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Mutui: richieste verso piani di rimborso più lunghi

22/03/2019
Mutui: richieste verso piani di rimborso più lunghi

Ancora un mese incerto per le domande di mutuo, che a febbraio scorso hanno registrato una riduzione del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il dato è stato rilevato da CRIF (Centrale Rischi Finanziari), che ha effettuato le misurazioni basandosi su vere e proprie istruttorie formali e non su semplici preventivi online. Il trend al ribasso era già cominciato a dicembre del 2018 (-0,2% rispetto a 12 mesi prima), un calo che si è fatto più marcato dal mese di gennaio del nuovo anno (-6,4%). Alla base del fenomeno, il ridimensionamento dell’incidenza delle surroghe, e un ritorno a un andamento più organico del mercato che torna ad essere dominato dai mutui prima casa.

“In questo inizio d’anno”, spiega Simone Capecchi, executive director di CRIF, “prosegue il calo delle richieste di nuovi mutui e surroghe registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF ma, in parallelo, continua la crescita dell’importo medio richiesto. Si tratta di due facce della stessa medaglia, che trovano spiegazione nel progressivo ridimensionamento dell’incidenza dei mutui di sostituzione, già iniziato nel corso degli anni precedenti”.

Si scelgono soprattutto mutui oltre i 25 anni

Per quanto riguarda la distribuzione dei mutui per classe di durata, quasi un quarto degli italiani opta per piani di rimborso tra i 26 e i 30 anni, saliti al 24,9% del totale (+2,2% rispetto al febbraio del 2018). Quasi il 75% delle domande riguardano ammortamenti superiori ai 15 anni, mentre è sempre bassa la quota di chi sceglie una durata fino a 60 mesi, solo lo 0,6% della domanda totale.

Ancora un aumento per l’ammontare richiesto

L’importo medio sale senza sosta da quasi tre anni, e lo scorso mese ha toccato quota 129.702 euro, una cifra più alta del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2018. Il 29,3% dei futuri mutuatari sceglie un importo compreso tra i 100 e i 150.000 euro, seguito da chi richiede somme fino a 75 mila euro per il 25,4%.

Finanziamenti ancora convenienti

Nella news “Costi dei mutui: un inizio anno ancora ai minimi” abbiamo evidenziato che il costo del denaro è ancora molto basso, una caratteristica che rende possibile alle banche proporre delle offerte molto vantaggiose. Per quanto riguarda il livello dei tassi per gli indici di riferimento dei mutui a rata variabile e fissa, si nota che l’Euribor è fermo a segnare -0,31% (tasso a 3 mesi) e -0,37% (tasso a 1 mese) mentre l’Eurirs a 20 anni registra l’1,11% (13 marzo 2019) contro l’1,54% dello stesso periodo del 2018.

Confronta le offerte prima di richiedere un mutuo

Gli utenti che intendono stipulare un nuovo mutuo o surrogare quello vecchio, possono servirsi delle soluzioni confrontate su MutuiOnline.it, il portale online che individua i migliori finanziamenti sul mercato del credito, mettendo a disposizione sia il form per effettuare una simulazione di un mutuo personalizzato, sia la sezione dei migliori mutui, aggiornata ogni 24 ore con le offerte più convenienti del giorno.

Due esempi possono aiutare a capire le condizioni dei prestiti per la casa confrontanti sul sito. Ipotizzando al 13 marzo 2019 la richiesta di un quarantenne della provincia di Milano (acquisto di una prima casa da 250.000 euro, finanziamento di 135.000 euro, piano di rimborso di 20 anni), la soluzione a tasso variabile che vince in convenienza è di IW Bank. Mutuo a Tasso Variabile Semprelight prevede una rata da corrispondere mensilmente di 611,87 euro al Tasso dello 0,85% e Taeg 0,87%. Il vantaggio riguarda la presenza delle sole spese di istruttoria, pari a 600 euro; in più, lo spread applicato al finanziamento decresce di 5 punti base (pari a 0,05%) ogni 5 anni a partire dall’inizio del quinto anno.

Per il tasso fisso, è Credem a proporre la soluzione più vantaggiosa. La rata da corrispondere mensilmente è di 639,09 euro (Tan 1,3%, Taeg 1,59%), con i costi di istruttoria e perizia che ammontano rispettivamente a 1.350 e 280 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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