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Continua a crescere, secondo le rilevazioni Crif a novembre, la domanda di mutui: +21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un trend che conferma il positivo andamento già riscontrato lo scorso mese.
Ottobre mese migliore per la domanda di mutui: +22% rispetto al 2013, il dato migliore realizzato negli ultimi cinque anni. Un peso importante del dato è da attribuire al sempre più importante aumento di richieste di surroghe.
I dati dell’Osservatorio MutuiOnline ad ottobre confermano il trend positivo delle surroghe e, contemporaneamente, evidenziano un nuovo fenomeno: aumentano le richieste di mutui a tasso fisso, diminuiscono considerevolmente gli importi.
L’acquisto della prima casa è il motivo principale di richiesta di un mutuo (più dell’80%). Più del 43% dei mutuatari ha scelto un tasso variabile puro. La durata media: circa 24 anni. Importo medio: circa 108.900 €.
Con l’arrivo dell’autunno, non si arresta l’ “onda verde” di richieste di surroghe, grazie anche al Decreto Bersani. Con i tagli ai tassi della Bce i mutui prima casa potrebbero tornare ad essere interessanti.
In crescita il mercato immobiliare nel primo trimestre del 2014. Aumento dei mutui concessi dalle banche, crescita della domanda del credito, miglioramento del clima di fiducia. La conferma arriva dall'Ufficio Studi Gabetti.
Uno sviluppo positivo che non era ritenuto possibile dagli analisti fino a qualche mese fa, quando l'Europa si trovava ancora nel bel mezzo della crisi. Ora può garantire un calo importante delle rate dei mutui a tasso variabile.
L’Istat conferma la diminuzione dei prezzi delle case anche nel secondo trimestre del 2014, sia per le abitazioni esistenti che per quelle nuove. Ad agevolare l’acquisto anche l’aumento di quasi il 30% dell’erogazione dei mutui.
Segnale positivo per il mercato immobiliare nelle città capoluogo. Bene anche le più grandi, con Firenze, Bologna e Genova che registrano oltre il 10%. In flessione i Comuni e i settori terziario e commerciale.
Il mercato dei mutui reagisce bene al taglio dei tassi intrapreso a inizio settembre dalla Banca centrale europea: le offerte per acquistare casa o sostituire il mutuo hanno tassi sempre più bassi...
Secondo una recente analisi di Confartigianato, il Fisco opprime il mercato immobiliare italiano, dove le tasse sono più alte che negli altri Paesi europei, così come il costo dei mutui. Compravendite comunque in aumento.
Il tasso di default sui mutui si riduce di un decimale, attestandosi all'1,9%. Un calo lieve, ma che si lega ad altri dati positivi che sembrano a loro volta prefigurare una certa ripresa del mercato immobiliare nel nostro paese.
Secondo l’ultimo Osservatorio sul mercato di MutuiOnline.it anche a maggio si conferma la diminuzione dei tassi di interesse applicati ai mutui. Contemporaneamente si registra un aumento delle sostituzioni e surroghe.
Più di 610.000 in Italia i divorziati che continuano a pagare il mutuo sulla casa coniugale. Un dato significativo, che porta alla luce non solo il cambio nello standard di vita ma anche il peggioramento delle condizioni economiche post separazione.
Il “City Momentum Index”, sintesi dell’analisi della società di consulenza JLL, rivela quali sono i mercati immobiliari più dinamici in Europa. Scopriamo le città del futuro dove investire nel mattone.
Il mercato immobiliare sembra dare cenni di ripresa e, di conseguenza gli Istituti bancari propongono prodotti sempre più concorrenziali. Il cavallo di battaglia sembra essere ora il mutuo a tasso variabile.