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Mutui ancora convenienti, ma solo per chi sa scegliere
La notizia degli aumenti dei tassi in conseguenza alla salita dello spread rischia di creare allarmismi dannosi per il mercato dei mutui e soprattutto per chi adesso si trova nella condizione di dover decidere quale finanziamento stipulare per l’acquisto della casa. Vediamo allora di capire cosa significa in termini quantitativi un aumento dei valori come quello annunciato dalle principali banche nelle ultime settimane.
Spread e tassi: gli aumenti in cifre
Partiamo dallo spread, la differenza tra il rendimento offerto dai nostri Btp a 10 anni e quello dei Bund tedeschi, che in questi giorni continua a superare i 300 punti. Nel 2012 quello stesso valore aveva toccato i 500 punti, portando i tassi dei mutui a guadagnare fino a 2 punti percentuali. Attualmente gli aumenti messi in atto dagli istituti di credito rispetto al periodo giugno-luglio arrivano fino a un massimo di 30 punti base: questo vuol dire che sulle migliori offerte a tasso fisso con scadenza 20 anni si è passati da un tasso finito attorno all’1,40-1,60%, all’1,70-1,80% e fino a oltre il 2% per le durate più lunghe.
Tradotto in cifre, un mutuo a tasso fisso di 130.000 euro avrà una rata più alta dai 13 ai 18 euro al mese, quindi dai 160 ai 220 euro all’anno.
Le minacce alla convenienza dei mutui
Dopo un lungo periodo di tassi ai minimi storici, il recupero dei valori non deve cogliere impreparati. Oltre al rialzo dello spread, che è stato forse l’evento meno atteso, c’è infatti da considerare anche la fine del Quantitative easing, con la chiusura degli aiuti della Bce alle nostre Banche e la conseguente difficoltà da parte di queste a finanziarsi. Tuttavia, come scriviamo in “Mutui: c’è ancora tempo per fare affari”, la Bce ha comunicato che non toccherà i tassi d’interesse di sua competenza dai livelli minimi di oggi almeno fino all’estate del 2019 e reinvestirà il capitale rimborsato sui titoli in scadenza ancora a lungo. Una politica cautelativa dunque, che vedrà tassi bassi ancora per qualche tempo.
Come muoversi in una situazione di incertezza?
Innanzitutto, accelerando le pratiche e tentando di concludere le trattative prima che un eventuale rialzo futuro dello spread possa condizionare le scelte delle banche in fatto di tassi e di concessione del credito. Per quanto riguarda poi la scelta tra tasso fisso e tasso variabile, il primo offre condizioni ancora molto interessanti, visto che gli aumenti di cui abbiamo dato conto prima sono ancora molto contenuti. Il tasso variabile si rivela invece una scelta vincente per le durate brevi e per chi valuta che in futuro potrà sostenere un rialzo dei tassi, seppur contenuto visto che attualmente il livello dell’Euribor è troppo basso per riservare sorprese a breve e medio termine.
La soluzione per individuare l’offerta migliore sul mercato è sempre quella di mettere a confronto le proposte delle banche, e per farlo basta servirsi del mezzo più facile, veloce e conveniente: il comparatore MutuiOnline.it.
Le migliori occasioni su MutuiOnline.it
Supponiamo di avere necessità di un finanziamento e di fare una simulazione su un 40enne della provincia di Milano che chiede 100.000 euro a 20 anni per un immobile che ne vale 200.000.
La soluzione al tasso migliore la offre Credem con Mutuo Tasso Fisso. La rata da corrispondere mensilmente è di 468,87 euro al Tasso Fisso dell’1,20% (IRS+spread 0,20%) e Taeg dell’1,54%. Le spese da sostenere sono importanti per l’istruttoria, pari a 1.200,00 euro, e di 280,00 euro per la perizia. Queste condizioni sono promozionali e riservate ai nuovi clienti che ne fanno domanda via web: la validità è per richieste inviate entro il 31 dicembre con stipula entro il 28 febbraio 2019.
Valutando alle stesse condizioni un tasso variabile, la soluzione migliore è ancora quella di Credem con Mutuo Tasso Variabile e una rata mensile di 430,63 euro. Il Tasso variabile è dello 0,33% (Euribor 3M+spread 0,65%) e Taeg dello 0,70%. Spese di perizia e istruttoria sono identiche e così la validità dell’offerta, riservata a chi ne faccia richiesta online.
Uno scarto tra i due tassi di 38 euro circa al mese, a conferma che sulle durate lunghe il tasso fisso è ancora molto conveniente.