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Case: quelle nuove continuano ad apprezzarsi

Pubblicato il 15/01/2019

Aggiornato il 06/12/2019

Case: quelle nuove continuano ad apprezzarsi

Terzo trimestre del 2018 in chiaroscuro per i valori delle case, una condizione da attribuire al diverso andamento tra il comparto residenziale del nuovo e quello dell’usato. Lo dicono le rilevazioni dell’Istat, secondo cui i prezzi delle abitazioni di seconda mano sono diminuiti dell’1,3% rispetto al periodo aprile-giugno dello stesso anno, contro un +1,4% fatto segnare dalle costruzioni recenti.

Il maggior numero delle case usate ha influito sul valore generale dell’Ipab (Indice dei prezzi delle abitazioni), che tra luglio e settembre è calato dello 0,8%. In media, nei primi tre trimestri del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017, i prezzi delle abitazioni sono scesi dello 0,6%: il dato racchiude ancora una volta dinamiche di segno opposto tra i valori delle case di seconda mano (che pesano per oltre l’80% sul dato complessivo), calati dell’1%, e quelli delle costruzioni nuove, che risultano in crescita dell’1,2%.

Uno sguardo alle compravendite

Gli ultimi dati ufficiali dell’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate), sempre relativi al terzo trimestre del 2018, riportano un mercato residenziale particolarmente attivo, con gli scambi di nuove case saliti a 130.609 compravendite, il 6,7% in più rispetto allo stesso periodo scorso anno. I progressi risultano più marcati nei comuni minori, +7,4%, contro il +5,5% dei capoluoghi di provincia. Ricordiamo che la dinamica positiva permane da diversi anni, con le vendite che sono in recupero quasi ininterrotto dal 2014.

Previsioni per il 2019

Gli esperti del settore prevedono un moderato aumento delle transazioni, che dovrebbero attestarsi poco sotto le 600 mila unità, mentre i prezzi tenderanno a stabilizzarsi in un numero sempre maggiore di zone.

Finanziare l’acquisto converrà anche quest’anno?

La decisione della Banca centrale europea di lasciare invariato il costo del denaro, nonostante la fine del Quantitative Easing, dovrebbe mantenere bassi i tassi sui mutui.

Le rilevazioni di inizio anno dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, riportate nella news “Tassi ancora in discesa, ma vince il fisso”, dicono che l’Eurirs a 20 anni ha registrato a dicembre l’1,40%, contro l’1,45% di novembre e l’1,51% di ottobre, mentre l’Euribor a 1 mese è ancora stabile al -0,37%.

Un esempio di mutuo conveniente

Ricordiamo che per trovare il mutuo migliore basta affidarsi a MutuiOnline.it, il portale leader nel settore delle comparazioni in grado di offrire la soluzione più vantaggiosa per ogni differente profilo di mutuatario. Ad esempio, per la generica richiesta di un impiegato 40enne residente a Roma (interessato a un prestito di 110 mila euro, da restituire in 20 anni, per acquistare una prima casa del valore di 200 mila euro), si distingue al 14 gennaio il mutuo a tasso fisso di BPER Banca, che propone una rata mensile di 538,42 euro al Tan dell’1,65% e Taeg dell'1,84%. I costi di istruttoria ammontano a 599,00 euro, mentre quelle di perizia sono 254,16 euro.

Optando invece per il tasso variabile, si può scegliere l’offerta di ING che con Mutuo Arancio Variabile prevede una rata di 480,55 euro mensili al tasso dello 0,74% (Taeg 0,84%). Più basse in questo caso le spese di istruttoria e perizia, rispettivamente di 500,00 e 250,00 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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