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Mercato immobiliare e mutui: il bilancio del 2018

08/04/2019
Mercato immobiliare e mutui: il bilancio del 2018

Anche lo scorso anno il mercato immobiliare residenziale si è caratterizzato per il rapporto controverso tra numero di compravendite e trend dei prezzi.

L’Agenzia delle Entrate ha stimato circa 580 mila transazioni, con un aumento del 6,7% rispetto al 2017 e di circa 160 mila scambi rispetto a quanto rilevato nel 2014, il primo anno in cui si è registrata una ripresa dopo il periodo di crisi economica che ha interessato il settore. 

Il trend crescente non ha però riguardato i valori di scambio, che nel 2018 hanno continuato a diminuire, seppur in modo più contenuto rispetto agli anni precedenti. Secondo il CRIF RES, la riduzione complessiva dei prezzi è stata dell’1,4% rispetto ai 12 mesi precedenti, mentre nelle sole città metropolitane l’Osservatorio Immobiliare di Nomisma ha misurato un -0,9%, una percentuale negativa che è stata limitata dalle performance positive di Milano, Bologna, Firenze e Venezia. 

Bene le nuove case

Una ripresa dei prezzi ha riguardato invece le case di nuova costruzione, che secondo le rilevazioni dell'Istat hanno fatto registrare +1,6% nei primi sei mesi del 2018 e +1,4% nel successivo terzo trimestre. Buoni anche i numeri delle vendite, che come riportiamo nella news “Immobiliare, vendite e prezzi in ripresa per il nuovo”, nei primi nove mesi hanno registrato +9,4% nei comuni più grandi.

Le nuove case piacciono anche perché realizzate nell’ottica del risparmio energetico. Le abitazioni nelle categorie energetiche più elevate (classe A e A+) consentono infatti di ridurre le dispersioni e consumare meno energia, con conseguente taglio dei costi in bolletta. In più possono risultare convenienti anche nell’eventuale stipula di un mutuo, poiché alcuni intermediari del credito presentano condizioni più vantaggiose a chi ha una maggiore attenzione per la classe energetica dell’immobile. A questo proposito, ricordiamo gli oltre 40 istituti europei (di cui 9 italiani) che lanceranno quest’anno i mutui verdi, finanziamenti con tassi di interesse più bassi. “I mutui green”, spiega Paolo Foà Eliezer, della Corporate & investment banking markets Italy di UniCredit, “saranno molto importanti per famiglie e imprese. La convenienza, in particolare per i nuclei familiari, sarà quella di un taglio della bolletta energetica e una casa più confortevole. Ogni singola banca deciderà poi le forme di finanziamento alle imprese che eseguono i lavori”.

La situazione sui mutui

Le richieste nel 2018 sono state sostanzialmente stabili rispetto al 2017, anche se con una progressiva riduzione delle surroghe. Sul fronte delle nuove erogazioni, gli ultimi dati della Banca d’Italia hanno misurato +10% nel terzo trimestre e +7,6% nel secondo trimestre, mentre nei primi tre mesi si è assistito a una contrazione del 6,2%.

Buone le previsioni sui tassi con la rassicurazione da parte della Banca Centrale Europea: i tassi di interesse si manterranno vantaggiosi fino alla fine dell’anno “e in ogni caso finché necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”.

Come fare per scegliere il mutuo migliore?

Il consiglio è cercarlo su MutuiOnline.it, il portale che offre le offerte più convenienti di oltre 46 istituti partner. In alternativa, MutuiOnline.it mette a disposizione la sezione mutuo migliore del giorno, con la possibilità di scegliere tra i diversi tassi o le varie finalità del finanziamento.

Un esempio di migliore mutuo a tasso variabile

La soluzione più conveniente al 5 di aprile per un generico utente (acquisto prima casa, impiegato 35enne residente a Milano, reddito di 2.600 euro mensili, importo richiesto di 100.000 euro, valore immobile 200.000 euro, piano di rimborso a 30 anni) è quella di Credem. Mutuo Tasso Variabile prevede una rata mensile di 294,2 euro, Tasso Fisso 0,39%, Taeg dello 0,69% e spese di perizia e istruttoria per 280 e 1.200 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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