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Immobiliare, prezzi e mutui: il primo bilancio di fine anno

13/12/2018
Immobiliare, prezzi e mutui: il primo bilancio di fine anno

La fine dell’anno è il momento dei bilanci, anche per il mercato immobiliare, e in questo ultimo ritaglio di 2018 a tirare le fila dell’anno che sta per chiudersi è il terzo Osservatorio Immobiliare di Nomisma, con i dati di 13 maggiori città italiane.

Nelle previsioni di chiusura dell’anno con il +5,6% di compravendite e 572.752 passaggi di proprietà, due le evidenze emerse dall’analisi. La prima è l’indebolirsi della crescita del mercato, quella che lo scorso anno aveva fatto rilevare numeri incoraggianti, i più importanti dall’inizio della ripresa nel 2015: un rallentamento dovuto in parte alla instabile situazione economica e politica del Paese, in parte alla stretta praticata dalle banche sulle condizioni di accesso al credito.

L’altra evidenza è l’ennesimo ribasso dei prezzi, in contrasto rispetto a quanto effettivamente previsto per il 2018, di una ripresa che di fatto non c’è stata, o quantomeno non ha riguardato tutte le città. Un calo più contenuto rispetto allo scorso anno, pari allo 0,9%, ma che ha dovuto scontrarsi con la crescita di un fenomeno che prende dimensioni sempre più rilevanti: il mercato degli affitti, in special modo quelli brevi, affermatosi con numeri sensazionali come risposta a un cambiamento sociale e di abitudini di un’epoca.

L’incidenza degli acquisti per investimento

Collegato a questo ci sono i numeri importanti dell’acquisto finalizzato all’investimento, che ha riguardato, come riportiamo anche nella nostra news “Casa: torna agli italiani la voglia di acquistare”, il 15,4% del totale delle compravendite contro il precedente 6,1% (dati indagine Nomisma). L’analisi sottolinea anche che a spingere l’acquisto di un immobile da mettere a reddito c’è la percezione di una maggiore redditività del mercato immobiliare e la mancanza di valide alternative sui mercati finanziari.

Prezzi a differenti velocità

Altra evidenza dell’Osservatorio di Nomisma è uno spaccamento dei mercati delle differenti città, con Milano che continua a viaggiare in territorio positivo e nel secondo semestre trascina anche Bologna, Firenze e Venezia; e poi con realtà come Genova, fanalino di coda per performance e prezzi ancora in calo, non solo nel segmento residenziale ma anche in quello commerciale e nel comparto del terziario.

Lo stato dell’arte dei mutui

Con una partenza un po’ lenta rispetto al 2017, il 2018 ha risentito del calo delle surroghe, per riprendersi durante il corso dell’anno e lasciar prevedere una chiusura con numeri molto vicini a quelli del periodo precedente. Nei prossimi anni, si legge sul report dell’Osservatorio, “il ruolo che le banche dovranno giocare è nel processo di riqualificazione energetica degli immobili. L’Europa stima nel 40% le emissioni di CO2 derivanti dagli edifici, quindi anche il residenziale privato può fare la sua parte nella diminuzione dell’inquinamento, perché a parità di caratteristiche, localizzazione, tipologia, esiste un contributo in termini di valore per l’immobile riqualificato”.

E in un momento in cui l’attenzione sull’immobiliare cresce, è importante anche che il consumatore abbia tutti gli elementi necessari a disposizione per scegliere un finanziamento adeguato alle sue possibilità ed esigenze.

Uno strumento importante di valutazione è e sarà sempre quello della comparazione delle offerte, con portali come MutuiOnline.it che consentono di ottenere un prospetto delle proposte più convenienti delle banche ogni giorno all’interno della sezione mutuo migliore del giorno, oppure, se ci si vuole concentrare sulle offerte per una seconda casa o per una surroga, nelle sezioni dedicate i migliori mutui seconda casa di oggi e i migliori mutui surroga di oggi.

Solo a titolo di esempio, nella giornata del 10 dicembre la proposta più interessante di mutuo a tasso fisso per l’acquisto di una prima casa arriva da IWBank. Mutuo a Tasso Fisso ha una rata di 369,62 euro al Tan del 2,00% e Taeg 2,11%, con spese di istruttoria di 600,00 euro e perizia gratuita, così come le spese di gestione (simulazione effettuata su un impiegato di 35 anni residente a Milano, importo mutuo 100.000 euro, valore immobile 200.000 euro, durata mutuo 30 anni).

A cura di: Paola Campanelli

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