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La migliore stagione dei mutui

25/11/2014
La migliore stagione dei mutui

Ha aperto bene la stagione autunnale dei mutui che nel suo primo mese, ottobre, ha registrato un +22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta del dato migliore realizzato negli ultimi cinque anni, l’aumento più elevato mai registrato dal 2009.

Lo dice il Barometro CRIF, lo strumento di analisi che fornisce informazioni sui finanziamenti erogati nel mercato retail del nostro Paese, raccogliendo in questo caso i dati di più di 77 milioni di posizioni creditizie aperte.

Il dato aggregato relativo alla domanda di mutui nei primi dieci mesi del 2014 è invece inferiore, pari a +13% rispetto al 2013. Tuttavia la percentuale perde valore se si confronta l’aumentato trend dell’anno in corso con quello che ha caratterizzato il mercato dei mutui nel periodo precedente il 2011-2012, quello prima della vera crisi del mercato: basti pensare che i primi 10 mesi di questo anno diventano un meno 47,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.

L’aumento rilevato nel periodo di ottobre è riferito al credito realmente erogato e alle istruttorie formali, ma bisogna considerare che un peso importante del dato è da attribuire al sempre più importante aumento di richieste di surroghe, incoraggiato dagli spread sempre più convenienti offerti dalle banche.

Il Barometro CRIF ci aggiorna anche sull’importo medio dei mutui erogati, che risulterebbe invece in calo rispetto allo scorso anno: 124.174 euro nel 2014 contro 127.523 euro nel 2013. Meno 2,6%, che se confrontato con il 2008, aumenta il suo divario: meno 10,3%.

Differenti le cause della riduzione dell’importo medio richiesto. La delicata e sofferta congiuntura economica, che induce a una maggiore cautela, prima di tutto, ma anche i prezzi in calo degli immobili, che inevitabilmente necessitano di finanziamenti più contenuti.

Relativamente all’importo, le fasce che hanno fatto registrare l’aumento più interessante sono quella inferiore ai 75.000 euro e quella ricomprese tra i 100.000 e i 150.000 euro. Rispettivamente 28,3% e 28,6% del totale dei mutui. Il periodo di tempo maggiormente richiesto è quello nella fascia 10-15 anni, con un +0,6 rispetto al 2013 e la classe 25-30 anni che, pur se la più richiesta, registra un meno 1,1%.

E infine l’età dei richiedenti: il 34,7% ha tra i 35 e i 44 anni. Il 27,6% ha tra i 25 e i 34 anni.

Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF, commenta così i risultati della ricerca: “La fase peggiore del mercato è ormai alle spalle ma l’offerta da parte degli istituti di credito continuerà a essere condizionata dall’esigenza di tenere attentamente sotto controllo la qualità dei crediti erogati. Gli operatori del settore, in particolare, per continuare a essere competitivi dovranno mettere in campo adeguate strategie di gestione del rischio, migliorare ulteriormente l’efficienza operativa, valorizzare sempre più la relazione con il cliente e sfruttare al meglio tutte le opportunità legate al crescente utilizzo della tecnologia nei servizi finanziari e nei sistemi di pagamento”.

A cura di: Paola Campanelli

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