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A ottobre accelerano le richieste di mutuo

Pubblicato il 21/11/2018

Aggiornato il 06/12/2019

A ottobre accelerano le richieste di mutuo

Ancora un mese positivo per le domande di mutuo da parte delle famiglie italiane, che a ottobre scorso fanno segnare +5,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Il dato è stato rilevato dal Sistema di Informazioni Creditizie del CRIF (Centrale Rischi Finanziari), che ha misurato le richieste in base a vere e proprie istruttorie formali e non a semplici preventivi online. “Dopo un primo semestre dell’anno sostanzialmente piatto”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, “nel mese di ottobre si conferma il trend di progressivo consolidamento della crescita delle richieste di nuovi mutui abbinato alla continua ripresa dell’importo medio, che si avvicina ai più alti valori registrati nel 2012” .

Cresce l’importo medio richiesto

Il 29,6% dei richiedenti un mutuo ha scelto un importo ricompreso tra i 100 e i 150.000 euro, seguito dal 26% che ha invece domandato somme fino 75 mila euro. Il mese di ottobre si caratterizza anche per il consolidamento della crescita dell’importo medio richiesto, salito a 128.255 euro, guadagnando 2,6 punti percentuali rispetto al corrispondente mese del 2017.

Gli italiani scelgono piani a lungo termine

Per quanto riguarda la distribuzione dei mutui per classe di durata, si conferma la maggiore scelta dei mutuatari per i piani di rimborso tra i 16 e i 20 anni, che risultano ora il 26,1% del totale, segnando +1,6% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Oltre i due terzi delle domande sono per un piano di ammortamento superiore ai 15 anni, mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni pesano solo lo 0,6% del totale.

Prestiti per la casa più cari

C’è da registrare negli ultimi tempi un aumento degli spread fino a 30 punti base per i nuovi mutui a tasso fisso e fino a 20 punti base per quelli a tasso variabile. I rincari dei mutui sono la conseguenza della crescita del differenziale Btp-Bund, che ha minato il patrimonio delle banche italiane, argomento che si può approfondire nella news “Spread sulle montagne russe: quali conseguenze sui mutui?”. La situazione rischia di peggiorare con la fine del Quantitative easing (l’acquisto dei Btp sul mercato secondario da parte della Bce), la fine degli aiuti da parte della Banca europea che potrebbe incidere ulteriormente sui valori in patrimonio.

Come contrastare i rincari

Chi volesse stipulare un nuovo mutuo a condizioni ancora vantaggiose, può farlo servendosi del portale MutuiOnline.it, che seleziona e confronta le migliori occasioni di finanziamento per la casa presenti sul mercato. L’utente può scegliere di consultare la sezione i migliori mutui prima casa di oggi, dove è possibile conoscere le offerte più convenienti del giorno, oppure effettuare una simulazione compilando il form dedicato.

Ipotizzando al 14 di novembre la richiesta di un quarantenne della provincia di Milano (acquisto di un immobile di 200.000 euro, finanziamento di 110.000 euro, piano di rimborso di 30 anni), si distingue la soluzione a tasso variabile Mutuo Arancio Variabile di ING. La rata è di 333,04 euro al Tasso dello 0,83% (Euribor 3M+1,15%) e Taeg 0,90%, con spese da sostenere inizialmente per l’istruttoria di 500,00 euro e per la perizia di 250,00 euro.

Per il tasso fisso, la scelta più economica a gestione online la offre IW Bank. La rata da corrispondere mensilmente è di 412,10 euro al Tasso Fisso del 2,10% (IRS+0,55%) e Taeg 2,21%. Il vantaggio riguarda la presenza delle sole spese di istruttoria, pari a 600 euro; ricordiamo che l’importo massimo finanziabile è pari all’80% del minore tra il valore di perizia dell'immobile e l'importo di compravendita dichiarato in atto, per gli edifici appartenenti alle classi energetiche A e B. La percentuale scende al 70% del valore dell’immobile per gli edifici appartenenti a classi energetiche diverse da A e B.

A cura di: Paola Campanelli

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