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Tassi di interesse secondo ABI: mutui e prestiti ancora ai minimi storici

25/10/2018
Tassi di interesse secondo ABI: mutui e prestiti ancora ai minimi storici

Sembra una grande contraddizione, ma mentre lo spread continua a intimorire gli investitori e i semplici risparmiatori, i tassi di interesse dei prestiti erogati dalla Banca d’Italia segnano a settembre ancora un valore record al ribasso.

I dati sono relativi all’ultimo Osservatorio ABI di ottobre che riporta il resoconto mensile dell’andamento dei mercati finanziari e creditizi relativi al periodo di settembre. Dall’analisi emerge che i prestiti a famiglie e imprese hanno guadagnato il 2,1% su base annua, confermando un trend in continua ascesa da ormai due anni a questa parte.

Anche il mercato dei mutui registra l’ennesima variazione positiva e ad agosto cresce del 2,2% su base annua, con i tre quarti dei finanziamenti per la casa erogati a tasso fisso, che le banche hanno spinto molto in questi ultimi periodi al fine di fidelizzare i clienti che difficilmente in futuro vorranno surrogare il loro mutuo per cercarne uno più vantaggioso in un’altra banca.

Tuttavia a sorprendere sono i dati registrati sui tassi di interesse. Nel caso dei prestiti troviamo una media del 2,58% (era 2,60% il mese di agosto e 6,18% prima della crisi, a fine 2007), il valore più basso della serie dal 2013. Per i mutui, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari all’1,79% (1,85% ad agosto 2018 e 5,72% a fine 2007).

Buoni anche i dati sulle sofferenze nette, al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, che in agosto si sono attestate a 40,5 miliardi di euro, in calo di 46,3 miliardi rispetto a dicembre 2016 e di 48,3 miliardi di novembre 2015 quando avevano raggiunto i valori massimi della serie.

Perché i tassi dei mutui sono ancora bassi

Un esito sorprendente, quello davanti al quale ci pone l’analisi della Banca d’Italia, ma l’ennesima conferma che quanto sta succedendo sui mercati finanziari condiziona solo indirettamente i tassi dei mutui. Come abbiamo riportato nella nostra news “Lo spread vola? È il momento di stipulare un mutuo”, la differenza tra BTp e Bund tedeschi è una cosa, il rendimento delle banche che prestano soldi ai consumatori è altro. Così, è lecito dichiarare che non c’è alcun collegamento tra spread BTp e Bund e spread praticato dalle banche sui mutui. Le dinamiche dei mutui dipendono infatti dagli indici Eurirs ed Euribor, i valori ai quali si agganciano rispettivamente tasso fisso e tasso variabile, il cui andamento è strettamente correlato alle decisioni prese in materia di politica dei tassi applicata dalla Bce: nello specifico, l’Euribor si alza quando la Bce alza i suoi tassi di interesse attraverso una stretta monetaria, mentre non è in alcun modo legato ai tassi di interesse che i vari paesi europei pagano sul proprio debito pubblico.

Come l’attuale situazione influenza il costo dei mutui

Una cosa è dunque ricondurre l’andamento dei tassi dei mutui allo spread fra titoli di Stato, altra è individuare le possibili ripercussioni di una situazione di disordine dei mercati sul comportamento delle banche. Perché gli stessi istituti di credito, mossi dai possibili aumenti dei costi della raccolta del denaro, possono riversarli sui costi dei nuovi mutui, alzando il loro spread e attivando una sorta di effetto domino sui clienti.

Per chi si chiedesse allora in questo momento se è il caso di scegliere un tasso fisso con un Irs appena in aumento “dato che la Bce si avvia a chiudere il quantitative easing e dato che oltreoceano la Federal Reserve sta alzando da tempo i tassi ufficiali che un effetto trascinamento ce l’hanno anche in Europa” (fonte Il Sole 24 Ore), è bene ricordare che risparmiare è possibile anche scegliendo il mutuo più conveniente del mercato.

È ancora tempo di affari su MutuiOnline.it

Per farlo basta cercare la soluzione migliore di mutuo in rete servendosi del comparatore MutuiOnline.it nella sezione mutuo migliore del giorno, oppure personalizzando la ricerca con poche essenziali informazioni.

Solo a titolo di esempio, il giorno 18 ottobre la soluzione più conveniente è quella offerta da BPER:Banca (simulazione effettuata su una richiesta di 120.000 euro a 20 anni per un immobile del valore di 200.000 euro da parte di un quarantenne che vive a Milano).

Mutuo Tasso Fisso prevede condizioni promozionali per chi richiede il finanziamento online, anche se la gestione avverrà poi in filiale, con una rata mensile di 580,71 euro al Tasso Fisso dell’1,53% e Taeg 1,71%. Le spese più importanti da sostenere all’inizio sono quelle per l’istruttoria di 600,00 euro e perizia per 254,16 euro.

Il miglior tasso variabile ha in questo momento una differenza di 44 euro con Unicredit.

Mutuo Tasso Variabile ha una rata di 534,81 euro al Tasso Variabile dello 0,68% (Euribor 3M+1,00%) e Taeg 0,83%. Le spese di istruttoria sono di 500,00 euro, quelle di perizia 211,06 euro, mentre tutte le altre spese, come di incasso rata o gestione della pratica, sono zero. Inclusi nell’offerta i seguenti servizi attivabili a partire dal ventiquattresimo mese successivo all’erogazione, su richiesta del cliente.

- Taglia Rata per sospendere il pagamento della quota capitale fino a un massimo di 12 mesi;
- Riduci Rata per allungare il piano dei pagamenti fino a un massimo di 48 mesi;
- Sposta Rata per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino a un massimo di tre mesi.

A cura di: Paola Campanelli

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