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Mercato immobiliare: transazioni in calo ma aumenta la potenziale domanda di acquisto

Pubblicato il 22/04/2019

Aggiornato il 11/09/2020

Mercato immobiliare: transazioni in calo ma aumenta la potenziale domanda di acquisto

Malgrado il perdurare della crisi economica, il settore immobiliare non ha avuto grandi ripercussioni. Ma qual è la situazione attuale? Possiamo verificarlo anche attraverso l’analisi dell’ultimo Osservatorio sul mercato immobiliare redatto da Nomisma, un’agenzia indipendente che si occupa di analisi e consulenza economica alle imprese e per le istituzioni, da circa 30 anni.

Se nel corso del 2018 il flusso di compravendite aveva fatto registrare un aumento pari a +5,6%, verso fine anno, dopo la ratifica del DEF – Documento di Economia e Finanza – si è assistito a una sorta di frenata che ha fatto presagire un’inversione di rotta per il 2019.

Cerchiamo di comprendere meglio la situazione.

La situazione attuale nel settore immobiliare

I dati da prendere in considerazione per analizzare lo stato dell’arte del settore immobiliare sono di diversa natura e appaiono anche abbastanza prevedibili: sono poche le misure per la crescita economica del paese inserite nel DEF, le quotazioni di mercato sono diminuite, le banche sono meno inclini a concedere mutui e il PIL è in frenata.

Sono tutti elementi, questi, che hanno operato un calo di fiducia nei consumatori ma anche degli operatori del settore immobiliare, e non fanno presagire risultati - a breve e medio termine - simili a quelli registrati nel 2018.

Di conseguenza anche le banche, dovendo affrontare una situazione economica poco chiara e che allo stato attuale non fornisce elementi utili per poter analizzare la situazione sul lungo periodo, preferiscono rischiare meno e tornano a essere più selettive per ciò che concerne la concessione dei mutui.

La maggior prudenza da parte delle banche ha come conseguenza diretta una minore percentuale delle transazioni di acquisto nel settore residenziale. È il solito cane che si morde la coda: se coesistono più elementi a sostegno dell’insicurezza generale in campo economico, la battuta di arresto è l’unica previsione coerente.

Prezzi in discesa e minore accesso al credito: ecco perché si vende meno

A parte gli elementi appena sviscerati, è necessario anche riflettere su un altro punto fondamentale: il calo dei prezzi degli immobili. Pur avendo registrato, lo scorso anno, un rialzo percentuale non di poco conto nelle compravendite, oggi non appare sicuro che l'andamento procederà sulla stessa linea.

Il minor accesso al credito, unito alla diminuzione delle quotazioni medie, rischia di diventare una miscela detonante e di creare stagnazione in tutto il comparto. Da un lato i consumatori vorrebbero poter acquistare, anche attratti dalla possibilità di ottenere quotazioni più vantaggiose, ma spesso si trovano la strada sbarrata da parte degli istituti finanziari che non concedono l’accesso al credito, dall’altro lato i proprietari di unità immobiliari tendono ad aspettare tempi migliori, nella speranza che qualcosa accada e faccia risalire il valore degli appartamenti.

Potenziale domanda d’acquisto in crescita

Eppure esiste una potenziale domanda d’acquisto davvero interessante se si pensa che – dati riferiti al 2018 – circa 2,6 milioni di famiglie ambiscono a poter acquistare una casa, sia per migliorare la condizione abitativa – questo dato interessa 1,7 milioni di famiglie - sia per investimento o acquisto della seconda casa familiare. In questa seconda tipologia l’identikit del potenziale acquirente è di profilo medio-alto: nucleo familiare monocomponente, con condizione lavorativa prevalentemente stabile e con reddito da lavoro fino a 1800 euro mensili.

Rispetto al 2017, in cui la manifestazione d’interesse di acquisto era pari a +6,1%, nel 2018 questo indice è salito a +15,4%. Una situazione paradossale: aumenta la potenzialità delle transazioni immobiliari ma cala il volume di affari a causa della previsione di congiunture economiche poco rassicuranti per il futuro.

Sarà, però, proprio questo l’elemento che farà risorgere il mercato immobiliare: malgrado la crisi economica, le incertezze in politica, il PIL in frenata e le banche poco inclini a concedere mutui, saranno proprio i consumatori a risollevare il settore.

Ottenere un mutuo? Un sogno possibile

Ottenere un mutuo – oggi – non è una prospettiva irraggiungibile. Oltretutto, dalla BCE giungono notizie incoraggianti per ciò che riguarda i tassi di interesse, che per il 2019 si manterranno stabili con, addirittura, una flessione per il tasso fisso come approfondito nella news "Mutui: a sorpresa scende ancora il tasso fisso".

Dopo la chiusura del capitolo Quantitative Easing, l’ombrello finanziario ideato da Mario Draghi e che ha permesso anche all’Italia di poter avere una certa garanzia di stabilità economica, si era temuto per il peggio. Ecco arrivare, invece, una nuova ventata di certezze, dovuta a una serie di prestiti alle banche europee concessi a tassi d’interesse prossimi allo zero.

Quest’afflusso di nuova linfa permette quindi di poter guardare al futuro con maggiore positività.

Valutare l’opportunità di accendere un mutuo per concretizzare il desiderio di acquistare casa non solo è possibile ma è reso semplice da Mutuionline.it che offre anche la possibilità di restare aggiornati sulle migliori offerte di mutuo del giorno.

Inserendo pochi dati si può valutare l’accesso al credito che potrà materializzare la casa dei sogni.

Semplice, veloce, possibile.

A cura di: Emilia Urso Anfuso

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