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Mutui: le banche tornano a tagliare i tassi

L’avvisaglia di crisi che ha recentemente raggiunto la nostra economia è stata in fin dei conti benevola per i tassi dei mutui. Quasi immediata, la reazione della Bce non ha tardato a far rientrare gli aumenti, annunciando il ricorso a qualsiasi strumento fosse utile per sostenere la crescita economica dei paesi europei in difficoltà, Italia inclusa.
Una politica protettiva che ha avuto come conseguenza il calo dei valori sui mercati europei, l’Eurirs in prima battuta, sceso di mezzo punto in sei mesi quasi a compensare l’aumento degli spread praticati l’estate scorsa da molte banche. L’indice Irs, sulla base del quale viene calcolato il nostro tasso fisso, ha nel giro di poco tempo perso punti e i tassi fissi sono tornati a segnare i valori minimi, intorno all’1,50% quelli più convenienti per i mutui a 20 anni.
Quanto durerà ancora la magia dei tassi bassi?
Non troppo a lungo, verrebbe da dire. Ma la stessa cosa avevamo detto quando si erano toccati i minimi storici, circa tre anni fa, con l’Irs a 20 anni che viaggiava intorno allo 0,93%. E se quei valori sono con molta probabilità difficili a ripetersi perché sarebbero indicativi di una pericolosa recessione, ci si sta andando molto vicino. A sentire Mario Draghi, uno stato di grazia che si prolungherà almeno fino alla fine del 2019 e che riguarda non solo il nostro Paese, ma l’Europa in generale, mentre anche gli Stati Uniti hanno rinunciato al piano di aumenti dei tassi annunciato di recente.
Le banche che hanno abbassato i tassi
Secondo le indagini comparative di MutuiOnline.it, il portale che mette a confronto le migliori occasioni di mutuo sul mercato, il primato degli “aggiustamenti” dei tassi spetta a IWBank, attualmente la prima nella lista degli istituti che propongono mutui più convenienti. Sarebbe di 29 centesimi di punti la correzione da gennaio a aprile, con taglio sulla rata mensile di 14 euro (da 485 a 471 euro e Taeg dell’1,38%, su un mutuo a 20 con loan-to-value del 50%). Anche se sembra irrilevante, il risparmio va evidentemente moltiplicato per 12 mesi e poi ancora per i 20 anni.
Il beneficio c’è stato anche sulle durate trentennali, con IWBank ancora in testa agli istituti di credito più convenienti e un ribasso di 25 centesimi di punti, arrivando all’1,81% dal 2,06%, e un risparmio di 12 euro sulla rata mensile (dati MutuiOnline.it).
La situazione dei tassi variabili
Contro l’andamento irregolare dei tassi fissi degli ultimi mesi, il livello dei tassi indicizzati è invece rimasto tendenzialmente stabile, talvolta con aggiustamenti verso l’alto nel caso delle scadenze trentennali e in conseguenza al fatto che gli stessi tassi variabili non avessero subito alcun rialzo nei mesi che invece erano stati critici per i tassi fissi. Ad esempio, Webank ha portato il tasso finito dallo 0,72% allo 0,97% e la rata da 446 a 457 euro. Si tratta comunque di ritocchi sempre decisi dalle banche, poiché Euribor a 1 e 3 mesi viaggiano in negativo ormai da anni, fermi rispettivamente al -0,31% e -0,36%.
Come scriviamo in “Mutui: è caccia allo spread migliore”, a reagire alla crisi e alle turbolenze dei mercati verificatesi a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, sono stati i gruppi bancari più grossi, quelli stessi che fino a un anno prima avevano condotto politiche aggressive di prezzo, a suon di sconti e tassi ai minimi. Gli aumenti di spread di queste ha consentito margine di manovra agli istituti più piccoli, che ne hanno approfittato per competere con i loro prezzi invariati. Ed è questo il motivo per cui attualmente a scalare la classifica dei più convenienti ci sono proprio le banche più piccole.
Per verificarlo, basta fare una simulazione sul portale MutuiOnline.it, che fornisce quotidianamente la lista con il mutuo migliore del giorno, insieme alla possibilità di calcolarsi la migliore opportunità di finanziamento e ricevere un’offerta personalizzata e una consulenza sulla base delle personali esigenze.
Solo a titolo di esempio, al 29 di aprile per una somma di 100.000 euro a 20 anni e un valore della casa pari a 200.000 euro, un 35enne di Milano avrà come occasione migliore quella offerta da IWBank. La rata mensile sarà di 475, 68 euro al Tasso Fisso dell’1,35% (IRS + 0,40%) e Taeg 1,48%. Il vantaggio di questo mutuo è che non ci sono spese di perizia e gestione, perché si gestisce completamente online. Da corrispondere solo il costo dell’istruttoria per 600,00 euro.
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