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Immobiliare, vendite e prezzi in ripresa per il nuovo
Aggiornato il 13/09/2019

Continua a registrare variazioni positive il mercato immobiliare delle città metropolitane, che nei primi nove mesi di quest’anno ha fatto segnare un aumento della domanda del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. A dirlo è l’ultima indagine del centro studi di Abitare Co., che ha analizzato il trend del comparto residenziale negli 8 più grandi Comuni d’Italia (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Bologna e Palermo).
L’indagine si sofferma in particolare sulle vendite delle nuove abitazioni, salite del 9,4%: la percentuale raggiunge i picchi massimi di incremento a Napoli, +15,2%, Milano, +14,5%, e Roma, +13%.
Le residenze più recenti si distinguono anche per la crescita dei prezzi, che solo in questo segmento sono aumentati dell’1,3% sul 2017 (contro il -0,2% registrato dall’intero settore). La città più cara è Milano (6.750 euro al metro quadro, +3,3% sullo scorso anno), seguita da Roma (6.300 euro, +1,2%), Firenze (4.800 euro, +0,8%) e Torino (4.450 euro, +2,3%). Chiudono la classifica Genova (3.300 euro e +0,6%) e Palermo (2.900 euro e +0,4%).
Rispetto all’usato, gli importi del nuovo risultano superiori del 24%, con punte a Palermo del 28%. In più, per vendere un immobile di nuova costruzione ci vuole meno tempo, visto che il periodo si attesta sui 4,9 mesi contro i 6,5 delle abitazioni di seconda mano.
Le prospettive per i prossimi mesi
Le previsioni di Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Abitare Co., sono positive: “il mercato immobiliare residenziale delle nuove costruzioni ha confermato nel 2018 la sua tendenza ciclica positiva. Rispetto alla domanda, oggi l’offerta rimane ancora molto sottostimata e ciò favorisce un accorciamento dei tempi di vendita che sino a tre anni fa erano impensabili. Per il 2019 i segnali rimangono positivi anche se è d’obbligo essere più prudenti, data l’attuale fase congiunturale”.
L’attuale situazione per il mercato delle case
Nella news “Immobiliare, prezzi e mutui: il primo bilancio di fine anno” abbiamo anticipato le previsioni di chiusura dell’intero settore per il 2018, con le stime che parlano di un +5,6% per le compravendite e di 572.752 passaggi di proprietà. I due dati mettono in evidenza un rallentamento della crescita del mercato, dovuto sia alla instabile situazione economica del Paese, sia alla stretta praticata dalle banche sulle condizioni di accesso al credito.
Uno sguardo ai finanziamenti
L’ultimo dato ufficiale è quello dell’Istat relativo al secondo trimestre 2018, secondo cui le convenzioni notarili per mutui e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono state 113.755, il 2,7% in più rispetto al trimestre precedente. Guardando le diverse aree del Paese, si notano aumenti di diversa proporzione nel Nord-Est (+4,2%), nel Nord-Ovest (+3,2%), al Centro (+2,4%) e al Sud (+1,7%). L’unica eccezione riguarda le Isole, che hanno perso il 2,3%. Esaminando il risultato in base alla tipologia dei comuni, sono in crescita le convenzioni sia delle grandi città, +1,9%, sia dei centri di piccole dimensioni, +2,5%.
La comparazione per trovare le offerte di mutuo migliori
Ricordiamo che per valutare la convenienza di un finanziamento per la casa basta collegarsi a MutuiOnline.it, il portale online che consente di ottenere un prospetto delle proposte più vantaggiose effettuando una simulazione, oppure all’interno della sezione mutuo migliore del giorno. Solo a titolo d’esempio, la richiesta di un prestito a tasso fisso di 100 mila euro da restituire in 20 anni – per l’acquisto di una prima casa a Milano del valore di 200 mila euro da parte di un impiegato 40enne – vede come proposta più conveniente quella di Credem, che prevede una rata mensile di 464,37 euro e un Taeg dell’1,44% (Tan 1,10%); le spese che il mutuatario dovrà sostenere sono quelle d’istruttoria, per 1.200 euro, e perizia, di 280 euro.
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