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Crif: impennata delle domande di mutui a novembre

Pubblicato il 29/12/2014

Aggiornato il 20/10/2017

Crif: impennata delle domande di mutui a novembre

Un vero e proprio boom di richieste di mutui. Le famiglie italiane sembrano aver riacquistato fiducia nel mercato e ricominciano ad investire. Lo confermano le rilevazione Crif a novembre 2014 che evidenziano un aumento del 21% della domanda di mutui rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che conferma i positivi segnali già evidenziati nel mese di ottobre, quando addirittura si è registrato l’incremento più rilevante degli ultimi cinque anni.

Cresce il numero di domande, ma diminuisce l’importo medio: circa 124.245 euro, -2,4% rispetto allo scorso anno. Si opta, se si può, per classi di importo contenute, dai 75.000 ai 100.000 euro. Si conferma inoltre la preferenza degli italiani per gli investimenti di medio-lungo periodo: la durata dei mutui che va per la maggiore è mediamente di 25 - 30 anni, il 26,9% del totale delle domande.

Nella distribuzione delle domande di mutui gli italiani optano tendenzialmente per le classi di importo al di sotto dei 75 mila euro e comprese tra i 75 mila e i 100 mila euro. Mentre, relativamente alla durata dei mutui richiesti, la classe tra i 25 e i 30 anni è ancora una volta quella maggioritaria, con una quota pari al 26,9% del totale.

Un fenomeno che va a ricollegarsi in maniera molto forte con due trend del settore immobiliare già evidenziati nei mesi precedenti. Da un lato la tendenza del sistema bancario a mettere a punto soluzioni per incentivare le erogazioni di credito, con offerte particolarmente allettanti per quanto concerne lo spread. Dall’altro la contrazione del mercato immobiliare, che seppur in situazione di stallo apparente, permette agli aspiranti acquirenti di beneficiare di prezzi degli immobili particolarmente vantaggiosi.

Nel terzo trimestre 2014 gli spread sono scesi fino all’1,95%, con un calo totale del 25% rispetto all’anno precedente. Una diminuzione che non desta stupore, date le recenti politiche monetarie della Bce, che hanno portato i tassi al livello storico più basso di sempre. 

Analizzando l’Euribor al 30 Novembre 2014, abbiamo una situazione particolarmente significativa:

    • a 1 Mese: 0,020% in diminuzione dello 0,194% dal valore di inizio anno;
    • a 3 Mesi: 0,082% in diminuzione dello 0,204% dal valore di inizio anno;
    • a 6 Mesi: 0,180% in diminuzione dello 0,211% dal valore di inizio anno;
    • a 12 Mesi: 0,331% in diminuzione dello 0,224% dal valore di inizio anno.

Dati che si riscontrano concretamente nelle proposte al mercato dei principali istituti di credito.

Volendo confrontare alcune offerte presenti sul comparatore MutuiOnline al 29 dicembre, sui prodotti a tasso variabile, per un importo di 100.000 in 25 anni (valore immobile 200.000 euro), abbiamo una rata mensile di 415,63 euro con Mutuo Valore Italia di Unicredit, 417,75 euro con Domus Mutuo Variabile di Intesa SanPaolo, 420,16 euro con Hello!Home Variabile di Hello Bank! e per il mutuo variabile di BNL.

Interessanti anche le offerte di surroghe, che hanno registrato un’impennata da luglio in poi. Sempre attraverso il confronto su MutuiOnline, le offerte più vantaggiose, per la surroga di un importo di 100.000 euro in 25 anni, sono: Domus Mutuo Variabile di Intesa SanPaolo con una rata mensile di 417,75 euro, TrasformaMutuoBNL e Hello!Home variabile di Hello Bank! con una rata mensile di 420,16 euro, RI-Mutuo verso casa di Credem con una rata mensile di 423,34 euro.

A cura di: Alessia De Falco

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