapporto Coop 2017, 4 italiani su 5 sono proprietari di un appartamento. Ci supera solo la Spagna, la cui percentuale di cittadini proprietari di almeno un’unità immobiliare rappresenta il 78,2 della popolazione, che supera la nostra percentuale - abbastanza stabile - pari al 72,9%.

I motivi a monte della scelta di questo tipo di investimento sono molti. Scandagliando sulle motivazioni che spingono gli italiani a investire nel mattone, oltre a una tradizione radicata, vi è il desiderio di non disperdere il denaro utilizzato per pagare l'affitto mensile, che può invece esser convertito nella rata di un mutuo casa. Sta di fatto che le richieste di mutui aumentano, come abbiamo recentemente riportato in "Crescono le richieste di nuovi mutui, conferma del risveglio del tasso indicizzato".

A parte queste due considerazioni, la casa di proprietà è un bene rivendibile, e che – col tempo e malgrado le fluttuazioni del mercato immobiliare – può diventare una risorsa economica che acquista valore.

Inoltre, nel nostro paese – pur a fronte di imposizioni fiscali che erroneamente sono ritenute troppo onerose – esistono diverse agevolazioni fiscali, che permettono risparmi per chi acquista l’abitazione che rappresenta il luogo dove si andrà ad abitare, la cosiddetta “Prima casa”. Conoscerle può essere utile per chi si appresta al grande passo di voler acquistare l’appartamento dei sogni e per la vita.

Di seguito, una panoramica su tutte le detrazioni fiscali attive attualmente.

Detrazioni mutuo casa: cosa sono?

Iniziamo col comprendere meglio il significato delle detrazioni per il mutuo della casa. Si tratta, in estrema sintesi, di detrazioni fiscali del 19% sugli interessi passivi e sui cosiddetti oneri accessori, calcolabili fino a un massimo di 4000 euro. In soldoni, significa una detrazione fiscale fino a 780 euro, da  inserire nella dichiarazione dei redditi.

Una cosa interessante da sapere: poiché il tetto massimo, stabilito in 4000 euro, è complessivo, nel caso in cui si decidesse di intestare la casa a entrambi i coniugi, ognuno di essi potrà portare in detrazione la propria quota, suddivisa secondo la percentuale di titolarità.

Come portare in detrazione le spese del mutuo

Passiamo alla parte pratica e più interessante: come si portano in detrazione le spese del mutuo. Innanzitutto, l’appartamento deve essere intestato a chi accende il mutuo. Significa che, nel caso in cui la casa sarà abitata da una coppia di coniugi, ma il mutuo viene acceso da una terza persona – come per esempio uno dei genitori – non è possibile rientrare in questa agevolazione fiscale. Inoltre, la detrazione fiscale è dedicata a soggetti facenti parte della Comunità Europea, da almeno 12 mesi prima o dopo l’acquisto dell’unità immobiliare che, in ogni caso, dovrà essere adibita – entro un anno dalla concessione del mutuo – ad abitazione principale.

Detto questo, passiamo alla presentazione della domanda.

Documentazione necessaria per accedere alle detrazioni fiscali mutuo casa

Come scritto in precedenza, le agevolazioni saranno calcolate sugli interessi passivi e sugli oneri accessori.

Per interessi passivi, s’intendono gli interessi applicati dall’istituto di credito che eroga il mutuo come forma di compenso per aver accettato l’erogazione di quanto necessario ad acquistare l’immobile.

La cifra si individua cercandola sul documento del piano di ammortamento di cui si riceve copia alla stipula del contratto di mutuo. Non solo: questi interessi, suddivisi in quote, sono riportati anche sulle quietanze che si ricevono ogni qualvolta viene pagata la rata del finanziamento per la casa.

Per quanto concerne, invece, gli oneri accessori, questi comprendono le spese notarili, le imposte catastali, di registro e ipotecarie, ed eventuali spese sostenute per il giudice tutelare, in caso di procedure concorsuali riscontrate all’atto dell’acquisto. Non basta, perché tra gli oneri accessori troviamo anche le spese di istruttoria della pratica, la perizia tecnica, eventuali penali in caso di estinzione anticipata del mutuo e, per finire, eventuali oneri in caso di pagamento in contanti, la cosiddetta “provvigione per scarto rateizzato”.

Ecco, quindi, la lista di documenti necessari, da consegnare al proprio commercialista di fiducia o al CAF:

  •          Quietanze relative alle rate di mutuo pagate nell’anno in corso in relazione alla dichiarazione  dei redditi
  •          Certificato di residenza
  •          Copia del contratto del mutuo
  •          Copia del contratto di acquisto della casa

ATTENZIONE: l’assicurazione sull’immobile non è oggetto di detrazione fiscale

Trovare online il miglior mutuo 

Compreso il funzionamento di questa detrazione fiscale, è arrivato il momento di rilassarsi e procedere con la ricerca del mutuo migliore secondo le proprie esigenze. Il web offre, tra le tante cose, l’opportunità di poter verificare in poco tempo anche questo tipo di dato.

Come? Affidandosi a un comparatore di mutui, come quello proposto da MutuiOnline.it.

I dati da inserire sono pochi, e con un click si riceve la comparazione dei mutui tra cui scegliere la soluzione migliore per le proprie esigenze.

A cura di: Emilia Urso Anfuso

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